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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Novembre 2006
 
   
  GALLIANO 2007: MILLENARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA BASILICA DI S. VINCENZO IN GALLIANO

 
   
   Cantu’, 6 novembre 2006 - La città di Cantù si appresta a celebrare il Millenario della dedicazione della Basilica di San Vincenzo in Galliano di Cantù che ricorrerà il 2 luglio 2007. Il centenario del millenario… 24 novembre 2006 a cento anni dall’esposizione “le industrie femminili italiane”: inaugurazione mostra Le industrie femminili italiane – Merletto, ricamo ed arti applicate – Villa Calvi Fino al 28 febbraio 2007 Il 22 maggio 1906, a Roma, fu costituita la grande cooperativa denominata “Le Industrie Femminili Italiane” di cui fu nominata Presidente la Contessa Cora Slocomb Savorgnan di Brazzà. Nello statuto della società si legge che lo scopo principale della cooperativa era quello di “promuovere e migliorare il lavoro femminile e la condizione economica delle lavoratrici con un sano indirizzo artistico e industriale”. Furono istituiti Comitati di Patronato e Sottocomitati Regionali e le Patronesse referenti, supportate da una Giunta Tecnica, si occuparono di raccogliere ed esporre in mostre nazionali ed internazionali, i prodotti artigianali delle varie scuole e laboratori italiani. La notte del 3 Agosto 1906, l’Esposizione inaugurata a Milano, fu interamente distrutta da un incendio. Nelle pagine del catalogo della mostra, raccolte e suddivise per ogni regione, si legge “le sale si offrivano al pubblico come una geniale rivelazione d’arte e di lavoro italiano”. L’epoca che stiamo vivendo, si contraddistingue per la velocità e la profondità delle trasformazioni economiche e sociali: tutto si brucia in fretta ed è sempre presente il rischio che i tratti più autentici del nostro artigianato e della nostra produzione artistica vengano stravolti e dispersi o, come avvenne circa un secolo fa, che l’intero settore venga progressivamente emarginato dalla continua evoluzione delle attività umane. Nonostante tutto, le tradizioni sono forti, sopravvivono poiché storicamente legate alla semplicità della vita di persone che si concretizzano nell’entusiasmo di realizzare oggetti per il quotidiano, al di fuori di qualsiasi fenomeno di massa. Se poi questo patrimonio è associato alla ricerca della “bellezza estetica”, alla valorizzazione ed alla conservazione di lavorazioni mai desuete, la tradizione si nobilita. Gli oggetti si attualizzano adattandosi alla realtà odierna e, oltre ad essere portatori della nostra cultura, assumono anche rilevanza economica, diventando un patrimonio peculiare che merita di essere tramandato alle generazioni future. Questa testimonianza conferma, ieri come oggi, l’importante attività umana, il cui significato arcaico va recuperato quando la vita quotidiana di alcuni gruppi ci fa riscoprire un ruolo non di secondo piano assegnato alle lavorazioni di artigianato artistico e di tradizione quali, ad esempio, il ricamo, il merletto, la tessitura, l’arte orafa o della ceramica, la tarsia, la lavorazione del ferro battuto, della pietra, del vetro ecc. Un ruolo che ha sempre garantito una continuità di sviluppo con il passato e che deve continuare a rinnovarsi senza bisogno di censurare la tradizione. 25 novembre 2006 inaugurazione mostra Mostra archivistica sulle principale fonti storiche e documentarie reperite sulla storia di Galliano e della sua Basilica Battistero di S. Giovanni, Galliano . Il Millenario della Basilica di San Vincenzo di Galliano rappresenta una grande opportunità per la storia della Lombardia settentrionale e dell’area pedemontana, una zona poco indagata ma di grande importanza strategica. Non si tratta quindi soltanto di un avvenimento celebrativo, ma anche di un appuntamento significativo per un recupero della consapevolezza delle proprie origini nell’ambito della formazione dell’Europa e per la promozione del territorio. La riconsacrazione del tempio romanico da parte di Ariberto da Intimiano, avvenuta il 2 luglio del 1007, segna un nuovo inizio nella storia del complesso monumentale di Galliano. Accanto al nuovo edificio dedicato a San Vincenzo, martire di Saragozza, sorge infatti anche il Battistero di San Giovanni, che assurge ad un ruolo fondamentale per l’intera pieve, con il suo fonte battesimale. La Città di Cantù in occasione dei festeggiamenti del Millenario intende promuovere un insieme di interventi di manutenzione e restauro dei monumenti cittadini e intende celebrare questa ricorrenza con una serie di appuntamenti di carattere culturale di alto livello, in modo che ne resti una traccia rilevante, diffusa e durevole nel tempo, che consentano altresì di creare nuove condizioni per la promozione delle risorse del territorio anche a fini turistici. .  
   
 

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