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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Maggio 2010
 
   
  PIÙ DI 35 MILA PIANTE MESSE A DIMORA, AREE ATTREZZATE ED ECOTURISMO: ECCO LE RETI ECOLOGICHE IN PROVINCIA DI MANTOVA

 
   
  Nell´anno internazionale per la Biodivesità, proclamato dall´Assemblea Generale dell´Onu, la Provincia, insieme al Parco del Mincio ha dato vita a un piano di intervento ambientale su vasta scala per il potenziamento della connettività ecologica nei corridoi fluviali di Po, Mincio e Secchia. Grazie ad un finanziamento di 840 mila euro, ottenuto candidandosi all´interno del progetto d´intervento "Dai parchi alla rete ecologica regionale", approvato al Pirellone lo scorso ottobre, Provincia e Parco del Mincio hanno provveduto a nuovi imboschimenti su superfici demaniali, al rinfoltimento di boschi preesistenti, in entrambi i casi, prediligendo le specie autoctone e cercando di arginare il progressivo fenomeno di decremento della superficie boschiva che ha colpito i nostri fiumi. Lo stanziamento regionale è stato diviso equamente tra gli enti: la Provincia ha speso 330 mila euro per il Po e circa 86 mila per il Secchia, mentre il Parco del Mincio ha investito i propri 423 euro lungo l´asse del Mincio, nei comuni di Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Mantova, Roncoferraro e Sustinente. Il concentrare gli interventi in aree fluviali, come ha spiegato Susanna Perlini, tecnico di Palazzo di Bagno che ha curato il progetto, è dovuto al fatto che queste sono le zone in cui la biodiversità, ovvero, la convivenza armonica di svariate specie animali e vegetali è più in sofferenza, a differenza di quelle montane e collinari che hanno beneficiato del progressivo abbandono da parte dell´uomo per riappropriarsi del territorio. Gli interventi di "Connettività ecologica", come vengono definiti, all´interno delle Reti Ecologiche Regionali (Rer), altro non sono che il tentativo di creare corridoi verdi lungo gli assi dei nostri fiumi, all´interno dei quali la fauna può spostarsi vivendo liberamente e la flora trovare un habitat naturale il più possibile appropriato. I nuovi ambienti naturali così creati contribuiranno anche al miglioramento del paesaggio, alla protezione dall´erosione e dal dilavamento, alla depurazione delle acque, alla creazione di stock di carbonio, secondo i dettami, del protocollo di Kyoto e a costituire nuove opportunità per la fruizione e l´ecoturismo. Nello specifico, sono più di 35 mila le piante messe a dimora tra pioppi, olmi, salici, farnie, frassini e arbusti da bacche, in aree differenti, più o meno soggette a sommersione e su suoli più o meno umidi. Sia il presidente del Parco del Mincio Alessandro Benatti, che l´assessore provinciale Giorgio Rebuschi si sono soffermati sul valore della tutela ambientale e sull´importanza del progetto. In particolare, quest´ultimo ha posto l´accento sulla capacità avuta da entrambi gli enti a reperire i fondi necessari a portarlo a termine. "Con questi ultimi 400 mila euro, la Provincia, nel corso degli ultimi due anni, ha investito la considerevole somma di 5 milioni e mezzo di euro, dimostrando la propria capacità di leggere il territorio e le sue necessità". "L´ambientalismo va predicato e praticato - ha affermato il presidente della Provincia Fontanili - non è un concetto vuoto del quale riempirsi la bocca. A parole sono tutti a favore dell´ambiente, ma poi la realtà è ben diversa"  
   
 

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