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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Maggio 2010
 
   
  TARGETTI: «TAGLIARE FONDI ALLA SCUOLA VUOL DIRE FAVORIRE LE MAFIE» LA VICEPRESIDENTE AL CONVEGNO SULLA STRAGE DEI GEORGOFILI FORTE ATTENZIONE DELLA REGIONE TOSCANA PER UNA MEMORIA ATTIVA SU QUEI FATTI

 
   
   Firenze, 27 maggio 2010 - «Tagliare fondi alla scuola significa, soprattutto in certe realtà, fare un grande favore alla criminalità organizzata visto che le aule scolastiche sono un luogo privilegiato per la cultura delle regole e della speranza». Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all´istruzione, al convegno che si è tenuto ieri mattina in Consiglio Regionale per aprire la due giorni di celebrazioni dedicate al ricordo della strage di Via dei Georgofili. Nel ribadire la forte attenzione della Regione Toscana affinché quella strage «non cada nel dimenticatoio» e «venga fatta piena luce sulle ombre che ancora permangono», la vicepresidente Targetti – la cui presenza era annunciata fin dall´inizio - ha sottolineato come siano «i meccanismi formativi a rappresentare un efficace antidoto davanti alla forte capacità delle mafie di arruolare giovani». Per questo – ha proseguito – «fa un pessimo servizio alle politiche di legalità uno Stato che sceglie di far pagare proprio alla scuola il sacrificio più pesante e addirittura arriva a ipotizzare rinvii ad oltranza nell´inizio delle lezioni». Stella Targetti, nel suo intervento, ha citato il contributo fornito da don Tonio Dell´olio, dell´associazione “Libera”, al convegno sul rapporto fra istruzione ed esclusione sociale. Raccontava, il sacerdote, di un suo colloquio in carcere con un camorrista che gli spiegava come da ragazzo era diventato strumento della criminalità: aveva semplicemente aderito alle lusinghe di un capo camorrista che, in assenza della scuola, si era presentato per primo. «In certi contesti – ha concluso Stella Targetti - vince davvero, sui giovani, chi arriva per primo: dobbiamo operare affinché ad arrivare primi siano le forze dello Stato, sia la forza della scuola».  
   
 

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