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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Dicembre 2009
 
   
  UN PATTO TRA TURISMO E AGROALIMENTARE REGIONALE PER PROPORRE AGLI OSPITI LA QUALITÀ DEL VENETO

 
   
  La stella a sette punte nel cerchio multicolore, affiancata dal Leone alato di San Marco e dalla scritta “Veneto. Tra la terra e il cielo”, brillerà anche nei piatti e nei menu delle trattorie e dei ristoranti veneti, grazie ad un vasto patto di collaborazione sottoscritto oggi a Venezia tra la Regione, le categorie del turismo e quelle dell’agroalimentare. L’importanza dell’accordo è stata sottolineata dall’intervento del presidente del Veneto Giancarlo Galan, che non ha voluto mancare alla sottoscrizione del documento, firmato per l’amministrazione regionale dal vicepresidente della Giunta Franco Manzato, da Coldiretti Veneto (con il vicepresidente Valentino Bosco), Confederazione Italiana Agricoltori (con il presidente regionale Daniele Toniolo), Confagricoltura Veneto (vicepresidente Luigi Andretta), Anpa Veneto (presidente Paolo Casagrande), Copagri veneto (presidente Renzo Aldegheri), Confesercenti (presidente Piergiovanni Brunetta), Confcommercio Veneto, Confturismo Veneto, Federlaberghi Veneto (Marco Michielli), Federturismo (presidente Gianernesto Zanin), Faita (consigliere Alessandro Sgaravatti), Fipe (presidente Erminio Alajmo), Unionmare (presidente Franco Visentin), Filiera Olio Garda (vicepresidente Laura Turri), Unione Vini Veneti Doc (presidente Luciano Piona), Azove (direttore Giuseppe Borin), Consorzio Vini Doc Riviera del Brenta (Pierantonio Angeli), Consorzio formaggio Asiago Dop (direttore Antonio Pozzan), Aprolav (presidente Terenzio Borga). Era presente anche il presidente della Commissione consiliare bilancio Amedeo Gerolimetto. Il logo nato per identificare il turismo del Veneto, prima regione italiana del settore con un fatturato da 12 miliardi di euro, potrà dunque non solo rendere più visibili le produzioni agroalimentari regionali che seguono percorsi di qualità certificata ma anche gli esercizi di ristorazione che tali prodotti proporranno alla clientela, la quale potrà sapere proprio grazie a questo marchio ombrello che in un certo locale si servono prodotti veneti garantiti e menù con materie prime certificate. “Questo è un accordo che nasce da lontano – ha sottolineato Galan – è che risponde alla regola che chi ha un valore aggiunto lo deve rendere riconoscibile, per creare ulteriore valore aggiunto. E l’auspicio è che a tutti i firmatari vada il valore aggiunto che meritano”. Dal canto suo Manzato ha ribadito che l’evento odierno non è un punto di arrivo, ma di partenza, al quale occorre dare contenuti. “La Regione investirà moltissimo nella promozione in sinergia di turismo, agroalimentare e cultura, e dunque sul marchio stesso – ha ribadito il vicepresidente – che renderà riconoscibile l’insieme del bello e del buono di qualità che costituisce un appeal per il turismo proveniente da ogni parte del mondo”. Insomma: anziché promuovere i singoli prodotti e le singole proposte, la Regione promuoverà ed esibirà ovunque il logo che li individua tutti nella loro qualità. Nell’occasione Manzato ha ribadito la sua personale convinzione che sia opportuna una partecipazione diretta al capitale societario della Grande Distribuzione per esibire e valorizzare le produzioni regionali, le quali singolarmente subiscono le imposizioni della Gdo perché non hanno sufficiente forza contrattuale. Non a caso Gerolimetto ha parlato di sfida alle pretese della Gdo, mentre il vicepresidente della Coldiretti Veneto, Bosco, ha annunciato che la sua organizzazione mette sin d’ora a disposizione il proprio potenziale fatto da consorzi agrari, spacci cooperativi e mercati agricoli per promuovere il “made in Veneto” e dare rapidamente concretezza all’accordo odierno .  
   
 

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