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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Maggio 2010
 
   
  INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUGLI STRUMENTI DI MISURA: PRIMO PASSO PER FARE CHIAREZZA SUL SETTORE ACISM/ANIMA: URGE COMPLETEZZA NORMATIVA DOPO LA SOLLECITAZIONE DELL’ON. VIGNALI AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 
   
   Milano, 19 Maggio 2010 - Acism si compiace per l’interrogazione parlamentare presentata lo scorso 4 Maggio dall’On. Raffaello Vignali, vicepresidente della commissione Attività Produttive della Camera (Pdl), per sollecitare l’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico su problemi che sono costantemente seguiti dai fabbricanti di strumenti di misura, rappresentati dall’associazione Acism/anima in seno a Confindustria. La Direttiva Mid 2004/22/Ce sugli strumenti di misura, già recepita, esige chiarezza normativa: in Italia, infatti, le norme di attuazione stanno subendo gravi ritardi. La metrologia legale riguarda i distributori di carburanti e gli strumenti per la misura domestica e i contatori di gas, acqua e calore, che devono essere commercializzati in conformità della relativa direttiva di prodotto. L’interrogazione dell’On. Vignali ha il merito di richiamare la politica alla questione urgente che riguarda la misura corretta dell’energia, coinvolge diversi settori dell’economia nazionale e, non ultimi, gli interessi dei consumatori. “È necessario che al più presto venga completato il quadro di riferimento della normativa tecnica che il Cig sta producendo, ma altrettanto necessario è l’attuazione della legge sulla metrologia legale, che da tre anni attende i provvedimenti necessari a completare il quadro normativo dei controlli sugli strumenti in uso – afferma Sandro Minuti, Presidente Acism - Soprattutto per i misuratori di gas domestici, la cui durata in termini legale è fissata in quindici anni, è necessario che vengano previste norme per stabilire come controllare i misuratori e quando non siano più in grado di essere adoperati in conformità alla legge – conclude Minuti -Considerato cha l’Unione Europea ha emanato sei anni fa la Direttiva Mid 2004/22/Ce, non è più possibile che L’italia ritardi ancora l’implementazione della direttiva comunitaria”.  
   
 

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