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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
 
   
  ADOTTATO IL BILANCIO UE PER IL 2010

 
   
  Strasburgo, 17 dicembre 2009 - Il bilancio dell´Ue per il 2010 sarà pari a 141,453 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno e 122,937 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento. E´ quanto ha deciso il Parlamento che, assieme al Consiglio, ha trovato un accordo sul finanziamento del piano europeo di ripresa economica, che beneficerà di 2,4 miliardi di euro. "Se vogliamo che gli europei si sentano più al sicuro nel 2010, occorre attuare il bilancio in modo intelligente", ha dichiarato il relatore László Surján (Ppe, Hu) durante il dibattito in Aula. Ha quindi spiegato che è per tale ragione che "stiamo migliorando la sicurezza energetica, sostenendo la creazione di posti di lavoro e introducendo lo strumento di microfinanziamento". Il relatore ha inoltre sottolineto che s´intende aiutare il settore lattiero caseario e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ha poi affermato che è urgente procedere ad una appropriata revisione del quadro finanziario pluriennale dell´Ue (le cosiddette prospettive finanziarie), originariamente prevista per quest´anno e poi rinviata all´anno prossimo. Ha anche spiegato che "non abbiamo avuto sufficiente margine di manovra, vi sono linee di bilancio senza riserve e una revisione di metà percorso del bilancio pluriennale è quindi inevitabile". Il bilancio approvato definitivamente dal Parlamento, l´ultimo con la procedura prevista dal trattato di Nizza, prevede uno stanziamento in pagamenti pari all´1,04% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell´Ue. Piano europeo di ripresa economica - Il piano europeo di ripresa economica ha stanziato 5 miliardi per finanziare - nel 2009 e nel 2010 - progetti nel settore energetico, della banda larga e dello sviluppo rurale. Quando fu concordato nei mesi scorsi, il finanziamento per il secondo anno (2,4 miliardi di euro) non era stato ancora definito. Dopo qualche mese di negoziati, le istituzioni europee si sono accordate per reperire le risorse necessarie dai fondi non spesi e dai margini (nel settore agricolo e dell´amministrazione) per il 2009 e il 2010, nonché da 120 milioni di denaro "fresco" aggiunti dagli Stati membri. La gran parte dei fondi del piano è destinata alle infrastrutture per il gas e per l’energia elettrica. Per quanto riguarda il gas (1,44 miliardi di euro), tra i 18 progetti selezionati figurano i gasdotti che collegano l´Italia alla Grecia (Itgi - Poseidon, 100 milioni di euro) e all´Algeria (Galsi, 120 milioni di euro). Il Nabucco potrà contare su 200 milioni di euro. Per quanto riguarda l´energia elettrica (910 milioni di euro), tra i nove progetti selezionati figurano il cavo sottomarino che unisce la Sicilia con l´Italia continentale (110 milioni di euro) e l´interconnessione con Malta (20 milioni). Per i dieci progetti per la cattura e lo stoccaggio sono stanziati 1,05 miliardi di euro. Tra i beneficiari figura l´impianto di Porto Tolle che potrà contare su 100 milioni. Infine, 565 milioni di euro sono destinati a taluni parchi eolici offshore in Nord Europa. Controllo delle frontiere, immigrazione e asilo - Per Frontex, l´Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne, sono previsti 59 milioni di euro in impegni e 38 milioni in pagamenti. Il Fondo europeo per i rifugiati potrà contare, rispettivamente, su 92 e 65 milioni. Inoltre, la cooperazione con i paesi terzi nel settore dell´immigrazione e dell´asilo sarà dotata di 53 milioni di euro in impegni e 50 milioni in pagamenti. Questi fondi, tra l´altro, sono destinati alla promozione della gestione della migrazione per motivi di lavoro, alla lotta all´immigrazione illegale e alla sostegno per la riammissione degli immigrati illegali. Ma anche alla protezione dei migranti dallo sfruttamento e dall´esclusione e al sostegno della lotta contro il traffico degli esseri umani. Partenariato euro mediterraneo - La cooperazione finanziaria con i paesi del Mediterraneo potrà contare su 791 milioni di euro di stanziamenti d´impegno (700 milioni in pagamenti) destinati, tra l´altro, a studi sugli effetti del cambiamenti climatico sulla qualità dell´acqua marina, studi sull´inquinamento delle coste, controllo delle infrastrutture sottomarine (gasdotti e oleodotti, cavi elettrici, ecc. ). Terrorismo - La cooperazione operativa e analitica nel settore dell´antiterrorismo conta 20,4 milioni di euro in stanziamento d´impegno e 14,6 milioni in pagamenti. Progetto pilota per il settore tessile - I deputati hanno anche deciso di sostenere una serie di progetti pilota, trai quali ne figura uno che riguarda azioni collegate al settore tessile e calzaturiero - dotato di un milione di euro. Il progetto intende a valutare gli effetti dell´abolizione del sistema comunitario di quote in vista di creare un programma europeo per il settore, in particolare nelle regioni meno favorite, volto a sostenere la ricerca e l´innovazione, la ristrutturazione, la formazione professionale e le Pmi. Il bilancio 2010 in cifre
Bilancio 2010* Confronto con il bilancio 2009** Prospettive finanziarie 2010 Bilancio finale 2010
Titolo Impegni. Pagamenti Impegni Pagamenti Impegni. Pagamenti.
1a Competitività per la crescita e l´occu-pazione 13775 11106 14362 - 14862 11342
1b Coesione per la cresci-ta e l´occu-pazione 48427 34963 49388 - 49388 36385
2 Conservazione e gestione delle risor-se naturali 56721 52566 59955 - 59499 58136
3a Libertà, sicurezza e giustizia 864 617 1025 - 1006 739
3b Cittadinanza 663 691 668 - 668 659
4 L´ue quale attore globale 8104 8324 7893 - 8141 7788
5 Amministrazione 7695 7695 7882 - 7889 7889
Totale 136458 116172 141173 134155 141453 122937
In percentuale del Rnl 1. 18% 1. 00% - - 1. 20% 1. 04%
** Il bilancio 2009, a differenza di quello per il 2010, include anche il supporto finanziario pre-adesione per la Bulgaria e la Romania, con €209 milioni, sia in stanziamenti d´impegno sia di pagamento. Tale rubrica è inclusa nel totale del bilancio 2009. * Il bilancio 2010 è l´ultimo adottato con la procedura prevista dal trattato di Nizza, che non prevede un reale potere del Parlamento sulla spesa relativa alla politica agricola comune e altre spese dette "obbligatorie" di competenza del Consiglio. A partire dal prossimo anno, grazie al trattato di Lisbona, il Parlamento avrà pieni poteri sull´intero bilancio Ue. .
 
   
 

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