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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Maggio 2010
 
   
  TRENTO, ACCIAIERIE DI BORGO: NON DUBBI MA NECESSITA´ DI APPROFONDIMENTI

 
   
  Trento, 26 maggio 2010 - In merito ad alcuni articoli comparsi ieri sui quotidiani locali. L´iss - Istituto superiore di sanità non ha avanzato nuovi dubbi sui dati prodotti dall´Azienda sanitaria e dall´Appa in merito all´inquinamento ambientale della Valsugana. Né gli organi tecnici ambientali e sanitari hanno nascosto alcunché nel documento presentato il 4 marzo all´opinione pubblica. Riguardo alla presenza di concentrazioni significative di metalli nei terreni di Borgo Valsugana e di altri comuni della valle, deve essere considerato il fondo naturale, ovvero le concentrazioni di sostanze contenute "normalmente" nei suoli, soprattutto quelli della sinistra orografica del Brenta. Riguardo alle concentrazioni di diossina rilevate sulle emissioni di un camino dell´acciaieria, quelle citate nel documento dell´Iss e riprese da un quotidiano riguardano un campionamento effettuato nel 2008. Se il quotidiano avesse citato correttamente il documento in questione, avrebbe anche riportato i dati riferiti alle analisi eseguite nel 2010, cioè dopo gli interventi effettuati dall´azienda per l´abbattimento delle emissioni: dati sotto la soglia di 0,5 nanogrammi per normalmetrocubo, inferiori quindi di almeno 300 volte rispetto al limite. Queste in sintesi le puntualizzazioni della Provincia riguardo ad alcuni articoli comparsi oggi sulla stampa locale che riferiscono dell´esito di un nuovo incontro del Tavolo tecnico di confronto istituito dalla Provincia sulle acciaierie Valsugana, a cui partecipano anche i Medici per l´ambiente, affiancati dal professor Jobstraibizer, il sindaco di Borgo Valsugana affiancato dal dottor Gerola e i responsabili dell´igiene pubblica dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari e dell´Appa, sotto il coordinamento di Fabio Scalet, dirigente generale del Dipartimento urbanistica e ambiente. Scalet precisa comunque che il clima che si registra attorno al Tavolo è positivo e che è stato deciso di effettuare nuove attività di approfondimento e verifica a carattere sanitario e ambientale, anche con il contributo di esperti designati dai Medici per l´ambiente. In merito alla riunione del Tavolo di confronto istituito sulla situazione ambientale della Valsugana, sono state riportate oggi dai quotidiani locali anche alcune affermazioni non corrette, sulle quali la Provincia intende fare chiarezza. La prima riguarda un documento ufficiale dell´Istituto superiore di sanità che la Provincia avrebbe "nascosto". In verità quel documento, al pari degli altri prodotti dagli esperti che la Provincia ha coinvolto fin dal dicembre 2009 per approfondire la conoscenza dello stato dell´inquinamento in Valsugana - è un rapporto ad uso interno, le cui principali conclusioni sono riportate nel documento di sintesi della Provincia del 4 marzo scorso. Dopo questa data è stata richiesta una specificazione. Il ricordato rapporto a uso interno dell´Iss è stato formalizzato con protocollo e inviato alla Provincia l´11 maggio: ma i suoi contenuti erano già quelli noti ed erano già stati a suo tempo valutati. Questo per quanto riguarda la forma. Più importante è però il contenuto del documento. Vediamo in sintesi le principali questioni sollevate, quelle relative alle concentrazioni di metalli nei suoli, alle emissioni e all´inquinamento dell´aria. Metalli: il documento dell´Istituto superiore di sanità, citato in un articolo, sostiene che "per tutti i campioni relativi al Comune di Borgo Valsugana si evidenziano concentrazioni mediamente superiori a quelle riscontrate negli altri punti di campionamento (...)", a cui segue un elenco dei metalli riscontrati nei campioni. La Provincia rileva come la causa di queste concentrazioni elevate sia principalmente attribuibile alla presenza di un fondo naturale molto elevato in Valsugana e soprattutto nei terreni posti sulla sinistra orografica del fiume Brenta, fenomeno noto da tempo e sul quale concordano anche gli esperti che collaborano con i Medici per l´ambiente. La responsabilità dei fondi naturali è stata accertata dall´Appa effettuando misurazioni anche al di sotto dei 10 cm. Di terreno, ovvero della profondità indicata dalle normative per effettuare i test sulla presenza di inquinanti nei terreni dovuti ad attività umane industriali. Ad una profondità maggiore sono state confermate le concentrazioni rilevate in superficie. Ciononostante, il Tavolo tecnico ha deciso di effettuare nuove caratterizzazioni, anche con esperti nominati dai Medici per l´ambiente, proprio sulla presenza di fondi naturali, soprattutto nei terreni situati sulla destra orografica del fiume Brenta. Emissioni: la parte del documento dell´Iss citata in un articolo è solo quella iniziale; in essa si dice che da un campionamento delle emissioni del camino principale dell´acciaieria, per la determinazione della concentrazione di Pcdd/f, la concentrazione rilevata è stata di 1,622 nanogrammi. Questo campionamento, spiega l´Appa, risale al 2008, e precede la messa sotto sequestro dell´acciaieria da parte della Procura. L´ultimo rilevamento, effettuato nel febbraio 2010, mostra valori inferiore di oltre 300 volte rispetto al valore limite di 0,5 nanogrammi per normalmetrocubo fissato con l´Autorizzazione integrata ambientale del 2009. Del resto lo stesso documento dell´Istituto superiore di sanità riporta che "tutti i valori limite prescritti dall´Aia risultano rispettati con ampio margine". Aria: un altro rilievo che l´Iss avrebbe mosso - sempre stando alla lettura data dai quotidiani al documento in questione - riguarderebbe la variabilità ed esiguità dei dati relativi alla qualità dell´aria. Ma è proprio per accrescere la mole di dati a disposizione che l´Appa sta effettuando nuovi controlli, non ultimo quello a sorpresa effettuato la scorsa settimana sulle emissioni di diossina e furani e i cui risultati saranno disponibili fra una quindicina di giorni. In ogni caso, da gennaio sono state condotte due serie di misurazioni: la prima, durante l´interruzione natalizia, a stabilimento fermo; la seconda, a febbraio, a stabilimento in funzione. Il dato più alto riguardante la presenza di diossina dell´aria è stato registrato a stabilimento spento. In merito all´incertezza dei dati, giova inoltre citare un altro punto del documento dell´Iss, nel quale si legge: "Pur con questi elementi di incertezza (e tuttavia considerando che il periodo invernale presenta in genere dati di inquinanti più rilevanti), la media dei dati rilevati risulta essere molto inferiore alla linea guida adottata in Germania (...) e allo standard di qualità adottato dal Giappone e da alcuni stati Usa (...). Un ulteriore confronto può essere effettuato con dati rilevati in altre aree europee e nazionali, dal quale emerge, sempre con le citate cautele, che i valori rilevati nell´area di Borgo Valsugana risulterebbero comparabili con quelli riscontrabili in aree urbane/remote". Infine, qualche accenno alle decisioni assunte nell´ambito del Tavolo tecnico riunitosi ieri pomeriggio, sotto il coordinamento del dirigente del Dipartimento urbanistica e ambiente della Provincia Fabio Scalet. Innanzitutto, un monitoraggio sul latte materno condotto assieme all´Azienda provinciale per i servizi sanitari, su un campione di gestanti (primipare, residenti da almeno 10 anni a Borgo). Inoltre, un biomonitoraggio dei metalli su urine e capelli di un campione di bambini abitanti a Borgo fin dalla nascita; l´ipotesi è quella di confrontare i dati così raccolti con quelli di un campione di bambini residenti in altra località, per verificare possibili influenze ambientali. Sempre a questo proposito, e come già anticipato, verranno effettuate analisi geologiche sui fondi naturali presenti nei terreni, in particolare quelli calcarei e posta sulla destra orografica del fiume. Ed ancora, saranno realizzate delle modellizzazioni della dispersione delle emissioni dalle acciaierie (in sostanza per vedere come si spostano i fumi e quali sono le aree maggiormente interessate). Infine si è convenuto di effettuare una rilevazione deposimetrica delle polveri nonché analisi sulla presenza di diossine, furani e altre sostanze inquinanti su due nuove matrici, ovvero aghi di pino e fieno.  
   
 

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