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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Dicembre 2009
 
   
  COME POTREBBE ESSERE L´UE 2020. DECIDILO TU! ELABORIAMO INSIEME UNA NUOVA STRATEGIA PER FARE DELL’UE UN MERCATO SOCIALE PIÙ INTELLIGENTE E PIÙ VERDE

 
   
  Bruxelles, 14 dicembre 2009 - La Commissione ha pubblicato un documento di consultazione su come offrire all’economia europea prospettive più brillanti grazie alla strategia Ue 2020. Come sottolineato negli orientamenti politici del presidente della Commissione José Manuel Barroso, Ue 2020 intende promuovere una crescita più “verde” e socialmente inclusiva partendo dai risultati della strategia di Lisbona. Ue 2020 è principalmente diretta a consolidare la ripresa post-crisi, a scongiurare il rischio futuro di crisi analoghe e a raggiungere tre obiettivi tematici: far sì che la conoscenza sia un fattore di ricchezza, coinvolgere i cittadini in una società partecipativa e creare un’economia competitiva, interconnessa e più verde. Il termine ultimo per inviare i contributi alla consultazione è il 15 gennaio 2010. La Commissione presenterà quindi una proposta dettagliata al Consiglio europeo di primavera. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: “Ue 2020 è l’azione concertata dell’Ue nel prossimo decennio per sormontare alcune delle sfide economiche più temibili con cui l’Europa si sia mai confrontata. Un’economia ‘intelligente’ è indissociabile da una società ‘saggia’, basata su solidi valori europei. La crescita, la sostenibilità delle finanze pubbliche, la risposta ai cambiamenti climatici, l’inclusione sociale, una base industriale rafforzata e un terziario dinamico non sono alternative, bensì fattori che si rafforzano a vicenda. Nel decennio che ha preceduto il 2008, la disoccupazione in Europa è stata ridotta dal 12% al 7%. Ora abbiamo bisogno di nuove fonti di crescita per sostituire i posti di lavoro persi durante la crisi. Questo documento illustra le nostre proposte per mettere a frutto le potenzialità dell’Europa. Al tempo stesso, possiamo acquistare peso su una scena mondiale globalizzata dimostrando ai nostri partner che l’economia di mercato sociale è quella più efficiente e giusta. Prima di presentare le nostre proposte al Consiglio europeo di primavera, desideriamo ricevere i pareri delle parti interessate sulla strategia Ue 2020. ” La Commissione ritiene che Ue 2020 debba concentrarsi sui settori di seguito indicati e lancia una consultazione su quale sia il modo migliore per conseguire gli obiettivi. Una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza - Occorre potenziare il settore dell’istruzione in Europa, dalla scuola materna all’istruzione superiore, per aumentare la produttività, sostenere le categorie vulnerabili e lottare contro la disuguaglianza e la povertà. C’è ancora molto margine per migliorare le condizioni idonee a favorire l’innovazione e la creatività in Europa, ad esempio modernizzando il sistema Ue di tutela dei diritti di proprietà intellettuale. L’accesso al credito deve essere agevolato, anche mediante fonti di capitale di crescita pubblico-private. L’unione ha bisogno di un’agenda europea del digitale per poter realizzare un vero mercato unico on line che permetta ai consumatori di beneficiare dei prezzi competitivi praticati in altri Stati membri e alle Pmi di penetrare in mercati più vasti. L’accesso a Internet e le competenze informatiche sono sempre più necessari per una piena partecipazione alla vita pubblica. L’“inclusione digitale” rientra nel più vasto concetto di inclusione sociale. Coinvolgere i cittadini in una società partecipativa - La crisi ha cambiato le carte in tavola e ha distrutto definitivamente numerosi posti di lavoro. L’europa non può prosperare se i lavoratori non hanno le competenze necessarie per contribuire a un’economia basata sulla conoscenza e per trarne i relativi vantaggi. Occorre conciliare meglio domanda e offerta promuovendo la mobilità dei lavoratori al di là e all’interno delle frontiere e prevedendo con maggior precisione la futura domanda di competenze. La Commissione è fermamente decisa a portare avanti il programma “flessicurezza” per quanto riguarda non solo la flessibilità di cui devono dar prova i lavoratori, ma anche l’assunzione di maggiori responsabilità da parte dei datori di lavoro e dei governi, che dovrebbero investire nel capitale umano e tutelare i lavoratori: chi non riesce a trovare lavoro deve poter ricevere un sostegno finanziario e un aiuto personalizzato perché possa reinserirsi nel mercato occupazionale. Creare un’economia competitiva, interconnessa e più verde - Per il futuro si prevedono un aumento dei prezzi dell’energia, maggiori restrizioni alle emissioni di carbonio e più competizione per le risorse e i mercati. Questi rischi rappresentano tuttavia altrettante opportunità di creare una “nuova” economia Ue 2020 che goda di un forte vantaggio competitivo a livello globale. Nuove tecnologie più verdi possono stimolare la crescita, creare nuovi posti di lavoro e nuovi servizi e contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Unione in fatto di cambiamenti climatici. Un’europa incapace di adeguarsi al Xxi secolo sarebbe invece condannata al declino. Le politiche adottate a livello europeo e nazionale per promuovere l’ecoinnovazione e prodotti e sistemi efficienti sotto il profilo energetico devono contemplare, fra l’altro, lo scambio delle quote di emissione, la riforma fiscale, le sovvenzioni e i prestiti, gli investimenti e gli appalti pubblici nonché stanziamenti mirati per la ricerca e l’innovazione. L’europa deve disporre quanto prima di infrastrutture di trasporto innovative e di una “rete intelligente” per l’energia, oltre che di una copertura totale della banda larga. L’ue e gli Stati membri devono unire gli sforzi per effettuare gli investimenti strategici giusti affinché due terzi dell’elettricità vengano prodotti in condizioni più sicure e con emissioni di carbonio limitate entro il 2020 o gli anni immediatamente successivi. Il settore manifatturiero rimarrà di fondamentale importanza per il futuro successo economico dell’Ue. Ma l’Europa ha bisogno di una nuova politica industriale che ponga l’accento sulla capacità di innovazione, sulle nuove tecnologie, sulle competenze, sulla promozione dell’imprenditorialità e sull’internazionalizzazione delle Pmi. Occorre affrontare il problema della capacità eccessiva in determinati settori, fornendo sostegno a chi subisce ripercussioni negative. Governance: far funzionare Ue 2020 - La Commissione propone che il Consiglio europeo assuma la guida di Ue 2020, adottando le decisioni fondamentali e fissando gli obiettivi sulla base delle proposte della Commissione. La Commissione si augura che il Parlamento europeo svolga un ruolo molto più incisivo e auspica un forte interesse e coinvolgimento da parte dei parlamenti nazionali. Il documento di consultazione propone che le conclusioni del Consiglio europeo di primavera del 2010 siano alla base dei cosiddetti “orientamenti integrati”, a conferma delle priorità politiche da perseguire attraverso un partenariato fra Ue e Stati membri. I nuovi orientamenti sostituirebbero quelli in vigore dal 2005 nell’ambito della strategia di Lisbona. Per ciascuno di questi obiettivi, gli Stati membri sarebbero invitati a definire obiettivi nazionali per il quinquennio tenendo conto della loro situazione di partenza. La Commissione e il Consiglio europeo valuteranno ogni anno i progressi compiuti a livello europeo e nazionale. Il termine ultimo per inviare i contributi alla consultazione è il 15 gennaio 2010. Le risposte possono essere inviate per e-mail a Eu2020@ec. Europa. Eu. Il testo integrale del documento di consultazione è disponibile all’indirizzo http://ec. Europa. Eu/eu2020. .  
   
 

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