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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Dicembre 2009
 
   
  TRE VOLUMI DEDICATI A CLIMA, TERRITORI E TRADIZIONI TOSCANE

 
   
  Firenze, 2 dicembre 2009 - «E´ un piacere presentare opere come questa, perché guardano con profondità alla cultura e alla storia, in una parola alle radici, della nostra regione. Senza alcun sciovinismo, con la giusta capacità, invece, di valorizzare con rispetto la tradizione attraverso la correlazione tra le varie storie della Toscana: quella politica, quella religiosa, quella ambientale fino a quella produttiva. Il tutto è inserito, con un linguaggio brillante e mai noioso, in un disegno divulgativo che mira a sottolineare la possibilità di costruire un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con le nostre tradizioni». Il presidente Claudio Martini ha aperto con questa parole il suo contributo alla presentazione, nella sede dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dei tre volumi intitolati “Clima, territori e tradizioni di Toscana”. Il frutto di una lavoro durato quattro anni d a parte di una equipe di 35 studiosi di varie discipline e provenienti da diversi istituti di ricerca, coordinati dal professor Giampiero Maracchi. Tra i temi principali affrontati l´impiego delle risorse naturali locali in una quadro di mutamento progressivo del clima a livello globale; materia di una riflessione sul futuro di tutti che non può essere evitata. «In questo contesto – ha proseguito Martini – è importante che una risposta sia stata individuata da questo lavoro nella ricerca di uno sviluppo sostenibile a partire dalle comunità locali. Non nell´ottica di un localismo datato, quanto al contrario nella ricerca di una congiunzione della cultura tradizionale con i mezzi messi a disposizione dallo sviluppo dell´alta tecnologia. E´ il solo modo perché il modello toscano possa recuperare di fronte alle sfide del globalismo la sua tradizionale capacità di essere dinamico e vitale. Nessun tuffo nel passato ci sug gerisce questo lavoro, al contrario uno sguardo aperto al futuro, nel quale alla politica spetta di svolgere il suo ruolo di guida individuando la direzione di movimento per il corpo sociale». .  
   
 

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