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Notiziario Marketpress di
Giovedì 01 Luglio 2010 |
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NORME GENERALI SULLA PARTECIPAZIONE DELLŽITALIA AL PROCESSO NORMATIVO DELLŽUE
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Roma, 1 luglio 2010 - Il Consiglio dei Ministri n. 97 del 18 giugno scorso ha esaminato ed approvato, in via preliminare, il disegno di legge "Norme generali sulla partecipazione dellŽItalia al processo normativo dellŽUnione Europea e sulle procedure per lŽadempimento degli obblighi derivanti dallŽappartenenza dellŽItalia allŽUnione Europea". Il provvedimento rivede la legge n. 11 del 4 febbraio 2005. La riforma vuole realizzare una maggiore sinergia tra fase ascendente (per fase ascendente sŽintende la modalità attraverso la quale il nostro Paese partecipa al processo di formazione delle decisioni comunitarie e dellŽUnione Europea) e fase discendente (la fase discendente costituisce il processo di recepimento delle direttive comunitarie nellŽordinamento italiano) dei processi normativi, alla luce della diversa impostazione che il Trattato di Lisbona ha dato al sistema di integrazione. Saranno convogliate in un unica raccolta normativa, le norme ora contenute in leggi diverse, che disciplinano le istanze del coordinamento a fini europei delle amministrazioni centrali e locali dello Stato. Il Trattato di Lisbona, in vigore dal dicembre scorso, ha introdotto importanti novità, sotto il profilo istituzionale, che il disegno di legge, appena approvato, recepisce; in particolare, il coinvolgimento diretto dei Parlamenti nazionali in alcuni aspetti del funzionamento dellŽUnione. La riforma prevede uno sdoppiamento dellŽattuale legge comunitaria annuale introducendo due distinte leggi annuali: la legge di delegazione europea e la legge europea. La legge di delegazione europea, da presentare al Parlamento entro il 28 febbraio di ogni anno, concerne solo deleghe legislative e autorizzazioni allŽattuazione in via regolamentare; la legge europea, eventuale e da presentare al Parlamento anche disgiuntamente rispetto alla legge di delegazione europea, riguarda disposizioni di attuazione diretta. Il testo dovrà tornare allŽesame definitivo del Consiglio dei Ministri dopo la Conferenza Unificata. |
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