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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
 
   
  VENETO, UNIONI FRA COMUNI: AGEVOLATE AL MASSIMO”

 
   
  Venezia, 17 maggio 2010 - Nell’ambito dei lavori della Conferenza delle Regioni di queste ultime settimane, il Veneto ha riavviato con determinazione lo stanziamento di circa 3 milioni di euro a favore delle Unioni di Comuni e Comunità Montane e spinto la Conferenza stessa a rivedere i criteri di riparto del fondo per le Gestioni Associate per i prossimi anni. Il risultato ottenuto dal Veneto viene spiegato dall’assessore regionale Roberto Ciambetti come “un dato importante, visto che siamo riusciti a stabilizzare la somma trasferita, condizione fondamentale per proseguire nella politica di sostegno all’associazione tra i Comuni, con la Regione che potrà aiutare quelle amministrazioni comunali che si uniscono tra loro per dare servizi ai cittadini realizzando delle economie”. L’assessore veneto al bilancio e agli enti locali sottolinea inoltre che “ci attendono anni di rigore e austerità nella gestione dei fondi pubblici e la strada del risparmio e contenimento della spesa è una mossa obbligata. E’ possibile coniugare l’efficienza dei servizi, dunque il mantenimento di alti standard qualitativi con il risparmio e una strada è proprio quella dell’unione tra diversi comuni, che possono attivare sinergie, economie di scala e abbattere le spese. L’essere riusciti a portare a casa 3 milioni di euro è un segnale dell’operatività impressa dal presidente Zaia: ora tocca ai Comuni continuare nella strada virtuosa di una razionalizzazione dei servizi”. “Unirsi con altri Comuni – conclude Ciambetti – non significa rinunciare alla propria identità locale, ma continuare a dare servizi ai cittadini con costi sostenibili: in una fase di crisi congiunturale come l’attuale, con tante famiglie in difficoltà, io credo sia un dovere innanzitutto etico, prima che economico e finanziario, contenere la spesa, laddove possibile, per poter recuperare risorse da indirizzare verso le emergenze. Come Regione, dunque, noi agevoleremo al massimo l’associazionismo intercomunale”.  
   
 

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