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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Maggio 2010
 
   
  BATTERE L’OSTEOPOROSI CON MISTER BONE E OSTEOLINK, AL CONGRESSO MONDIALE IOF - ECCEO DUE NUOVI PROGETTI PER FERMARE UNA PATOLOGIA CHE RIGUARDA, SOLO IN ITALIA, QUASI 5 MILIONI DI PERSONE TRA UOMINI E DONNE.

 
   
   Firenze, 6 Maggio 2010 – C’è Mister Bone, un progetto di educazione alimentare per la prevenzione dell’osteoporosi sperimentato in alcune scuole elementari di Firenze, che il ministro Gelmini intende lanciare a livello nazionale. E c’è Osteolink, un progetto di tipo Facebook per la gestione dell’osteoporosi, creato con lo scopo di informare i pazienti, e ora approdato in Europa e in Italia. Ecco due modi innovati per affrontare una patologia dilagante (oltre 5 milioni i malati nel nostro Paese), presentati oggi a Firenze in occasione del debutto del congresso mondiale di osteoporosi organizzato dalle due maggiori società scientifiche Iof (International Osteoporosis Foundation) ed Ecceo (European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis) con la partecipazione di circa 12 mila specialisti. Ad annunciare ieri i progetti sono stati il presidente del comitato organizzatore italiano del congresso, l’endocrinologa dell’università di Firenze Maria Luisa Brandi, che presiede anche la Fondazione Firmo ‘Raffaella Becagli’ cui fa capo il progetto Mister Bone. Con lei il professor René Rizzoli, presidente del Comitato scientifico di Ecceo; e Judy Stenmark, Chief Operating Officer della Iof, la Fondazione grazie alla quale è nato Osteolink con il supporto di Amgen e Gfk Mr Bone. Prevenzione, fin dai banchi di scuola, è anche lo scopo del progetto Mister Bone. Raffigurato da un allegro ossicino antropomorfizzato e sostenuto da Amgen Dompé, il progetto si è sviluppato con una serie di divertenti fumetti, test, quiz, libri e giochi anche via web (www.Misterbone.it). Lanciato lo scorso anno all’Istituto Ghiberti di Firenze con 215 studenti e relativi genitori delle elementari Niccolini e Anna Franck, Mister Bone ha evidenziato stili di vita spesso incongrui: deficit alimentari (poco latte, formaggio, frutta, dunque poco calcio e vitamina D) e scarse attività all’aria aperta. Questi ragazzini hanno così imparato a nutrirsi a dovere e a fare opportuno movimento fisico en plein air. I risultati sono stati talmente interessanti, che l’esperienza è stata ripetuta quest’anno nelle stesse scuole con altri 211 bambini (111 maschi e 100 femmine). Ed è molto piaciuta al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha chiesto alla Regione Toscana di allargarla a tanti altri istituti, nell’ipotesi auspicabile di farne un programma per tutte le scuole d’Italia. “Crescere con le ossa sane”, spiega la professoressa Brandi, “equivale ad allontanare il pericolo di ammalarsi di osteoporosi da adulti. Ma Mister Bone e Osteolink servono anche a informare una classe medica che in tema di patologie delle ossa dimostra non di rado ignoranze preoccupanti”. Osteolink: è uno strumento simile al più noto Facebook per avere a disposizione, in qualsiasi momento, tutte le informazioni necessarie, e per rafforzare le proprie relazioni e possibilmente costruirne altre con l’unico obiettivo di preservare al meglio la salute delle proprie ossa. La necessità di uno strumento nuovo, facile ed efficace è emersa con chiarezza. Da una recente indagine condotta dall’International Osteoporosis Foundation (Iof) in 13 paesi (Francia, Germania, Italia, Spagna, Uk, Austria, Belgio, Ungheria, Grecia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e Australia) su pazienti (n.844 donne con più di 55 anni colpite da osteoporosi postmenopausale) e medici (n.837). Per l’Italia hanno partecipato 80 donne e 80 specialisti. I risultati hanno messo in evidenza che i pazienti temono i possibili effetti dell’osteoporosi sulla loro qualità di vita molto più di quanto credano i medici e che mancano le informazioni e gli strumenti adeguati per fronteggiare tali preoccupazioni e quindi per avere un’efficace gestione dell’osteoporosi. I contenuti del programma saranno di volta in volta messi a punto da un comitato scientifico costituito da esperti di comunicazione e social networking, membri delle associazioni pazienti nazionali, Iof, medici e dai pazienti stessi. Questa di assistenza risponderà a tutte le necessità di informazione mettendo a disposizione strumenti innovativi quali video in streaming, podcast e newsfeed.  
   
 

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