Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Maggio 2010
 
   
  FVG, AUTONOMIE LOCALI: SI´´ A DDL RIORDINO TERRITORIO MONTANO

 
   
  Trieste, 20 maggio 2020 - Il disegno di legge sul riordino e la semplificazione dell´ordinamento locale in territorio montano è stato approvato ieri dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia in via preliminare. Il documento, che delinea prospettive nuove in funzione del miglioramento dei servizi ai cittadini mediante il rafforzamento delle strutture organizzative degli enti locali, proseguirà ora il suo iter con l´acquisizione della prevista intesa con la Conferenza dei sindaci della montagna per passare al vaglio del Consiglio delle Autonomie locali e della competente Commissione consiliare. La Giunta considera infatti importante che lo schema di disegno di legge venga perfezionato attraverso il contributo dei sindaci che hanno maturato conoscenza ed esperienza nella gestione della pubblica amministrazione del territorio montano. L´intervento di riforma istituzionale proposto dal nuovo ddl è limitato ai Comuni interamente o parzialmente montani delle province di Udine e Pordenone. Per la collocazione del Collio, si è ritenuto che le funzioni già esercitate dalla Comunità montana siano trasferite alla Provincia di Gorizia la quale ha già dimostrato di saperle svolgere egregiamente nel territorio carsico al pari della Provincia di Trieste. Secondo quanto indicato nel documento, l´area montana resterà invariata rispetto a quella attuale per quanto concerne le indicazioni di svantaggio socioeconomico, mentre è stata mantenuta la previsione di graduare i benefici in tre fasce d´intervento, senza peraltro preclusione alcuna per una rivalutazione dei caratteri di montanità o di effettivo svantaggio. L´esigenza di garantire efficienza organizzativa tenendo conto delle attuali omogeneità territoriali, ha indotto a proporre l´aggregazione dei Comuni montani in 6 ambiti territoriali, ognuno dei quali corrispondente ad una "Unione dei Comuni montani" basata sul modello consolidato delle Unioni di Comuni. A contraddistinguere ciascun ambito ci saranno opzioni radicali ed innovative, come la presenza di due soli organi e cioè presidente ed assemblea, l´esercizio di fondamentali funzioni precedentemente in capo ai Comuni, la costituzione obbligatoria e l´esercizio, altrettanto obbligatorio, delle funzioni delle Comunità montane.  
   
 

<<BACK