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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
 
   
  OLIO: “ULIVETI DEL LAZIO”, INTENSA ATTIVITÀ PER PRODURRE ECCELLENZA

 
   
  Si accinge a festeggiare il primo anno di attività l’associazione Uliveti del Lazio. Nei primi otto mesi di vita ha messo a segno una serie di iniziative che hanno riscosso successo di pubblico e di critica. Costituita nei primi mesi di quest’anno su ispirazione di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano, Uliveti del Lazio è stata presentata al Sol di Verona. Promuove e valorizza l’olio extra vergine di alta qualità e le olive da mensa delle aziende dei territori laziali. Tra le attività del 2009 che sono state realizzate con il sostegno dell’Arsial in qualità di partner strategico le iniziative finalizzate a rafforzare il dialogo con i consumatori che hanno coinvolto gli istituti Ipssar di Roma Amerigo Vespucci, Cesare Lombroso e Elsa Morante. Le scuole di cucina organizzate presso il Centro Agroalimentare Regionale (Car) del Lazio e corsi di aggiornamento professionale per docenti degli Istituti alberghieri. Nel corso del 2009 Uliveti ha organizzato Notizie da sfoliare, il primo corso di assaggio esclusivamente dedicato a giornalisti e addetti agricoli e commerciali delle ambasciate in Italia. L’attività di Uliveti continua in questi giorni con l’iniziativa Tre mesi …. Sott’olio. Coinvolge Palatium, l’enoteca regionale di via Frattina a Roma ed una rappresentanza di ristoratori laziali che hanno aderito a questa iniziativa tra coloro che hanno partecipato ai mini-corsi di approfondimento sull’olio con lo scopo di nobilitare l’offerta di piatti tipici della cucina locale, utilizzando l’olio novello del Lazio della campagna 2009/2010. Uliveti del Lazio ha dato pieno e deciso appoggio al progetto 100% qualità italiana di Unaprol con le aziende che già condividono il percorso della tracciabilità del consorzio olivicolo italiano. Una iniziativa che viene accompagnata in queste settimane dall’opuscolo “Pane Olio e Fantasia”, redatto dall’associazione e che raccoglie i contributi degli esperti Stefano Polacchi giornalista, Salvatore Tassa chef e Massimo D’addezio capo barman. L’opuscolo è stato realizzato con il contributo di Arsial ed è possibile richiederlo direttamente all’associazione allo 0678469026 oppure inviando una mail a info@ulivetidellazio. It . Concludono il calendario delle iniziative del 2009 due eventi realizzati presso la Casa del Jazz dove è stata organizzata una serata a tema con una cena a base di oli extra vergini di oliva del lazio e l’happy hours al De Russie di Roma dove, conclusione del primo corso Notizie da Sfoliare è stata lanciata la moda degli aperitivi a base di olio extra vergine di oliva. “Non è tempo di bilanci – riferisce Loriana Abbruzzetti, presidente di Uliveti del lazio che aggiunge: i risultati conseguiti nel 2009, grazie alla condivisione degli obiettivi da parte delle aziende e ai contributi di Arsial e Unaprol ci spingono ad intensificare gli sforzi per continuare a promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva di qualità del Lazio”. L’olivicoltura del Lazio in cifre . L´olivicoltura laziale si estende per circa 80mila ettari. E’ diffusa su tutto il territorio regionale e rappresenta quasi il 50% dell’intera superficie destinata alle colture arboree da frutto. L’81% della superficie olivicola regionale ricade in zone collinari, il 15% in zone di montagna e solo il 4% in pianura. L’olivo è presente in maniera abbastanza omogenea su tutto il territorio laziale; in particolare, Roma e Viterbo sono le province con maggiore superficie olivetata e coprono rispettivamente, il 28% e il 24% dell’intera superficie regionale. Per quantità di produzione e con oltre 200mila quintali di prodotto il Lazio si colloca al 5° posto nella classifica delle regioni produttrici di olio extra vergine di oliva. Un dato alla cui formazione concorrono circa 350 impianti di lavorazione delle olive che rappresentano il 6% circa di tutti i frantoi operanti in Italia. Cinque le Dop riconosciute che possono fregiarsi del riconoscimento comunitario: Canino, Tuscia, Soratte, Sabina e Colline Pontine. .  
   
 

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