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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Maggio 2010
 
   
  GRANO ALL´OCRATOSSINA, LA CIA PUGLIA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE. UNA NOTA DI STEFANO

 
   
  “Abbiamo appreso con favore la decisione della Cia Puglia di costituirsi parte civile nel processo che il 24 giugno si aprirà sui fatti che portarono al sequestro del carico di grano all’ocratossina nel Porto di Bari. Così si esprime l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno. Il 23 settembre 2005, infatti, nel Porto di Bari, la Procura di Trani appose i sigilli al carico di grano duro stivato a bordo della nave “Loch Alyn”, battente bandiera di Hong Kong, con un carico di 580.000 quintali di grano duro, di cui 450.000 ca, furono acquistati da una azienda di trasformazione del Nord Barese. Un grano che, dalle analisi disposte dalle competenti autorità, risultò contaminato all’ocratossina. "Il continuo ampliamento del mercato globale e degli scambi commerciali su numerosi prodotti agricoli – dice Stefàno - condizionano un flusso di merci reso critico da numerosi fattori, non sempre leciti. Le nostre produzioni sono concentrate verso un percorso con l’obiettivo della qualità. Una qualità che va tutelata con qualsiasi tipo di processo amministrativo e tecnico e con tutte le forze che ne possono garantire il mantenimento, la stabilità e l’incentivazione”. “È in questo percorso – continua Stefàno - che l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, condividendo da tempo quanto sostenuto dalla Cia in sede di costituzione di parte civile nel processo che si aprirà a breve, già dall’estate scorsa si è fatto promotore di un tavolo di coordinamento di tutti i soggetti istituzionalmente preposti al fine di efficientare i sistemi di controllo per meglio evitare illeciti nell’introduzione di prodotti non conformi alle norme nazionali e comunitarie. Tutto ciò nella consapevolezza, però, che solo un impegno maggiore rispetto al passato dell’Unione Europea nel rendere omogenea la rete dei controlli sull’intero territorio comunitario potrà sortire effetti e benefici significativi.” “La sicurezza alimentare – conclude Stefàno - va garantita a tutela delle produzioni di qualità ma anche e soprattutto dei consumatori, tanto più per i prodotti a carattere primario, come i derivati del grano con consumi elevati da parte di tutte le fasce di età”.  
   
 

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