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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Dicembre 2006
 
   
  PARTE DALL’EMILIA ROMAGNA LA RISCOSSA DELL’ENERGIA PULITA “BOLLINO VERDE” DAL 1° GENNAIO PER LE GRANDI IMPRESE AGRO-ALIMENTARI DELL’EMILIA ROMAGNA GRAZIE AL CONSORZIO ROMAGNA ENERGIA, CON UN RISPARMIO NETTO DI CIRCA 15-16% RISPETTO AL MERCATO ENERGETICO VINCOLATO

 
   
   Cesena, 4 dicembre 2006 - Il settore agro-alimentare dell’Emilia Romagna verso il “bollino verde”. Dal 1° gennaio in avanti, le oltre 400 aziende aderenti al Consorzio Romagna Energia, tra cui 140 nella provincia di Forlì-cesena e 240 in totale in Emilia Romagna, potranno utilizzare il marchio “100% energia verde”, che certifica l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a Romagna Energia, il consorzio senza fini di lucro nato nel 1999 dal patto stabilito fra le principali aziende agro-alimentari dell’Emilia Romagna, tra cui grandi gruppi come Amadori, Apofruit, Conserve Italia, Gruppo Martini, Orogel, e l’Associazione Industriali della provincia di Forlì-cesena. Ad oggi il Consorzio Romagna Energia, gruppo di acquisto energetico ma anche partner nella produzione di energia verde, conta oltre 400 associati in tutta Italia (in particolare in Emilia Romagna, ma anche in Abruzzo, Sardegna, Toscana, e con minori unità in quasi tutte le regioni italiane), per un giro di affari di 110 milioni di euro e un totale di 1 miliardo e 100 mila Kw/h di energia acquistata, pari a 1/150esimo dell’intero quantitativo di energia necessario per un anno all’ “azienda Italia” e 1/300esimo dell’utenza complessiva nazionale, industriale e civile. Scopo del Consorzio Romagna Energia, che nel tempo ha registrato l’adesione di Confcooperative Emilia Romagna, Confcooperative Toscana, Legacoop Forlì-cesena le Associazioni Industriali delle province sarde di Cagliari, Sassari, Oristano e di altri partner di rilievo, è quello di ridurre i costi di approvigionamento dell´energia elettrica per gli associati, in un mercato in rapida evoluzione dopo la liberalizzazione del settore energetico (legge Bersani del 1999 e legge Letta del 2000). Con il passare degli anni il Consorzio Romagna Energia ha ramificato il campo di attività. In primo luogo è divenuto grossista di energia e operatore nella Borsa elettrica, aquistando energia da un mix di fonti differenziate per garantire ai soci maggiori risparmi, con un ristorno consistente a fine anno sulla spesa complessiva che consente un risparmio finale per le aziende che si aggira intorno al 15-16% rispetto al mercato energetico vincolato attuale. In secondo luogo, il Consorzio Romagna Energia è socio nella produzione di energia da fonti rinnovabili con Romagna Energia Newco, una Spa che vede tra i soci Amadori, Orogel, Conserve Italia. Romagna Energia Newco, in partnership con Fortore Energia, si occupa di produzione di energia da fonti rinnovabili in Puglia e in Campania. Oltre ai due campi eolici da 40 megawatt di produzione attualmente funzionanti, è in programma la realizzazione di altri 9 campi eolici da oggi al 2009, con un investimento complessivo di 320 milioni di euro: due campi da 40 Mw già in produzione, tre campi da 90 Mw che partiranno entro fine 2007, due campi da 68 Mw entro fine 2008, due campi da 49 Mw entro fine 2009, per un totale di 257 Mw. Sono in programma inoltre ulteriori campi eolici per una produzione a regime per altri 250 Mw. Quando tutti i campi eolici in programma saranno a regime, la produzione sfiorerà 1 miliardo e 100 milioni di Kw all’anno. Dal 1° gennaio 2007 il Consorzio Romagna Energia acquisterà tutta l’energia prodotta da Fortore Energia, per un totale di 120 milioni di Kw/h per l’anno 2007. E proprio questa attività nel settore dell’energia rinnovabile consentirà ai soci del Consorzio di poter utilizzare a prezzi assolutamente competitivi energia pulita, che consente, dopo una serie di verifiche e certificazioni, l’utilizzo del bollino verde. Grazie al Consorzio Romagna Energia quindi dal 1° gennaio grandi aziende come Amadori, Apofruit, Conserve Italia, Martini, Orogel potranno utilizzare il marchio “100% energia verde” sulle confezioni dei prodotti in vendita al pubblico: uno strumento di marketing importante, per un mercato sempre più sensibile alle tematiche ambientali. Il marchio, il primo italiano che certifica l’energia prodotta da fonti rinnovabili sostenibili, ha valenza internazionale, e può rappresentare un plus notevole, non solo per le aziende del settore agroalimentare, ma in generale per tutte coloro che intendono proporsi al pubblico come azienda sensibile ai problemi energetici e ambientali. Il Consorzio Romagna Energia nell’ultimo anno ha dato vita ad una Esco (Energy Service Company) a disposizione dei soci, per studiare e realizzare interventi di risparmio energetico nelle aziende e ottenere i cosiddetti “certificati bianchi”, che attestano l’efficienza energetica ottenuta. La Esco del Consorzio finanza l’opera di efficienza energetica, la realizza, gestisce i “certificati bianchi” e l’intera manutenzione dell’opera. Tra i numerosi progetti in corso, la realizzazione di un impianto fotovoltaico per il Comune di Galeata, per una produzione di 60 Kw. .  
   
 

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