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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Maggio 2010
 
   
  QUALI PREVISIONI PER LA STAGIONE TURISTICA ESTIVA E QUALE BILANCIO PER I PRIMI MESI DELL’ANNO?

 
   
  Secondo Federalberghi, una ripresa a singhiozzo è quella che sta vivendo il turismo italiano nei primi 4 mesi del 2010. I dati del monitoraggio che Federalberghi effettua mensilmente presentano un quadro altalenante. In effetti, analizzando il primo quadrimestre del 2010, si vede a gennaio un decremento del 2,1 per cento nelle presenze alberghiere, segnale di una stagione invernale che non ha del tutto soddisfatto le aspettative del comparto, anche perché la meteorologia non ha aiutato a replicare i risultati dell’inverno 2008/2009. Febbraio, invece, vede i turisti in albergo crescere, seppure di un solo punto a mezzo percentuale, rispetto allo scorso anno. Ottima la performance di marzo, che ha fatto registrare un incremento di presenze del 4,4 per cento sul 2009, facendo prevedere una primavera tutta di crescita per il turismo italiano. Invece, improvviso è arrivato lo stop ad aprile, con una contrazione dell’1,4 per cento sullo stesso mese dell’anno prima. Gabriele Burgio, presidente di Nh Hoteles, fa notare che il contesto negativo in cui il settore si è trovato nel corso del 2009 ha mostrato progressi positivi nei primi mesi del 2010. Pertanto, il reddito del settore alberghiero è cresciuto dell’1,3%, come conseguenza di un aumento della occupazione in tutti i mercati in cui l´azienda opera. L´aumento dei livelli di occupazione, del 10,9% negli alberghi comparabili, ha consentito alla Revpar (il rapporto che misura il reddito per camere disponibili) di ottenere 1,1% di crescita. Un miglioramento significativamente più favorevole può essere osservato al 30 aprile, una volta che l´effetto del periodo di Pasqua è stato incluso, con un aumento del 4,9% nel Revpar comparabile. L´italia mostra un incremento significativo del Revpar paragonabile al 6,48%, in particolare a Roma (+34,9%) e Torino (56,3%), dove l’attività della clientela corporate è in crescita e le vendite sono in aumento, soprattutto nei fine settimana. Tuttavia, dice Chema Basterrechea, amministratore delegato di Nh Hoteles Italia, l’incertezza è il messaggio generale e conferma che il primo trimestre del 2010 segna un miglioramento in termini di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2009: “Una minima ripresa - dichiara l’ad – dovuta anche al fatto che il brand Nh Hoteles è sempre più conosciuto come sinonimo di qualità. “Il segmento business, come il leisure si muovono con cautela: le prenotazioni individuali seguono il ritmo dei last minute e sul fronte mice, fortemente colpito dalla crisi economica, non arrivano incoraggianti segnali di ripresa. Tuttavia il mercato italiano a partire dagli ultimi mesi del 2009 fino ai primi del 2010, mette a segno performance meno peggiori rispetto ai mercati competitor, per quanto non siano risultati completamente soddisfacenti, soprattutto perché in Italia i costi operativi e di gestione sono maggiori.” Decisamente ottimista Vincenzo Presti, presidente di Ora Hotels, il giovane gruppo alberghiero italiano che conta 22 strutture fra cui alcune in località come Parma, Assisi, Zanzibar e il Kenya. Secondo Presti "c´è stata sicuramente una ripresa rispetto all´anno precedente" "buon inizio di trimestre nelle città d´arte Italiane" "ottima la stagione invernale nelle località sciistiche nazionali" "i mesi di luglio, agosto e settembre presentano già un buon andamento di prenotazioni in tutte le maggiori località di mare italiane". Secondo Norberto Pedranzini, che oltre ad essere proprietario dello Sport Hotel di Santa Caterina Valfurva, è titolare della Forba Viaggi (agenzia turistica), “le presenze alberghiere in generale nella ns. Zona (Alta Valtellina) sono state buone, in percentuale qualcosa di più dell’inverno scorso (+ 7-10%), riguardo le previsioni per l’estate, è abbastanza prematuro, dipenderà anche dalle situazioni internazionali, al momento mi sembra che per ora si muova solo qualcosa con gli stranieri (tedeschi) per passaggi o soggiorni in Mtb (mountain bike). C’è qualche richiesta di gruppi italiani, ma niente di concreto.” “Molto incerte – secondo Luigi Niccoli, titolare di ristoranti nel Golfo della Spezia e del Santa Caterina Park Hotel di Sarzana – le previsioni per la stagione estiva. Generalmente in primavera gli operatori turistici della zona dispongono già degli elementi per valutare la successiva stagione estiva. Quest´anno a causa del cattivo tempo abbiamo riscontrato una diminuzione delle presenze. Per cui speriamo in un’estate calda e soleggiata che possa incrementare tale numero”. All’estero, Betina Welter del Kempinski Grand Hotel des Bains di St. Moritz dice che: “la stagione invernale ha avuto alti e bassi, con un febbraio debole e gli altri mesi superiori alle aspettative. È mancata la clientela business e incentive. L’estate si presenta discreta, molto dipenderà dal tempo, ma sarà difficile ripetere l’estate eccezionale del 2009”. Dice Gianni Biggi del Grand Hotel Park di Gstaad: “E´ sempre più difficile fare previsioni per l´estate, ormai tutti o quasi riservano all´ultimo momento, tenendo d´occhio il tempo su internet, si sa la montagna é cosi, stupenda con il bel tempo, meno bella con la pioggia. Le famiglie che prima programmavano le vacanze al mare e dopo quelle in montagna, diventano sempre più rare. Forse sarà il tempo che manca, quel tempo che i nostalgici lo definiscono dans temps". Più ottimista Paula Fitzherbert, direttore delle relazioni esterne del Maubourne Group (ex Savoy Group) con hotel super top tipo il Claridges, il Berkeley ed il Connaught (tutti a Londra). “La primavera – dice – non è stata eccezionale, soprattutto a causa del vulcano islandese. Abbiamo avuto molte cancellazioni. L’estate si presenta migliore e soprattutto Giugno e Luglio, per la season londinese. Il pubblico d’elite apprezza l’ottimo rapporto prezzo/qualità dei nostri alberghi”. La sensazione di sintesi è che il turismo tenga relativamente bene, soprattutto nelle categorie superiori. Certo sono molto cambiate le abitudini: prenotazioni sempre più all’ultimo momento, con forte dipendenza dal clima; soggiorni più brevi, molta attenzione al rapporto prezzo/qualità; diminuzione di incentives viaggi aziendali ecc. Analogo il discorso per la ristorazione di qualità: Saverio Dolcimascolo e Maurizio Stumpo dei ristoranti 13 Giugno e Gente di Mare di Milano, lamentano, ambedue, un lavoro “a singhiozzo”, il venir meno di pranzi aziendali ecc, molta più attenzione al rapporto prezzo/qualità che in passato  
   
 

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