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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Dicembre 2009
 
   
  VENETO: RAFFORZARE IL POTERE CONTRATTUALE DEI PRODUTTORI AGRICOLI. DARE AL PRIMARIO STESSA ATTENZIONE DEL MANIFATTURIERO

 
   
   “L’agricoltura va considerata come un settore primario, all’interno del quale si deve rafforzare il potere contrattuale di produttori”. Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche dell’Economia della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto ieri a Padova all’assemblea straordinaria di Confagricoltura. Il primario necessita dell’attenzione di tutti – ha precisato – perché i prodotti agricoli sono l’unica materia prima di questa regione e se si perdono le materie prime si interrompe tutta la filera nella quale operano le attività di trasformazione e quelle di commercializzazione. Sartor ha poi sottolineato che la mancanza di una capacità contrattuale da parte proprio dei produttori rappresenta un’anomalia, che va rimossa. Infatti, da un alto abbiamo un settore che per quanto riguarda i consumi interni e le esportazioni non è interessato da crisi congiunturali, dall’altro i produttori non sono sufficientemente remunerati per le loro produzioni, il che significa che quest’ultimi non hanno potere contrattuale. Le risorse – ha spiegato – non devono più essere impiegate a pioggia, ma indirizzate verso la soluzione dei problemi, con un’ottica nuova per il mondo agricolo, abbandonando logiche assistenziali, operando con incentivi per le produzioni e considerando l’agricoltura come un settore produttivo a tutti gli effetti. A questo scopo si devono rafforzare le sinergie tra imprese e mondo della cooperazione, settore per settore, perché solo aumentando il potere contrattuale dei produttori – ha ribadito – si riuscirà a riequilibrare il peso e il valore dei vari comparti della filiera. Inoltre, analogamente a quanto sta avvenendo per il manifatturiero, bisogna pretendere che la Comunità Europea approvi un provvedimento che obblighi le produzioni provenienti da fuori Ce ad indicare la tracciabilità del prodotto e il rispetto delle norme europee in materia di sicurezza alimentare. Quindi – ha concluso Sartor – rafforzare le imprese agricole, promuovere i nostri prodiotti su rete nazionale e internazionale, difenderli dalle contraffazioni. .  
   
 

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