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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Dicembre 2006
 
   
  DIRETTIVA NITRATI: RABBONI CHIEDE UNŽAPPLICAZIONE UNIFORME PER TUTTE LE REGIONI DEL NORD ITALIA

 
   
  Bologna - La Giunta regionale ha adottato, al termine di un intenso confronto con le parti sociali coinvolte, il "Programma dŽazione per le zone vulnerabili ai nitrati", richiesto dal decreto ministeriale di recepimento obbligatorio della specifica direttiva europea. Il Programma, per tutelare maggiormente la qualità delle acque, stabilisce nuove norme per lŽutilizzo di fertilizzanti azotati e liquami zootecnici in agricoltura. Su questo tema, lŽassessore regionale allŽagricoltura, Tiberio Rabboni, ha scritto ai ministri delle politiche agricole De Castro e dellŽambiente Pecoraro Scanio per ribadire lŽesigenza di un approfondito dibattito sulla situazione degli allevamenti zootecnici della pianura padana e sulle iniziative da assumere nei confronti dellŽUnione europea in risposta alle procedura di infrazione aperta, nei confronti dellŽItalia, per il mancato rispetto della cosiddetta "Direttiva nitrati". Secondo Rabboni "è necessario determinare, con un preciso impegno dei Ministeri competenti, le condizioni per garantire sia comunicazioni univoche nei confronti della Commissione europea, sia lŽuniformità di contenuti degli strumenti attuativi delle Regioni del bacino padano. Dobbiamo evitare i fenomeni di "migrazione" di allevamenti verso realtà più "permissive" dal punto di vista delle norme ambientali che hanno caratterizzato il recente passato". Rabboni ha proposto che lŽincontro tecnico con i rappresentati della Commissione europea previsto per metà gennaio sia preceduto da incontri tra le istituzioni per stabilire una linea strategica nazionale da riproporre unitariamente in sede comunitaria". "In ogni caso - ha proseguito Rabboni - la richiesta di una ulteriore estensione delle "Zone vulnerabili ai nitrati" allŽintero bacino del Po - adottando forzatamente un criterio analogo a quello dei Paesi dellŽEuropa settentrionale - è da contrastare con forza, nonostante il grave ritardo con cui a livello nazionale si è avviata lŽattuazione della Direttiva. EŽ necessario, inoltre, proporre allŽattenzione della Commissione una adeguata valutazione degli effetti sullŽeconomia del settore primario, del sistema agro - alimentare collegato e sulla situazione del contesto socio - economico di molti territori rurali derivante da una applicazione restrittiva della Direttiva nitrati. " "Non si può prescindere - ha concluso Rabboni - dallŽanalisi della sostenibilità generale dei provvedimenti che si vanno ad assumere. Questo aspetto è considerato nelle più recenti disposizioni comunitarie in materia di ambiente; al contrario nella Direttiva nitrati non appare alcuna considerazione al riguardo. Ulteriori vincoli territoriali, sovrastimati rispetto alle effettive esigenza di tutela dei corpi idrici e del mare Adriatico, porterebbero alla chiusura di altri allevamenti, anche nel settore avicolo, con perdita di imprese che ancora operano in modo economicamente vantaggioso e con il conseguente aumento della disoccupazione". .  
   
 

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