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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Dicembre 2009
 
   
  BANCHE: ABI, RETE CBI AL SERVIZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SABATINI: “COL NUOVO SERVIZIO DI NODO E LA FATTURAZIONE ELETTRONICA, LA PA FA UN ULTERIORE PASSO IN AVANTI VERSO INNOVAZIONE, INFORMATIZZAZIONE DELLE PROCEDURE E DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI”.

 
   
  Roma, 14 dicembre 2010 - Cbi sempre più a misura di imprese ma anche di Pubblica Amministrazione. Mentre continuano ad aumentare le aziende che utilizzano i servizi di corporate banking interbancario (oltre 800 mila, +8% rispetto al 2008), il Consorzio Cbi (Customer to Business Interaction) ha sviluppato un nuovo servizio “di nodo” per venire incontro alle esigenze di dematerializzazione dei processi, semplificazione delle procedure ed efficientamento interno e del rapporto con cittadini e imprese della Pubblica Amministrazione. Si tratta, in pratica, di un servizio che consente l´accesso diretto alla rete Cbi da parte di soggetti istituzionali per la trasmissione di flussi finanziari al settore bancario, fatture elettroniche e flussi documentali. Il “nodo Cbi”, inoltre, permette di definire standard di sistema e di personalizzare i servizi in linea con le esigenze della pubblica amministrazione. Sono queste le principali novità in fatto di corporate banking interbancario, di servizi innovativi e del loro contributo di efficienza nel dialogo tra banche, imprese e Pubblica Amministrazione, emerse oggi durante il Convegno Abi Cbi 2009 durante il quale sono stati presentati anche i risultati del Final Report dell’Expert Group on e-Invoicing della Commissione Europea, che tracciano le linee guida in fatto di fatturazione elettronica in Europa. “Il servizio di nodo del Cbi – ha detto il direttore generale dell´Abi, Giovanni Sabatini – per la Pubblica Amministrazione rappresenta, insieme alla fatturazione elettronica, un ulteriore passo in avanti sulla strada verso innovazione, servizi integrati ancora più veloci, sicuri ed efficienti, informatizzazione delle procedure e dematerializzazione dei documenti”. Già oggi, il Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della Politica Economica del Ministero dell´Economia e delle Finanze ed Equitalia Giustizia hanno accesso diretto alla rete e ai servizi Cbi. Attraverso il “nodo Cbi”, infatti, il Dipe ha a disposizione gli strumenti per monitorare i movimenti finanziari generati dalle imprese che partecipano agli appalti pubblici di grandi opere. Proprio in questa direzione, è stato avviato il progetto pilota per il monitoraggio dell´appalto per la realizzazione della Metro C di Roma; il Dipe sta inoltre valutando le possibili estensioni del servizio. Equitalia Giustizia, invece, tramite il “nodo Cbi” può acquisire tutte le informazioni relative ai conti correnti e alle altre forme tecniche intestate al Fondo Unico Giustizia, mentre è allo studio una fase due del progetto che dovrebbe includere ulteriori servizi ad hoc per abilitare funzioni dispositive. “Nel rapporto tra banche e pubbliche amministrazioni – ha concluso Sabatini – il Cbi può rappresentare un contributo importante di coordinamento, semplicità ed efficienza nella gestione della comunicazione col sistema bancario e di flessibilità del servizio rispetto alle esigenze specifiche del comparto pubblico”. Al Cbi aderiscono 683 banche, pari a oltre l´86% del settore bancario italiano e Poste Italiane. .  
   
 

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