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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
 
   
  LA COMMISSIONE PROPONE DI RAFFORZARE LA GOVERNANCE ECONOMICA NELL´UE

 
   
  Bruxelles, 17 maggio 2010 - Le recenti crisi ed il rischio di instabilità della zona euro hanno mostrato chiaramente come l’interdipendenza tra le economie possa rendere vulnerabili gli Stati membri dell’Ue, in particolare quelli che fanno parte della zona euro. L’unione europea e gli Stati membri hanno preso provvedimenti coordinati e decisivi, non solo adottando misure a breve termine per stabilizzare il settore finanziario, ravvivare l’economia e assicurare la solvibilità della Grecia e la stabilità della zona euro, ma anche definendo una strategia di medio e lungo termine per mettere l’Europa sulla strada di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva (la cosiddetta strategia “Europa 2020”). È adesso giunto il momento di riconsiderare il modo in cui sono gestite le politiche economiche. Pertanto, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione nella quale propone di rafforzare in misura considerevole la governance economica nell’Ue. L’obiettivo è rafforzare il funzionamento del Patto di stabilità ed estendere la sorveglianza agli squilibri macroeconomici. A tal fine si propone di allineare la pianificazione delle politiche nazionali di bilancio istituendo un “semestre europeo” durante il quale gli Stati membri coordinerebbero le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Infine, la Commissione ritiene prioritario rendere pienamente operativo il meccanismo europeo di stabilizzazione deciso dal Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin) del 9 maggio. Sulla base di questa esperienza, la Commissione intende poi, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il commissario europeo per gli affari economici e monetari Olli Rehn ha dichiarato: “Il coordinamento delle politiche fiscali deve avvenire in una fase precoce, in modo che i bilanci pubblici siano coerenti con la dimensione europea e non mettano a repentaglio la stabilità degli altri Stati membri.” La Commissione propone quanto segue: 1. Rispettare maggiormente il Patto di stabilità e rafforzare il coordinamento delle politiche fiscali: occorre conformarsi con maggiore rigore al Patto di stabilità e crescita e concentrarsi sull’obiettivo di ridurre il debito pubblico per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Le infrazioni ricorrenti del Patto dovrebbero essere sottoposte ad una procedura più rapida. In futuro si dovrebbe ricorrere maggiormente al bilancio dell’Ue per incoraggiare gli Stati membri a perseguire gli obiettivi concordati in materia di sostenibilità fiscale. 2. Sorveglianza degli squilibri macroeconomici e competitivi: oltre alla sorveglianza fiscale occorre anche una più ampia sorveglianza economica diretta a prevenire gli squilibri macroeconomici e competitivi, che evidentemente alimentano i notevoli disavanzi/eccedenze delle partite correnti di alcuni Stati membri. Per tutti gli Stati membri dell’Ue, gli squilibri macroeconomici saranno affrontati nel quadro della sorveglianza “Europa 2020”. Per gli Stati membri della zona euro, si propone di migliorare la revisione tra pari, attualmente effettuata dall’Eurogruppo, trasformandola in una sorveglianza più strutturata sulla base dell’articolo 136 Tfue. 3. Il “semestre europeo”: per gli Stati membri sarebbe utile coordinare a livello europeo le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Gli orientamenti sulle politiche economiche forniti all’inizio di ogni anno dal Consiglio europeo faciliterebbero la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza e dei programmi nazionali di riforma. Una revisione tra pari delle politiche fiscali effettuata precocemente contribuirebbe a consolidare la situazione fiscale dell’Ue e della zona euro. Una valutazione ed un coordinamento sincronizzati delle politiche sia strutturali sia fiscali a livello europeo aiuterebbero gli Stati membri a perseguire gli obiettivi e ad affrontare le sfide comuni più efficientemente di quanto avvenga allo stato attuale. 4. Procedure chiare e credibili per gestire le crisi che colpiscono gli Stati membri della zona euro: per preservare la stabilità finanziaria della zona euro nel medio e lungo termine, occorrono procedure chiare e credibili su come fornire un aiuto finanziario agli Stati membri della zona euro che si trovino in grave difficoltà. Il 9 maggio scorso l’Ecofin ha deciso la creazione di un meccanismo europeo temporaneo di stabilizzazione per far fronte alle circostanze eccezionali del momento. La Commissione intende, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Prossime fasi - Tenuto conto della gravità della crisi, la Commissione intende dar seguito alla comunicazione in tempi rapidi. A tal fine essa preparerà proposte legislative dirette a modificare i regolamenti su cui si basa il Patto di stabilità e crescita, a migliorare la prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici nella zona euro e ad istituire un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il primo semestre europeo dovrebbe coincidere con l’inizio del 2011.  
   
 

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