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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Dicembre 2009
 
   
  AL VIA LA RETE “EUROPEAN MASTER´S IN TRANSLATION”

 
   
  Bruxelles, 10 dicembre 2009 - La rete “European Master´s in Translation” (Emt) ha tenuto la sua riunione costitutiva a Bruxelles nei giorni 8 e 9 dicembre. Le università che la compongono e che forniscono i programmi di formazione per traduttori hanno dovuto decidere la struttura direttiva della rete e verificare le competenze che i futuri traduttori professionisti saranno tenuti a possedere. Nel settembre scorso, 34 programmi per traduttori a livello “master” messi a punto da università di tutta Europa sono stati selezionati per far parte della rete Emt per un periodo iniziale di quattro anni. Un secondo bando sarà pubblicato alla fine del 2010. Con la rete Emt nasce un marchio di qualità per programmi di traduzione a livello “master”. Ciò contribuirà ad aprire la strada a un’istruzione di alta qualità per gli studenti di traduzione, che amplierà i loro orizzonti professionali e fornirà personale competente anche alle istituzioni pubbliche. Per l´Italia sono stati selezionati i seguenti corsi: Laurea Specialistica in Traduzione, dell´Università degli studi di Trieste, Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori; Laurea magistrale in Traduzione specializzata, dell´Università di Bologna, Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (Forlì); Corso di laurea specialistica in Traduzione, dell´Università Luspio, Facoltà di Interpretariato e Traduzione (Roma). Secondo Leonard Orban, commissario per il multilinguismo, “in base a uno studio effettuato nel campo dell’uso del linguaggio – da noi recentemente presentato - la traduzione è un lavoro che ha futuro. Essa è anche un lavoro in continua evoluzione - che va dalla sottotitolazione, alla “localizzazione”, al cosiddetto Web-editing, ecc. – e che può anche comprendere competenze ben oltre il semplice tradurre come gestire progetti, negoziare con i clienti, gestire finanze, scadenze, fatture – solo per nominarne alcune. Il progetto Emt è il primo a tener conto di tutti questi elementi. Se poi l’“European Master’s in Translation” riuscirà anche a stimolare un dibattito su ciò che occorra per divenire un traduttore professionista di primordine, esso contribuirà a orientare la ricerca in questo campo e, a lungo termine, la qualità della formazione di traduttore”. Nella prima seduta, i partecipanti eleggeranno la direzione della rete Emt e istituiranno 3 gruppi di lavoro. I gruppi costituiranno tra l’altro una sede per discutere e avviare iniziative in 3 campi assai ampi riguardanti la formazione dei traduttori: futuro della professione di traduttore, strumenti e tecnologie di traduzione (ricerca applicata), risultati nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento della traduzione. Il primo giorno della riunione sarà dedicato alla discussione tra università membri. Nel secondo, verranno invitate a contribuire allo sviluppo del progetto anche le università le cui domande non avevano avuto seguito nel primo bando. Scopo della riunione della rete Emt è anche quello di avviare un’analisi in prospettiva sulle future competenze dei traduttori e che quindi devono essere fornite dalle università coinvolte nel programma Emt. Secondo i criteri di scelta dei 34 programmi di traduzione del settembre scorso, chi studi in uno dei programmi “master” che evidenzino il marchio di qualità Emt acquisirà competenze tali da permettergli di fornire servizi di traduzione in senso lato, comprendenti tutti i tipi di comunicazione multilingue e multimediali. Essi svilupperanno perciò strumenti nel campo della fornitura dei servizi di traduzione che comprenderanno anche elementi come marketing, relazioni con i clienti, gestione degli aspetti finanziari, delle scadenze, della fatturazione. Essi acquisiranno competenze linguistiche e interculturali, come la capacità di riassumere testi e di comprendere presupposti o allusioni, ecc. , sapranno cercare informazioni e sviluppare sia competenze tecnologiche (strumenti di traduzione e terminologici, gestione di banche di dati, ecc. ) che competenze tematiche (conoscenza in campi e applicazioni specializzate). .  
   
 

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