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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  NATALE 2006: IL CESTO DI FRUTTA FRESCA IL REGALO PIÙ GETTONATO … E FUNZIONA ANCHE PER BENEFICENZA UN PO’ MENO VENDITE SOTTO L’ALBERO PER I NEGOZI MILANESI LA STIMA DELLA SPESA NATALIZIA A MILANO: 2 MILIARDI E 200 MILIONI

 
   
  Milano, 12 dicembre 2006 - Un bel cesto di frutta fresca e di stagione, spesso esotica e sistemata in modo che colpisca l’occhio è il regalo che fa più tendenza per il prossimo Natale. Si vende tanto l’intimo, per il quale è gradito il consiglio del negoziante, e molto gettonate anche le macchine fotografiche digitali, forse per immortalare i momenti di festa. Acquisto preferito dall’uomo nel 70% dei casi, spesso come regalo per se stesso. E per i bambini la moto telecomandata non può mancare sotto l’albero. Gli acquirenti più decisi sono quelli che vanno nelle gioiellerie: 8 su 10 sanno bene che cosa comprare e nella maggior parte dei casi sono uomini che acquistano anelli per una donna. In profumeria il regalo è “bipartisan”: donne 55% e uomini 45%, anche se cambiano le motivazioni, le donne comprano per se stesse e gli uomini per altre persone. E il periodo natalizio è anche la festa dei “buongustai”: le gastronomie milanesi segnalano affari in aumento. Molte richieste di cesti con formaggi, salumi e dolci. E anche se guardiamo alle previsioni di vendita si punta soprattutto sui prodotti alimentari. Ma non si rinuncia ai prodotti per la casa e agli elettrodomestici. Se infatti le previsioni sono nel complesso positive per 81 commercianti milanesi su cento (in crescita per il 60%; in una situazione di stabilità per il 21%), i più ottimisti sono i negozi di prodotti alimentari (96%), seguiti da quelli di prodotti non alimentari (83%). Bene per i prodotti per la casa e gli elettrodomestici (80%). Meno incoraggianti le previsioni di vendita per i negozi di abbigliamento ed accessori (74%). Rispetto all’anno scorso, nel complesso si registra una maggiore stabilità nella previsione delle vendite sul totale del commercio al dettaglio (chi prevede una situazione stazionaria passa dal 18% del 2005 al 21% del 2006) e previsioni di crescita leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2005, quando gli ottimisti erano quasi nove su dieci (68% prevedevano un aumento, contro il 60% di oggi). Crescono del 5% i pessimisti (da 14% a 19%). E per S. Ambrogio corsa agli acquisti di Natale per un milanese su dieci: lo shopping batte la gita fuori porta, scelta da un milanese su dodici. E’ quanto emerge da un’indagine dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano sulle previsioni del commercio per il 4° trimestre 2006, da un’indagine metodo Cati della Camera di commercio di Milano a dicembre 2006 su 257 milanesi, e da una dell’Unione del commercio di Milano (realizzata in collaborazione con Ascofoto, i dettaglianti alimentari di Assofood, Ascomodamilano, i profumieri di Fenapro, l’Associazione lombarda erboristi, il Sindacato dettaglianti ortofrutta, l’Associazione commercianti casalinghi e l’Associazione dei dettaglianti di giocattoli). Consumi. Secondo l’Unione del commercio di Milano, inoltre, in base ad una stima sulle tredicesime ci sarà un aumento dei consumi rispetto allo scorso anno del 5,7% in particolare per alimentari (+10%), foto, pellicole (+3,4%). La stima della spesa natalizia a Milano è 2 miliardi e 200 milioni. “Riavviare i consumi – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - in particolare in questo periodo festivo, diventa importante perché rappresenta un elemento decisivo nel bilancio delle piccole imprese commerciali. Rimette in moto l’economia diffusa e infonde coraggio agli imprenditori. Per Natale scegliamo i negozi sotto casa nei quali si coniugano al meglio professionalità, qualità e rapporto umano”. Quota percentuale di imprese che dichiarano aumento, stabilità e diminuzione: previsioni per il 4° trimestre 2006 e per il Natale
Settori: % di imprese che dichiarano aumento, stabilità e diminuzione Previsioni per il 4° trimestre Milano 2006 Previsioni per il 4° trimestre Italia 2006 Previsioni per il 4° trimestre Milano 2005
Aumento Stabilità Diminuzione Aumento Stabilità Diminuzione Aumento Stabilità Diminuzione
Totale Settore Commercio al Dettaglio 60 21 19 54 29 17 68 18 14
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 86 10 3 46 38 16 88 11 1
Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari 50 33 17 54 31 15 64 26 10
Abbigliamento ed accessori 45 29 26 56 30 14 60 21 19
Prodotti per la casa ed elettrodomestici 52 28 20 49 34 16 52 36 12
Altri prodotti non alimentari 51 37 12 56 29 15 72 23 6
Ipermercati, supermercati e grandi magazzini 58 1 41 61 13 26 55 6 39
Elaborazione della Camera di commercio di Milano. Valori in percentuale Regali di Natale: i più gettonati, impressioni e curiosità del Natale 2006, settore per settore Moda, abbigliamento, calzature, pelletteria. Nel negozio adesso si entra per fare i regali: quando ci saranno i saldi si penserà anche a se stessi. I prodotti più venduti sono gli accessori: camicie, sciarpe, cinture, portafogli, necessaire e trolley da viaggio, maglieria, cravatte, cappellini, guanti. Nell’intimo (affari in aumento rispetto al 2005) sono più venduti i pigiami, le camicie da notte e le vestaglie. Nel negozio classico d’abbigliamento (consumi ancora stazionari) la spesa media è di 50 euro, nell’intimo si attesta sui 100 euro; 50 euro, invece, per la pelletteria. I clienti sono “decisi” nelle loro scelte per quanto riguarda l’abbigliamento, ma hanno un budget che vogliono rispettare a tutti i costi. Nell’intimo il cliente si fa consigliare dal negoziante. Giocattoli. Nei negozi specializzati di giocattoli il compito degli acquisti natalizi è demandato ai genitori e ai nonni (in particolare mamme e nonne). Per il Natale 2006 piacciono i pelouche, gli orsetti, le palestre per la prima infanzia, i soldatini e i modellini di carri armati per i maschietti. Un po’ di tecnologia non guasta: ed ecco fra gli acquisti di quest’anno anche la moto telecomandata. La spesa media si aggira sui 50 euro. Casalinghi. La donna è la protagonista degli acquisti e i regali 2006 più gettonati sono i presepi di ceramica e gli oggettini in cristallo e di legno. C’è la tendenza al regalo utile (il 50% degli acquisti) e a tutto ciò che serve per decorare il Natale: dalle candele ai piatti. Nei negozi di casalinghi i clienti accettano volentieri i suggerimenti degli addetti alla vendita. Cine-foto-ottica. I regali di Natale in tecnologia li fa soprattutto l’uomo (70%) e spesso acquista proprio per se stesso. I regali di macchine fotografiche e apparecchi digitali non sono quasi mai a sorpresa: chi lo riceve lo ha richiesto. Chi lo compra si fa comunque consigliare dal negoziante: in particolare per avere una conferma sulla scelta effettuata. Fotocamere digitali e reflex sono gli articoli più richiesti: la spesa media è sui 300 euro. Quest’anno le vendite sono migliorate anche perché – segnalano gli operatori – i prezzi delle apparecchiature sono scesi. Profumi. Acquisto sostanzialmente “bipartisan” in profumeria: donne 55% e uomini 45%. Le donne acquistano per sé, gli uomini per fare regali. Il più gettonato il profumo prodotto da case di moda e soprattutto francese. Un consiglio dal commesso è sempre gradito e la spesa può variare dai 30 agli oltre 300 euro. Orafi. Dal gioiellerie, per ora, si sta spendendo di meno (-15%) rispetto al 2005. Ma l’acquisto di preziosi viene spesso fatto proprio alla vigilia di Natale. Chi acquista è l’uomo per regalare alla donna anelli (i più venduti), pendenti, gioielli componibili. La spesa media supera i 500 euro e chi entra in negozio ha già un’idea precisa nell’80% dei casi. Alimentari e gastronomie. Il periodo natalizio è la festa anche dei buongustai. Nelle gastronomie milanesi – che segnalano affari in aumento - molte le richieste: dal salmone affumicato, alle aragoste (molto richieste), al patè, ai tradizionali cappone e tacchinella. Nei cesti natalizi primeggiano formaggi, salumi e dolci. Spazio anche al tartufo, alle mostarde e al panettone gastronomico. Tra i formaggi piacciono quello di fossa e i pecorini stagionati. Per i regali in gastronomia si spendono in media 150 euro. Ortofrutta. Nei negozi di ortofrutta il regalo è il cesto: con frutta di stagione, anche frutta esotica, vasetti di funghi. Nella composizione del cesto si cerca di inserire un frutto che “colpisca” l’occhio. Frutti immancabili: mandarini e ananas. I prezzi partono da 40 euro, ma in alcuni casi si può arrivare anche a 500 euro. Il cesto dal fruttivendolo è un regalo usato anche con scopi di beneficenza: per chiese, case d’accoglienza, conventi. Erboristerie. Tisane (anche con tazze), bagnoschiuma, creme, diffusori d’essenza: sono fra i prodotti più richiesti per idee regalo di questo Natale. La spesa media è sui 20 euro. Ci sono anche cesti a 25 euro. Gli acquisti per ora sono stazionari, ma si prevede che crescano dopo il ponte di sant’Ambrogio. Emerge da un’indagine dell’Unione del Commercio (realizzata in collaborazione con Ascofoto, i dettaglianti alimentari di Assofood, Ascomodamilano, i profumieri di Fenapro, l’Associazione lombarda erboristi, il Sindacato dettaglianti ortofrutta, l’Associazione commercianti casalinghi e l’Associazione dei dettaglianti di giocattoli) Regali Natale 2006
Settore Regali più gettonati Spesa media Andamento Curiosità
Moda Gli accessori: camicie, sciarpe, cinture, portafogli, necessaire e trolley da viaggio, maglieria, cravatte, cappellini, guanti. Nell’intimo vanno i pigiami, le camicie da notte e le vestaglie. Nel negozio d’abbigliamento la spesa media è di 50 euro, nell’intimo si attesta sui 100 euro; 50 euro, invece, per la pelletteria. Per l’intimo gli affari in aumento rispetto al 2005. Nel negozio classico d’abbigliamento i consumi sono ancora stazionari. Nel negozio adesso si entra per fare i regali: quando ci saranno i saldi si penserà anche a se stessi. I clienti sono “decisi” nelle loro scelte per quanto riguarda l’abbigliamento, ma hanno un budget che vogliono rispettare a tutti i costi. Nell’intimo il cliente si fa consigliare dal negoziante.
Giocattoli Per il Natale 2006 vanno i pelouche, gli orsetti, le palestre per la prima infanzia, i soldatini e i modellini di carri armati per i maschietti. Un po’ di tecnologia non guasta: ed ecco fra gli acquisti di quest’anno anche la moto telecomandata. La spesa media si aggira sui 50 euro. Nei negozi specializzati di giocattoli il compito degli acquisti natalizi è demandato ai genitori e ai nonni (in particolare mamme e nonne).
Casalinghi (articoli da regalo) I più gettonati sono i presepi di ceramica e gli oggettini di cristallo a forma di animaletti o gli oggettini in legno dipinto. C’è la tendenza al regalo utile (il 50% degli acquisti) e a tutto ciò che serve per decorare il Natale: dalle candele ai piatti. La donna è la protagonista degli acquisti. Nei negozi di casalinghi i clienti accettano volentieri i suggerimenti degli addetti alla vendita.
Cine-foto-ottica Fotocamere digitali e reflex sono gli articoli più richiesti. La spesa media è sui 300 euro. Quest’anno le vendite sono migliorate anche perché i prezzi delle apparecchiature sono scesi. I regali di Natale in tecnologia li fa soprattutto l’uomo (70%) e spesso acquista per se stesso. I regali di macchine fotografiche e apparecchi digitali non sono quasi mai a sorpresa: chi lo riceve lo ha richiesto. Chi lo compra si fa comunque consigliare dal negoziante: in particolare per avere una conferma sulla scelta effettuata.
Profumi I più richiesti sono i profumi realizzati da importanti case di alta moda: il più gettonato in assoluto quello francese. La spesa può variare dai 30 agli oltre 300 euro. Acquisto sostanzialmente “bipartisan” in profumeria: donne 55% e uomini 45%. Le donne acquistano per sé, gli uomini per fare regali. Un consiglio dal commesso è sempre gradito.
Orafi Anelli, pendenti, gioielli componibili. 500 euro -15% rispetto all’anno scorso. Ma l’acquisto di preziosi viene spesso fatto alla vigilia di Natale. Chi acquista è l’uomo per fare un regalo alla donna. Chi entra in negozio ha già un’idea precisa nell’80% dei casi.
Alimentari Salmone affumicato, aragoste, patè, tradizionali cappone e tacchinella. Nei cesti natalizi primeggiano formaggi, salumi e dolci. 150 euro Spazio anche al tartufo, alle mostarde e al panettone gastronomico Tra i formaggi piacciono quello di fossa e i pecorini stagionati.
Ortofrutta Il cesto: con frutta di stagione, anche frutta esotica, vasetti di funghi. 40 /500 euro Nella composizione del cesto si cerca di inserire un frutto che “colpisca” l’occhio. Frutti immancabili: mandarini e ananas. Il cesto dal fruttivendolo è un regalo usato anche con scopi di beneficenza: per chiese, case d’accoglienza, conventi.
Erboristerie Tisane (con tazze), bagnoschiuma, creme, diffusori d’essenza. 20/25 euro Stazionari, previsioni di crescita dopo il ponte di sant’Ambrogio.
S. Ambrogio: tra shopping e viaggi Prove per il Natale: per S. Ambrogio oltre un milanese su dieci si dedica alle spese per i regali, circa la metà nei negozi e l’altra metà alla fiera degli Oh bej Oh bej o nei mercatini di Natale. Uno su dodici approfitta del week end lungo per un viaggio, in Italia (5,1%), all’estero (1,9%), o per tornare a casa dai parenti (1,2%). Giovani ventenni i più attivi nello shopping (15,8%) o in viaggio per tornare a casa (15,8%). La fiera degli Oh bej Oh bej più gettonata dai trentenni (8,5%). I meno attivi? I quarantenni e i pensionati: la maggior parte non farà niente di particolare (56% e 73%). Cinquantenni e sessantenni i più dediti a un viaggio, in Italia e all’estero (11,9% e 15%), ma anche a passare tempo in famiglia (4,8% e 5%). Mentre la tradizione del patrono milanese resiste tra le imprese: nella provincia di Milano sono 71 quelle che portano il nome del santo patrono del capoluogo meneghino. Sia nella versione classica “Sant’ambrogio” (62 imprese sul totale provinciale delle imprese che hanno scelto come denominazione sociale il nome del Santo) che in quella “Sant’ambroeus” (9 imprese sul totale). Quasi la metà del totale delle imprese italiane con lo stesso nome (138 “Sant’ambrogio” e 12 “Sant’ambroeus”). E di queste 71 imprese, ben 47 si trovano nel comune di Milano. Le attività a cui si dedicano sono le più varie: ci sono immobiliari, studi medici, imprese edili, onoranze funebri ma anche agenzie di viaggio, hotel, carrozzerie. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Cedcamera realizzata con metodo Cati su 257 milanesi a dicembre 2006 e dai dati del registro delle imprese a dicembre 2006. I Milanesi per il ponte di Sant’ambrogio (divisi per fasce d’età)
Per il ponte di S. Ambrogio Lei che cosa farà? Età dell´intervistato
Totale milanesi Da 18 a 25 anni Da 26 a 35 anni Da 36 a 45 anni Da 46 a 55 anni Da 56 a 65 anni Oltre 65 anni
% % % % % % %
Niente di particolare 57,2% 42,1% 55,3% 55,6% 52,4% 47,5% 73,4%
Vado alla fiera degli O bej O bej/mercatini di Natale 4,7% 0,0% 8,5% 0,0% 2,4% 7,5% 6,3%
Mi dedico allo shopping natalizio 5,4% 15,8% 4,3% 8,9% 4,8% 7,5% 0,0%
Mi dedico agli allestimenti natalizi in casa 1,2% 0,0% 2,1% 0,0% 2,4% 2,5% 0,0%
Vacanza in Italia 5,1% 0,0% 0,0% 6,7% 9,5% 10,0% 3,1%
Vacanza all´estero 1,9% 0,0% 2,1% 2,2% 2,4% 5,0% 0,0%
Torno a casa dai miei 1,2% 15,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Mi dedico alla famiglia 2,3% 0,0% 2,1% 0,0% 4,8% 5,0% 1,6%
Altro 12,1% 15,8% 17,0% 20,0% 11,9% 7,5% 4,7%
Non so/non risponde 8,9% 10,5% 8,5% 6,7% 9,5% 7,5% 10,9%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati ricerca Cedcamera dicembre 2006 Natale e vendite: le previsioni dei negozi E se guardiamo alle previsioni di vendita si punta soprattutto sui prodotti alimentari. Ma non si rinuncia ai prodotti per la casa e agli elettrodomestici. Se infatti le previsioni sono nel complesso positive per 81 commercianti milanesi su cento (in crescita per il 60%; in una situazione di stabilità per il 21%), i più ottimisti sono i negozi di prodotti alimentari (96%), seguiti da quelli di prodotti non alimentari (83%). Bene per i prodotti per la casa e gli elettrodomestici (80%). Meno incoraggianti le previsioni di vendita per i negozi di abbigliamento ed accessori (74%). Rispetto all’anno scorso, nel complesso si registra una maggiore stabilità nella previsione delle vendite sul totale del commercio al dettaglio (chi prevede una situazione stazionaria passa dal 18% del 2005 al 21% del 2006) e previsioni di crescita leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2005, quando gli ottimisti erano quasi nove su dieci (68% prevedevano un aumento, contro il 60% di oggi). Crescono del 5% i pessimisti (da 14% a 19%). In particolare, si prevedono miglioramenti nelle quote di vendita per ipermercati, supermercati e grandi magazzini (58% nel 2006 contro il 55% di un anno prima). In vista delle festività natalizie, poi, i negozi milanesi sono sempre più al passo con la modernità e si fanno anche più belli. A Milano e provincia un imprenditore su due dispone di un proprio sito Internet, di questi il 18% vende anche con l’e-commerce, percentuale in crescita rispetto allo stesso periodo del 2005 (12%). Quasi un’impresa commerciale su sette (14%) ha effettuato investimenti per sviluppare il proprio settore vendite. Tra questi, la maggior parte (10%) ha privilegiato interventi di ristrutturazione e di miglioramento delle aree già in suo possesso, il 2% ha acquistato nuovi locali, mentre l’1% ha acquisito nuovi locali e ampliato quelli esistenti. E per S. Ambrogio sarà corsa agli acquisti di Natale per un milanese su dieci. E’ quanto emerge da un’indagine dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano sulle previsioni per il 4° trimestre 2006. Processi organizzativi del commercio milanese al 3° trimestre 2006
Totale imprese Piccola distribuzione Media distribuzione Grande distribuzione
% Imprese che hanno effettuato investimenti per sviluppare il settore vendite 14 13 15 34
Acquisizione di nuovi locali e ristrutturazione/ampliamento di quelli esistenti 1 1 1 24
Acquisizione di nuovi locali 2 2 2 1
Ristrutturazione/ampliamento dei locali esistenti 10 10 11 8
% Imprese che dispongono di almeno un punto vendita all´interno di centri commerciali 3 2 2 26
Tutti i punti vendita 1 1 0 2
Alcuni dei punti vendita 2 2 2 24
% Imprese associate a un gruppo di commercio organizzato 36 36 43 44
% Imprese che operano in franchising 4 4 4 8
di cui come franchisee 4 4 4 7
di cui come franchisor 0 0 0 1
% Imprese che dispongono di un proprio sito Internet 49 49 46 56
di cui vendono anche attraverso sistemi di commercio elettronico (%) 18 18 13 15
Elaborazione della Camera di commercio di Milano. Valori in percentuale .
 
   
 

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