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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Dicembre 2009
 
   
  RIFIUTI, GLI INTERVENTI DELLA REGIONE BASILICATA PROGRAMMATI DA TEMPO

 
   
  Potenza, 3 dicembre 2009 - Le affermazioni del presidente della Quinta commissione consiliare, Sergio Lapenna, in merito alle politiche della Regione per lo smaltimento dei rifiuti, destano stupore. Il Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità ha, da tempo, programmato e reso noto gli interventi strutturali, concertando con le istituzioni locali, reperendo le risorse finanziarie necessarie e, nel frattempo, adottando le misure transitorie. Negli ultimi tre anni, sono stati finanziati cinque progetti comprensoriali di raccolta differenziata (Lagonegrese, Vulture Melfese, Alto Bradano e i due della fascia jonica) e altri tre progetti (Montagna materana, Medio Agri e Hinterland di Matera) sono in corso di predisposizione, per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro. E’ stata approvata una legge e sono in corso le procedure per la formazione di un’unica Autorità d’Ambito Territoriale che permetterà una gestione unitaria del ciclo integrato dei rifiuti in tutta la regione: 122 Consigli comunali hanno già deliberato la loro adesione. Il Piano regionale dei rifiuti, invece, risale a più di otto anni fa (L. R. N. 6 del 2001 e successive modifiche e integrazioni). Per accelerare l’attuazione del Piano, il 23 gennaio scorso é stata sottoscritta un´intesa istituzionale sul sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani fra Regione e Province, finalizzata alla “realizzazione coordinata degli interventi necessari per il completamento delle infrastrutture impiantistiche”. Gli interventi sono stati individuati nell´ambito di un ampio confronto che ha coinvolto anche i Comuni e le Comunità montane, con l´obiettivo di “collocare in un contesto unitario e organico le politiche di settore, assicurando una coordinata e funzionale programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi”. Si tratta – è specificato nell´intesa – di “interventi prioritari, in quanto funzionali a garantire una forte riduzione dei conferimenti in discarica dei rifiuti urbani” incentivando la raccolta differenziata. Questi, nel dettaglio, gli impianti previsti dall’intesa e come funzioneranno: 1) Ripristino dell’impianto comprensoriale di compostaggio di Matera, presso il quale avviare almeno una linea per la produzione di compost di qualità. In via transitoria, la seconda linea sarà destinata alla biostabilizzazione dei rifiuti solidi urbani indifferenziati in attesa dell’avvio, in città, della raccolta differenziata. Vi provvedono, d’intesa, Comune e Provincia di Matera; 2) In previsione del già finanziato sistema di raccolta differenziata della fascia jonica, ottimizzazione del funzionamento della piattaforma di trattamento meccanico-biologico di Colobraro. Almeno la metà dell’attuale capacità di trattamento dell’impianto sarà destinato alla trasformazione dei rifiuti differenziati in compost di qualità. 3) realizzazione di sette stazioni di trasferenza nei comuni di Rapone, Genzano di Lucania, Baragiano Trivigno, Viggiano, Noepoli e Chiaromonte. 4) Ottimizzazione del funzionamento della piattaforma di trattamento meccanico-biologico di Sant’arcangelo, destinando almeno la metà dell’attuale capacità di trattamento alla trasformazione in compost di qualità dei rifiuti differenziati. 5) A Venosa, la piattaforma di trattamento meccanico-biologico sarà potenziata e destinata, almeno per metà della sua capacità di trattamento, alla trasformazione dei rifiuti in compost di qualità. La Provincia di Potenza trasferirà il progetto definitivo nei prossimi giorni. 6) Tanto in provincia di Matera quanto in provincia di Potenza sono stati previsti impianti (che potranno essere finanziati anche con capitali privati) per la trasformazione dei sovvalli e delle frazioni ad alto potere calorifico provenienti dai sistemi di raccolta differenziata in combustibile derivato da rifiuti (Cdr) di qualità. In sostanza, si tratta di impianti destinati al trattamento della frazione secca (plastica,ecc…). 7) Realizzazione in provincia di Potenza di due impianti di compostaggio, uno intercomprensoriale l’altro comprensoriale, per il trattamento della frazione umida. Tutti interventi, come è facile intuire, diretti a supportare il processo di raccolta differenziata. Sono già state individuate le risorse economiche: gli interventi saranno finanziati dalla Regione utilizzando i fondi del Programma operativo Fers 2007 – 2013 e dal Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). Ad attuare i progetti, invece, saranno le Amministrazioni provinciali di intesa con gli enti locali interessati. In caso di mancata intesa, le Province potranno assumere la titolarità degli interventi e della gestione. Ben prima della definizione degli interventi che, una volta realizzati, potranno rappresentare una svolta nella gestione dei rifiuti solidi urbani, il Presidente della Giunta regionale ha emesso ordinanze volte ad assicurare un coordinato, sicuro e controllato conferimento dei rifiuti in discarica. In particolare, l´otto gennaio del 2008, aveva emesso un´ordinanza contenente “disposizioni urgenti per fronteggiare le carenze impiantistiche per la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani nel Bacino Nord e nel Bacino Centro della Provincia di Potenza”. Il provvedimento del presidente della Giunta prevede: 1) la realizzazione, a Genzano, di una nuova vasca e di una stazione di trasferimento dei rifiuti, che stanno per essere realizzate da parte della Comunità Montana Alto Bradano; 2) l’ampliamento di quella di Venosa, per la quale è stata completata la procedura di autorizzazione ambientale. 3) l’ampliamento della discarica di Pallareta a Potenza (nei giorni scorsi il Comune di Potenza ha presentato il progetto). Sono stati finanziati e sono in corso i lavori di potenziamento dell’impianto di trattamento di Atella. Per soddisfare meglio le esigenze dei bacini Centro e Nord della provincia di Potenza. Per quel che riguarda il bacino Sud, la Regione ha finanziato la piattaforma di trattamento dei rifiuti di Lauria (per un importo di 7,5 milioni di euro) e i cui lavori sono in via di ultimazione. Nella provincia di Matera, nelle more della realizzazione degli impianti, si stanno concordando con la Provincia i necessari potenziamenti delle discariche esistenti per aumentarne la disponibilità di 180. 000 metri cubi. Anche quando sono emersi imprevisti, come quelli della discarica di Matera (sequestro, ecc. ), si sono rapidamente e consensualmente assunte decisioni per porvi rimedio. Come si vede, da una rapidissima sintesi che non da conto di tanti altri interventi programmati e in corso, si è provveduto per tempo a individuare soluzioni che accompagnino il faticoso e lungo processo di passaggio dalla tradizionale gestione dei rifiuti (raccolta e conferimento indifferenziati) al ciclo integrato (raccolta differenziata, recupero e riciclaggio, trattamento). Lo si è fatto programmando gli interventi strutturali, definendone la collocazione e l’ambito di operatività, reperendo le risorse finanziarie necessarie, concertando con le istituzioni locali e, nel frattempo, adottando le misure transitorie. Dunque, un’attività ampia e intensa che è stata anche ampiamente divulgata, pertanto sorprende che sia sfuggita al presidente Lapenna. .  
   
 

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