Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 11 Maggio 2010
 
   
  MEDIOBANCA, TRIMESTRALE AL 31/03/2010 CONTINUA PROGRESSIONE DEI RICAVI: +25% A 1.600M RENATO PAGLIARO PRESIDENTE FRANCESCO SAVERIO VINCI DIRETTORE GENERALE

 
   
  Milano, 11 maggio 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca, tenutosi ieri, ha nominato Presidente dell’Istituto il dott. Renato Pagliaro, Consigliere non indipendente e non esecutivo. Sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata dall’Amministratore Delegato Alberto Nagel. Risultati consolidati - In un contesto segnato da una perdurante debolezza dell’economia reale, il gruppo Mediobanca mostra nei nove mesi dell’esercizio una solida crescita dei ricavi (+25% a 1.599,9 milioni) e della redditività (utile netto a 354,4 milioni da 39,3 milioni a marzo 09). Allo sviluppo dei ricavi contribuiscono tutte le aree di business: Cib +16%, Rpb +10%, Pi positivo per 133,7 milioni (-14,9 a marzo 2009). Quanto alle singole voci di ricavo: il margine di interesse mantiene un trend in lieve crescita sui nove mesi (+1,4%, da 651,9 a 661,3 milioni), trainato dal Cib (+13,7%). Nell’ultimo trimestre il motore della crescita è risultato invece il credito al consumo (+5,7%) spinto dalla ripresa delle erogazioni e dal minor costo della raccolta; il Cib segna una transitoria flessione (-13,6%) legata al minor rendimento della tesoreria; le commissioni ed altri proventi salgono nei nove mesi del 9,6% (da 378,1 a 414,3 milioni) riflettendo il positivo andamento del Cib (+14,8%) ed in particolare dell’area capital market (+38%). Nell’ultimo trimestre il Cib si mantiene sui livelli elevati del precedente trimestre mentre il private banking (-20%) sconta condizioni di mercato ancora difficili. La flessione del credito al consumo (-8%) è invece imputabile prevalentemente a fattori di stagionalità; i proventi da negoziazione crescono da 268,3 a 383 milioni nei nove mesi con un contributo di circa 70 milioni nell’ultimo trimestre, ripartito in misura equivalente tra Cib e Rpb e prevalentemente legato alla cessione di titoli Afs; il concorso delle società consolidate ad equity è positivo per 141,3 milioni e si raffronta con un risultato dello scorso anno (–21,6 milioni) negativamente condizionato dalla perdita registrata dalle Assicurazioni Generali nell’ultimo trimestre 2008 (809 milioni). Dal lato dei costi, si evidenzia: una dinamica delle spese operative in crescita del 14% per il progressivo potenziamento della struttura distributiva domestica ed internazionale. La flessione del 8,9% su base trimestrale è imputabile a fattori di stagionalità nel costo del lavoro e al progressivo normalizzarsi delle spese operative in Chebanca!; le rettifiche su crediti, in crescita del 19,1% nei nove mesi (a 392,3 milioni), sono per il terzo trimestre consecutivo in calo, con una riduzione non lieve nel wholesale ed un progressivo miglioramento nel Rpb. L’incidenza delle rettifiche sugli impieghi scende per il gruppo a 140bps (da 200 bps a giugno 2009), per il Cib a 60 bps (da 130 bps a giugno 2009) e per il Rpb a 290 bps (da 195 a giugno 2009). La qualità degli attivi rimane elevata: le sofferenze nette – stabili allo 0,5% dei crediti alla clientela - rimangono coperte all’80%; �� rettifiche di valore su attività finanziarie per 105,5 milioni (358,9 milioni a marzo 09). Malgrado la ripresa dei mercati, le svalutazioni scontano l’automatismo contabile connesso alla prolungata perdita di valore (18 mesi sul periodo di riferimento) degli investimenti azionari disponibili per la vendita. Peraltro, dopo tali rettifiche, al 31 marzo, la riserva da valutazione rimane positiva per entrambi i comparti, azionario (99,1 milioni) e obbligazionario e altri titoli (46,6 milioni); Sul piano patrimoniale, permangono elevate la solidità patrimoniale e la posizione liquida del gruppo; evidenti, inoltre, i segnali di stabilizzazione dei volumi creditizi nel corporate ed una ripresa delle erogazioni nel credito al consumo: gli impieghi di gruppo, pari a 33,3 miliardi, scendono nell’anno del 8,4%, ma si stabilizzano rispetto a dicembre 09 (-1%). In particolare, nell’ultimo trimestre si esaurisce la contrazione del portafoglio Cib (-1.7% su dicembre 09) e crescono significativamente le erogazioni nel credito al consumo (+9%); l’attivo netto cresce a 62,9 miliardi (60,8 miliardi a dicembre) per effetto dell’incremento della tesoreria, cui è stata destinata parte della raccolta di Chebanca! (9,1 miliardi al 31 marzo 2010, con apporto netto nel trimestre di circa 1,3 miliardi); la provvista, pressoché stabile a 54,6 miliardi (53,4 miliardi a giugno 09), beneficia nei nove mesi di oltre 2,9 miliardi di nuova raccolta Chebanca!, rappresentando quest’ultima il 17% (12% a giugno 09) della raccolta di gruppo; il rapporto impieghi/depositi (0,6x) e quello patrimonio netto tangibile/attivo (10%) confermano l’elevata liquidità e solidità del gruppo; il patrimonio netto sale a 6,4 miliardi (5,7 miliardi a giugno 09) ed il Core Tier 1 supera l’11% (10,3% a giugno 09 e 11.0% a dicembre 09); Risultati divisionali Corporate & Investment Banking (“Cib”) - Ricavi +16% (a 870m) nei nove mesi dell’esercizio, con margine di interesse +14%, commissioni +15%, utili da negoziazione +13% Transitoria flessione nell’ultimo trimestre del margine di interesse dopo 4 trimestri di crescita consecutiva; tenuta delle commissioni su livelli elevati, con un contributo rilevante del capital market e del lending Stabilizzazione dei volumi di impiego a 21 mld Costi in crescita (+14%) nei nove mesi per il continuo rafforzamento delle struttura estera e dei sistemi operativi; calo stagionale del 6% nell’ultimo trimestre Rettifiche su crediti in riduzione per il terzo trimestre consecutivo con il costo del rischio che scende a 60 bps (da 130 bps a giugno 2009) e nessuna nuova partita problematica nel wholesale Utile netto +27% (a 259m) nei nove mesi dell’esercizio I nove mesi chiudono con un risultato netto di 258,9 milioni, in aumento di circa il 30% rispetto ai 203,4 milioni dello scorso anno. Significativa la crescita dei ricavi (+15,9%, da 750,2 a 869,8 milioni) cui contribuiscono tutte le singole componenti: il margine di interesse (+13,7%, da 276 a 313,9 milioni), i proventi da negoziazione (+12,9%, da 261,3 a 295 milioni, di cui 174,2 milioni di utili da trading), le commissioni ed altri proventi (+14,8%, da 227,2 a 260,9 milioni). L’andamento dell’ultimo trimestre evidenzia una transitoria debolezza del margine di interesse (-13,6%) dovuta al calo dei rendimenti di tesoreria. Le altre voci di ricavo confermano sostanzialmente i livelli elevati del trimestre precedente. I costi di struttura passano da 205 a 234,3 milioni per effetto del maggior costo del personale (+21,2%, da 134,7 a 163,2 milioni) collegato al rafforzamento della struttura, in particolare nelle sedi estere, e dei sistemi operativi. Il rallentamento dei costi nel terzo trimestre (-6%) è imputabile a fattori di stagionalità. Le rettifiche su crediti (121,8 milioni) segnano una crescita rispetto allo scorso anno (104,2 milioni) ma una progressiva riduzione nel corso dell’esercizio (48,5 milioni al 30 settembre, 39,7 milioni al 31 dicembre e 34,1 milioni a marzo). Le svalutazioni sulle azioni disponibili per la vendita (96,5 milioni) riguardano possessi con fair value mantenutesi per oltre 18 mesi al di sotto del costo originario di acquisto; l’incremento del trimestre (13,9 milioni) sconta anche la diminuzione dei prezzi di borsa su posizioni già oggetto di rettifica. Le voci patrimoniali mostrano nei tre mesi una crescita della raccolta da 43.068,8 a 46.197,6 milioni (per effetto della provvista a breve) che ha finanziato maggiori impieghi di tesoreria (17.692,5 milioni contro 14.496,8 milioni) e titoli disponibili per la vendita (5.507,9 milioni contro 5.187 milioni), essendosi i finanziamenti alla clientela stabilizzati a 24,4 miliardi. Principal Investing (“Pi”) - Contribuzione netta nei nove mesi positiva per 121m (-207m a marzo 09). Valore di libro delle partecipazioni in aumento a 2,8mld (2,1mld a giugno 09). Valore di mercato delle partecipazioni: 3,8mld ( 3,0mld a giugno 2009). I primi nove mesi dell’anno mostrano un utile di 121,4 milioni (contro una perdita di 207,2 milioni) essenzialmente per il positivo apporto delle Assicurazioni Generali (161,2 milioni di utili contro 7,3 milioni di perdite) e per la riduzione delle rettifiche di valore (da 207,6 a 7,5 milioni). Il valore di iscrizione delle partecipazioni cresce nel trimestre di 229,4 milioni. Il maggior apporto è dato da Assicurazioni Generali il cui valore si incrementa da 1.975,6 a 2.208,2 milioni dopo gli utili di periodo (44,8m) e l’incremento delle riserve patrimoniali di 187,8 milioni. Si ricorda che la percentuale di possesso di Assicurazioni Generali è scesa al 13,2% (dal 14,6%) per effetto dell’avvenuta incorporazione di Alleanza Assicurazioni. Retail & Private Banking (“Rpb”) - Nei nove mesi ricavi in ripresa (+10% a 627m) per il maggior apporto del Retail (da 35m a 71m) e del credito al consumo (+6% a 471m) che compensano la leggera flessione del private banking (-3% a 85m) Negli ultimi 6 mesi ripresa delle erogazioni nel credito al consumo e miglioramento della quota di mercato di Compass. Utile netto negativo (-28m) per i costi di Chebanca! (circa 120 persone e 24 filiali in più nell’ultimo anno) e l’aumento rispetto a marzo 2009 delle rettifiche su crediti, quest’ultime in riduzione negli ultimi tre trimestri €9.1 mld di raccolta di Chebanca!, pari a il 17% di quella di gruppo I primi nove mesi dell’esercizio mostrano un miglioramento dei ricavi (+10,2%, da 568,6 a 626,7 milioni) collegato ai maggiori proventi da negoziazione (saliti da 10,4 a 68,3 milioni) – essenzialmente relativi alla movimentazione del portafoglio di Chebanca!– e alle commissioni (da 173,8 a 184,2 milioni); seppur stabile (374,3 milioni contro 384,6 milioni), il margine di interesse segna una crescita del credito al consumo (da 325 a 347,2 milioni). L’aumento dei costi di struttura (da 331,2 a 380,1 milioni) è collegato allo sviluppo operativo e territoriale di Chebanca! (raccolta a 9,1 miliardi e 68 filiali, rispettivamente da 4,4 miliardi e da 44 filiali) e ai maggiori costi di recupero di Compass. Le rettifiche su crediti saldano in 270,6 milioni (da 225,2 milioni) con un contributo dei 3 mesi di 87,9 milioni. Il comparto chiude con una perdita netta di 27,5 milioni, contro un utile di 43,4 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (che includeva tuttavia un effetto fiscale “una tantum” positivo per 45,9 milioni collegato all’affrancamento del valore di avviamento di Linea). Quanto ai dati patrimoniali: gli impieghi a clientela sono stabili a 12,2 miliardi, di cui 8,1 miliardi rivenienti dal credito al consumo e 3,5 miliardi dai mutui ipotecari; i depositi della clientela Chebanca! aumentano da 6,2 a 9,1 miliardi; gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 11,4 miliardi (10,9 miliardi), di cui 5,4 miliardi per Cmb e 6,0 miliardi per Banca Esperia. Credito al consumo - Nuova produzione in ripresa, con aumento della quota di mercato complessiva di 1pp (a 8%), (+2pp a 11% nei prestiti personali) Ricavi in progressivo miglioramento grazie al margine di interesse (+6,8% nei nove mesi e +5,7% nell’ultimo trimestre) che beneficia del minore costo della raccolta e della ripresa delle erogazioni Costi in crescita (+8% nei nove mesi) esclusivamente per maggiori costi di recupero che bilanciano i risparmi derivanti dalla integrazione Compass-linea. Costo del rischio sotto controllo e in leggera riduzione anche nell’ultimo trimestre (a 400 bps) Retail Banking: Chebanca! Depositi: in ulteriore aumento da 6,2 mld a 9,1 mld, con apporto netto di 1,3 mld nell’ultimo trimestre, malgrado il minor rendimento corrisposto, Filiali: 12 aperture nei nove mesi (a 68); dipendenti +26% nei nove mesi (a 850), Ricavi: raddoppiati a 71m, Perdita netta negativo per 61mln in linea con il budget. Private Banking - Masse gestite a 11,4 mld, in crescita del 15% nell’ultimo anno: Banca Esperia: +46% a 6,0mld, di cui 0,4mld nell’ultimo trimestre, Cmb: -8% a 5,4mld, di cui 0,1mld nell’ultimo trimestre. Il Consiglio, su proposta dell’Amministratore Delegato, ha altresì nominato Direttore Generale e Vice Presidente del Comitato Esecutivo il dott. Francesco Saverio Vinci, Consigliere non indipendente e esecutivo cui riportano la Divisione Operations (che include le funzioni Contabilità e Bilancio e la Struttura Integrata di Servizi) e le partecipazioni del Gruppo Bancario. Il dott. Vinci mantiene inoltre la responsabilità dell’Area Mercati nell’ambito della Divisione Corporate e Investment Banking che continua a rimanere a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. Inoltre, su proposta dell’Amministratore Delegato, il Consiglio ha deliberato di attribuire al dott. Clemente Rebecchini, Direttore Centrale, la guida della Divisione Principal Investing (che include gli investimenti per partecipazioni stabili, quelli di merchant banking, private equity e connesse attività di advisory), precedentemente affidata al dott. Pagliaro. Il dott. Rebecchini riporterà all’Amministratore Delegato. Infine, il Consiglio ha conseguentemente modificato la composizione dei Comitati Esecutivo, Nomine e Remunerazioni, avendo il dr. Pagliaro assunto anche la presidenza di quest’ultimo.  
   
 

<<BACK