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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Luglio 2010 |
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WRITER: 70 ORE PER I DISABILI, A MILANO SECONDO CASO DI IMBRATTATORE ‘ESPIA’ IL DANNO LAVORANDO PER IL COMUNE. SOLUZIONE TROVA RISCONTRO UNANIME
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Milano, 5 luglio 2010 - “Secondo caso a Milano di writer che ha ‘espiato’ il danno lavorando per Comune in attività socialmente utili. Si tratta di un italiano che, accusato di aver realizzato diversi imbrattamenti nel centro storico lo scorso 5 gennaio 2009, ha concluso le 70 ore di attività presso un centro per disabili. Un mese fa un altro writer aveva risarcito l’Amministrazione lavorando presso un centro per anziani. L’udienza per entrambi, presso il giudice di pace, è attesa per il prossimo 5 luglio. Quando il reato potrà dichiararsi estinto se l’attività riparatoria sarà ritenuta soddisfacente. Il Comune continua su questa strada, secondo il principio che chi rompe paga. L’attività di volontariato presso anziani e disabili rende così i graffitari utili alla collettività. Una formula che sta riscontrando apprezzamento unanime”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Il processo, nel quale il Comune è parte civile, vede imputati due writer italiani accusati di aver imbrattato il 5 gennaio 2009 con disegni e vernici spray alcuni esercizi commerciali e un’edicola situati nel centro storico, corso Vittorio Emanuele, via Dante, largo Cairoli, foro Bonaparte. Uno dei due nel maggio scorso ha già ultimato i lavori socialmente utili, svolgendo 70 ore di attività presso un centro per anziani. “Attualmente – aggiunge De Corato – sono 5 i writer, imputati in 3 procedimenti penali, che dovranno o stanno svolgendo attività utili alla collettività. Si tratta di due writer italiani, all’epoca minorenni, accusati di aver realizzato nel novembre 2007 in piazza Gobetti delle ‘tags’ con le firme ‘Slash’ e ‘Virus’ su manufatti stradali di proprietà comunali; di due writer maggiorenni, un cingalese e un argentino, colpevoli di aver imbrattato con delle tags, nel settembre 2007, tre edifici privati di via Washington; di un italiano che durante il May Day Parade del 2009, in concorso con un minore, ha scritto ‘Dones’ e ‘Surf’ sui muri del Parco dell’anfiteatro romano di via De Amicis e l’accesso alla metropolitana della linea M1 Duomo”. “Quella dei graffitari costretti a svolgere attività sociale per la collettività presso centri anziani o disabili – aggiunge De Corato - è uno dei rimedi proposti dall’Amministrazione. Nei 5 processi chiusi con un risarcimento e la condanna dei responsabili le forme di riparazione del danno adottate sono state varie: dai lavori socialmente utili alla ripulitura dell’imbrattamento, come è avvenuto per una scuola in via Baravalle, alle multe salate come per uno scarabocchio sul Duomo costato quasi 5000 euro al ‘vandalo’. “Nel frattempo – conclude De Corato - sono 70 i writer denunciati all’autorità giudiziaria e sono 138 le multe da 450 euro inflitte in base all’ordinanza vigente”. |
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