Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Maggio 2010
 
   
  VICENZA (TEATRO OLIMPICO): “AMBASCIATORI DI NOTE. MUSICISTI ITALIANI NELLE CAPITALI D´EUROPA. PRIMA TAPPA: PARIGI” - FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA E LIRICA DICIANNOVESIMA EDIZIONE - 19 MAGGIO /13 GIUGNO 2010

 
   
  Parigi che guarda ad Oriente, verso Yerevan, capitale dell’Armenia. Questo l’itinerario che ha proposto il terzo appuntamento di “Ambasciatori di note. Musicisti italiani nelle capitali d´Europa. Prima tappa: Parigi”, Xix edizione del Festival Internazionale d’opera e musica da camera delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, curato da Giovanni Battista Rigon. Martedì 25 maggio 2010 alle ore 21.00, il Teatro Olimpico di Vicenza ha ospitato tre grandi interpreti. La violinista italo-armena Sonig Tchakerian, responsabile artistico della musica da camera alle Settimane Musicali, è stata affiancata da Fabrizio Meloni, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, e dal celeberrimo pianista Bruno Canino. Il programma, come suggerisce il titolo dell’evento, segue un itinerario che parte dalla capitale francese e, passando per la Grecia, raggiunge l’Armenia. Il concerto si è aperto con la Suite per violino, clarinetto e pianoforte op. 157b del compositore francese Darius Milhaud e con i Tre pezzi per clarinetto solo di Igor Stravinskij, “immigrato” russo che a Parigi visse e lavorò per molti anni. E’ stata poi la volta della greca Athanasia Tzanou, di cui è stato eseguito un brano per pianoforte in prima esecuzione assoluta, intitolato La valeé a rejoint la nuit Iii. Il viaggio è terminato infine a Yerevan. La città armena è stata rappresentata da due composizioni di Aram Khačaturjan: la Sonata-monologo per violino solo e il Trio per clarinetto, violino e pianoforte. L’appuntamento è stato preceduto da una conferenza introduttiva della musicologa Gaia Varon, tenuta alle ore 20.00 presso l’Odeo del Teatro Olimpico. Il Festival proseguirà sabato 29 maggio 2010 con il quarto concerto intitolato Progetto Bach 2010: l’opera Sacra di J. S. Bach. Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico fanno parte dal 2007 del circuito dell’Efa - European Festival Association, la più antica e prestigiosa associazione di festival europei - unico festival veneto tra i dieci italiani ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Darius Milhaud si formò presso il Conservatorio di Parigi all’inizio del Novecento. La sua ampia produzione è caratterizzata dalla presenza di molteplici componenti musicali: da quella ebraica – Milhaud proveniva da una famiglia di commercianti israeliti – a quella jazz e brasiliana, quest’ultima conosciuta nel breve periodo passato come segretario presso l’ambasciata francese di Rio de Janeiro, tra il 1917 e il 1919. La Suite per violino, clarinetto e pianoforte op. 157b composta nel 1936, risente di tutte queste influenze, in particolare della musica jazz, che Milhaud ebbe modo di conoscere nel 1923, durante un viaggio negli Stati Uniti. I Tre pezzi per clarinetto di Igor Stravinskij nascono nel 1919. Il compositore, che dedicò i brani a Werner Reinhart, musicista dilettante che aveva finanziato la rappresentazione de L’histoire du soldat l’anno precedente, riesce, con grande abilità, ad esaltare in pochi minuti di musica le multiformi qualità espressive del clarinetto. Athanasia Tzanou è nata ad Atene nel 1971. Diplomata a Milano con Franco Donatoni, si è successivamente perfezionata con B. Ferneyhough, K. Stockhausen, T. Hosokawa e all’Ircam di Parigi. La valeé a rejoint la nuit Iii è il titolo del brano per pianoforte che sarà proposto in prima esecuzione assoluta. La composizione è datata 2010. Completano il programma due composizioni di Aram Khačaturjan. La Sonata-monologo per violino solo è un brano di grande suggestione che Khačaturjan compose pochi anni prima di morire, nel 1975. Esso fu dedicato a Viktor Pikajzen, grande violinista allievo di David Oistrakh. Il Trio per clarinetto, violino e pianoforte risale invece agli anni della formazione al Conservatorio di Mosca. Particolarmente apprezzata da Prokof’ev, la composizione è costituita da tre movimenti, ricchi di temi popolari, di ritmi sincopati e di particolari sfumature timbriche. Sonig Tchakerian ha iniziato a suonare il violino piccolissima, sotto la guida del padre. Trasferitasi in Italia, si è diplomata a 16 anni con il massimo dei voti e la lode, con G. Guglielmo. Si è perfezionata per alcuni anni con S. Accardo a Cremona, oltre che con F. Gulli a Siena e con N. Milstein a Zurigo. Premiata al concorso Paganini di Genova (nel 1980) ed all´Ard di Monaco di Baviera (nel 1982 e nel 1988), tiene recital per violino solo o con pianoforte (collabora tra gli altri con B. Canino, A. Lucchesini - con cui ha eseguito l´integrale delle Sonate di Beethoven - e R. Prosseda) per importanti società di concerti. Come solista ha suonato con orchestre quali la Royal Philharmonic di Londra, la Bayerischer Rundfunk di Monaco, la Verdi di Milano, le orchestre del San Carlo di Napoli e dell´Arena di Verona, I Solisti Veneti, l´Orchestra di Padova e del Veneto, con direttori quali P. Bellugi, R. Chailly, D. Gatti, A. Janigro, D. Oren, C. Scimone, E. Tchakarov. È tra i pochi violinisti ad eseguire dal vivo l´integrale dei Capricci di Paganini, che ha registrato anche in cd nel 2003. Assieme al marito, il direttore d´orchestra G. B. Rigon, ha fondato le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, ed ogni anno invita alcuni tra i più noti musicisti italiani ad interpretare con lei capolavori della musica da camera. Il Festival si svolge nel celebre teatro del Palladio ed è regolarmente trasmesso da Rai Radiotre. Ha fatto parte del Trio Italiano, con il quale le è stato assegnato all´unanimità il Premio Gui di Firenze (nel 1990), e con il quale ha registrato le integrali di Beethoven, Schubert e Schumann. Molto apprezzata anche come didatta, insegna al Conservatorio di Padova. Ha tenuto corsi di perfezionamento per l´Apm di Saluzzo, e attualmente per il Gubbio Summer Festival. Dall´anno accademico 2009/2010 è titolare della cattedra di violino nell´ambito dei corsi di perfezionamento dell´Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Suona un magnifico violino di Gennaro Gagliano, costruito a Napoli nel 1760. In occasione delle Colombiadi del 1992 ha avuto l´onore di tenere un concerto con il violino di Paganini, il Guarneri del Gesù detto “Il Cannone”. Ogni anno, nell´ambito del progetto Bottega Tartiniana, suona l´Amati appartenuto a Giuseppe Tartini in un concerto presso la casa natale del grande musicista, a Pirano d´Istria. Primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, Fabrizio Meloni ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, ha collaborato con solisti di fama internazionale quali B. Canino, A. Lonquich, M. Campanella, H. Schiff, F. Gulda, E. Gruberova, il Quartetto Hagen, Myung-whun Chung, P. Moll e R. Muti nella veste straordinaria di pianista. Ha tenuto tournée negli Stati Uniti e in Israele con il Quintetto a Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a questa formazione da Berio e Sciarrino (dal 1989 al 1994 ha collaborato intensamente con L. Berio). Con il Nuovo Quintetto Italiano, nato nel 2003, ha già all’attivo tournée in Sud America e nel Sud Est Asiatico. La sua tournée di concerti in Giappone con Philipp Moll e I Solisti della Scala è stata accolta da entusiastici consensi di pubblico e critica: il programma di musiche italiane è stato raccolto nel Cd “I fiati all’Opera” (Dad Records). Ha all’attivo diverse incisioni discografiche. Nell’aprile 2006 è uscita per Amadeus, la più importante rivista musicale italiana, la registrazione dei concerti per clarinetto di Mercadante, Donizetti e Rossini. Nel giugno dello stesso anno è stata pubblicata dalla stessa rivista l’incisione (definita “magistrale” dalla stessa rivista) delle due Sonate op. 120 per pianoforte e clarinetto di Brahms con Nazzareno Carusi. È stato invitato a tenere masterclass dal Conservatorio Superiore di Musica di Parigi, dal Conservatorio della Svizzera Italiana, dalla Manhattan School of Music, dalla Northeastern Illinois University di Chicago, dalla Music Academy of the West di Los Angeles e dalle Università di Tokyo e Osaka; tiene i corsi di alto perfezionamento all’Accademia Cà Zenobio di Treviso, all’Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro alla Scala, al Conservatorio di Udine e al Conservatorio Superiore di Musica di Saragozza. Di prossima uscita il Dvd Duets “Il clarinetto nel Jazz e nel 900 italiano” edito da Limen (Warner Chappel Music) ; l’incisione dei concerti di Jean Françaix, Carl Nielsen e Aaron Copland, progetto mai realizzato da un musicista italiano; e la pubblicazione per Mondadori delle musiche scritte ed eseguite con Roberto Prosseda per “Ol ari Nyiro Diary “della scrittrice Kuki Gallman. È autore del libro “Il Clarinetto”, pubblicato da Zecchini Editore (seconda ristampa), di prossima uscita in lingua inglese. Il canale televisivo “Sky Classica” gli ha dedicato un documentario dal titolo “Notevoli”. Nato a Napoli, Bruno Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni; per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte, e musica da camera al Conservatorio di Berna. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e Festivals europei, in America, Australia, Giappone, Cina. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti come Accardo, Ughi, Amoyal, Itzahk Perlman, Krylov. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-heinz Stockhausen, Georgy Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con Orchestre come La Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France. Numerose le sue registrazioni discografiche: fra le più recenti ricordiamo Bach Variazioni Goldberg, l’integrale pianistica di A. Casella, ed ha iniziato quella di C. Debussy di cui sono usciti I primi due Cd (Stradivarius). Ha tenuto masteclass per pianoforte solista e musica da camera, in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti da più di venticinque anni. Attualmente insegna all’Istituto Música de Cámara a Madrid. Il suo libro “Vademecum del pianista da camera” è edito da Passigli. Per informazioni: www.Olimpico.vicenza.it  - info@olimpico.Vicenza.it  - tel. 0444-302425  
   
 

<<BACK