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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Maggio 2010
 
   
  UE: COMMISSIONE ECONOMICA, VIA LIBERA AL PACCHETTO SUPERVISIONE FINANZIARIA

 
   
  Bruxelles, 12 maggio 2010 - La commissione per gli Affari economici e monetari ha votato il 10 maggio gli oltre 3000 emendamenti alle relazioni del cosiddetto "pacchetto di supervisione finanziaria". Si tratta di una serie di energiche misure a livello europeo per aumentare il controllo sugli istituti bancari, le assicurazioni e i fondi d´investimento, e così evitare il rischio di nuove crisi come quella scoppiata nel 2008. Ma di che cosa si tratta esattamente? Ecco una panoramica d´insieme. Un sistema di controllo a livello europeo - Ai primi segni della crisi negli Usa, all´inizio del 2008, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea di stabilire misure adeguate per il controllo dei mercati finanziari. Il pacchetto di proposte, che comprende quattro meccanismi di supervisione, è arrivato a metà del 2009. Da lì in poi i parlamentari hanno lavorato alla definizione delle caratteristiche che il sistema dovrebbe assumere. Oggi, la prima tappa decisiva: il voto in commissione della gran parte delle misure. Un´altra direttiva - quella che detta nuove regole per i gestori di fondi alternativi - verrà votata il 17 maggio. Il voto della plenaria è previsto per giugno (luglio per i fondi alternativi). Le misure potrebbero entrare in vigore già alla fine dell´anno, se Parlamento e Consiglio trovano un accordo. In generale, la posizione dei parlamentari è favorevole a una regolamentazione più severa di quella suggerita da Commissione e Consiglio. Sono quattro le autorità che permetteranno, in stretta collaborazione con gli organi di supervisione nazionali, di controllare a livello europeo il corretto funzionamento dell´economia, e più in particolare le istituzioni chiave dal punto di vista sistemico, e i canali di investimento alternativi come gli hedge funds. Il Parlamento chiede che i quattro organi siano basati tutti a Francoforte, sede della Bce, e strettamente legati fra loro, più di quanto proponeva la Commissione. Comitato europeo per il rischio sistemico - La prima proposta della Commissione consiste nella creazione di un istituto di vigilanza che supervisioni il sistema finanziario nel suo insieme. L´organo, secondo il Parlamento, dev´essere guidato dal presidente dalle Bce, e composto dai direttori delle Banche centrali nazionali più i responsabili delle autorità di supervisione europee (vedi dopo) e nazionali, ma anche da accademici ed esperti. Il suo ruolo sarebbe lanciare l´allerta anticipata su determinati rischi del sistema economico e fornire raccomandazioni ai supervisori nazionali ed europei, che sarebbero tenuti ad accoglierle o - in caso contrario - a dare spiegazioni. Il Parlamento avrebbe potere di supervisione sull´organismo, e riceverebbe le raccomandazioni rivolte agli Stati in modo da poterne controllare la messa in atto. La relazione è stata redatta da Sylvie Goulard, francese dell´Alde. Tre autorità europee di supervisione - La Commissione ha poi proposto la creazione di tre autorità: l´Autorità Bancaria europea (Eba), l´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) - sotto cui ricadrebbero anche le agenzie di notazione - e l´Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni ((Eiopa). Non si tratterebbe di organi responsabili di monitorare l´intero settore di loro competenza, ma specifiche istituzioni finanziare che, per le loro caratteristiche, in caso di problemi, potrebbero costituire una minaccia per il sistema. Le tre autorità - composte dai rappresentanti al più alto livello delle autorità di supervisione nazionali corrispondenti più un portavoce - contribuiranno ad armonizzare gli standard e la regolamentazione fra Paesi Ue, con l´obiettivo finale di stilare una serie di norme comuni per i regolatori nazionali. Responsabile per la relazione sull´Autorità bancaria è il popolare spagnolo José Manuel García-margallo y Marfil, sull´Autorità degli strumenti finanziari il Verde Sven Giegold e per le assicurazioni e pensioni il laburista britannico Peter Skinner (S&d). Quello su cui insiste il Parlamento, è il coordinamento molto stretto fra i quattro organismi, perché solo così si potranno costruire "regole comuni" a livello europeo. Gestori di fondi d´investimento alternativi - La relazione sui Gestori dei fondi alternativi, curata dal conservatore francese Jean-paul Gauzés (Ppe) sarà votata il 17 maggio, per permettere ai deputati di prendere in considerazione le osservazioni della commissione giuridica. Lo scopo è di imporre regole severe ai gestori di hedge funds, private equity, fondi immobiliari eccetera. Dovranno, fra l´altro, essere registrati in uno Stato membro, provare le competenze dei manager e delle strutture di amministrazione, essere sottoposti a audit e soddisfare requisiti di capitale minimo. Oltre 3000 emendamenti - I parlamentari vogliono una regolamentazione stringente - più di quanto proposto dalla Commissione - per la supervisione dei mercati e per evitare future crisi in futuro. Gli oltre 3000 emendamenti votati chiedono, per esempio, la creazione di specifici fondi per aiutare sistematicamente le banche importanti in caso di perturbazioni, norme più rigide per obbligare le autorità nazionali ad accogliere le raccomandazioni degli organi di supervisione europei e la possibilità per questi ultimi di imporre le proprie soluzioni in caso di conflitto. I deputati vorrebbero che le leggi prevedano anche la possibilità di bandire temporaneamente alcuni prodotti finanziari, e che le autorità europee, in caso di necessità, possano prendere direttamente il controllo di specifiche istituzioni finanziarie.  
   
 

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