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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  2006: UN IMPULSO ALLA MOBILITÀ DEI LAVORATORI MA RIMANGONO ANCORA MOLTE SFIDE DA AFFRONTARE

 
   
  Lille, Francia, 12 dicembre 2006 - L´anno europeo della mobilità dei lavoratori si è concluso ieri con un importante evento che intende tirare le somme dei risultati raggiunti negli ultimi dodici mesi e fare il punto delle sfide che rimangono ancora da affrontare. Con 2. 000 eventi realizzati in tutte le parti d´Europa la campagna ha sensibilizzato le persone sui loro diritti a lavorare in un altro paese dell´Ue e su come farli valere, ha rafforzato gli strumenti per aiutarle a trovare un lavoro all´estero e ha evidenziato gli ostacoli che ancora si frappongono a un vero e proprio mercato del lavoro europeo. Verranno anche proclamati i vincitori della tornata 2006 dei premi europei per la mobilità – riconoscimenti assegnati a persone, aziende e istituzioni che hanno contribuito alla mobilità geografica o interoccupazionale durante l´Anno europeo. Oltre ad esporre i principali risultati dell´Anno europeo l´evento servirà anche ad esaminare quale seguito darvi nel 2007. "Lavorare in un altro paese europeo dà alla gente la possibilità di imparare una nuova lingua, scoprire una nuova cultura e sviluppare nuove abilità" ha affermato Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. "La mobilità del lavoro è anche essenziale ai fini dell´obiettivo europeo di promozione della crescita e dell´occupazione" ha aggiunto. "Nel corso del 2006 è cresciuto il numero delle persone sensibilizzate alle opportunità di mobilità, esse ora sono disposte ad avvalersene. Nel 2007 dobbiamo attingere agli insegnamenti tratti dall´anno europeo e sviluppar una vera e propria cultura della mobilità in Europa. " Tra gli eventi chiave dell´Anno europeo vi è l´avvio del nuovo portale per l´occupazione Eures che gestisce un milione di offerte di lavoro in tutta Europa, il primo servizio di collocamento su scala europea che ha registrato 200 0000 visitatori presenti ad eventi tenutisi simultaneamente in più di 300 città, oltre al cofinanziamento di 39 progetti di mobilità a livello nazionale, transnazionale e transfrontaliero. Il 2006 ha anche registrato un graduale ma costante cambiamento degli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti della mobilità geografica e interoccupazionale. Secondo l´ultima indagine Eurobarometro relativa a occupazione e affari sociali, 3 europei su 4 riconoscono che la mobilità del lavoro è essenziale sul mercato del lavoro odierno. 35% delle domande rivolte quest´anno al centro di consulenza dell´Ue Europedirect riguardava questioni legate alla mobilità, rispetto al 25% nel 2005. L´uso del portale Eures è aumentato significativamente, e contiene ora 8. 000 datori di lavoro registrati quali reclutatori (erano fino a 5. 000 nel 2005) e 184. 000 persone in cerca di lavoro che inviano il loro Cv (un anno fa erano 80. 000). È anche cambiato il lavoratore mobile tipico che tende ora ad essere più giovane e più qualificato e a rimanere all´estero per brevi periodi. La mobilità è spesso correlata a un ritorno al paese d´origine e interessa un numero crescente di persone senza lavoro, siano esse disoccupate o in cerca di prima occupazione. Conformemente a uno studio Eurobarometro sulla mobilità, 59% delle persone senza lavoro che si sono recate in un altro paese hanno trovato un´occupazione entro 12 mesi. Tra coloro che sono rimasti nel loro paese d´origine, solo il 33% ha trovato un lavoro. L´anno europeo ha anche indicato che sussistono ancora ostacoli a un´effettiva cultura della mobilità in Europa. Al di là dei tradizionali fattori giuridici e amministrativi – attinenti alla sicurezza sociale e al riconoscimento delle qualifiche – nel 2006 sono emerse due nuove categorie: gli ostacoli "pratici" – legati agli alloggi, alla lingua o al lavoro di partner e coniugi – e quelli "psicologici" – in particolare la problematica del ritorno e la mancanza di riconoscimento delle esperienze di mobilità da parte dei datori di lavoro. Nel 2007 la Commissione europea avvierà un nuovo e ambizioso Piano d´azione per la mobilità per affrontare queste problematiche. Il piano coprirà i seguenti quattro ambiti: la mobilità deve essere preparata utilizzando strumenti come ad esempio il portale Eures; i lavoratori e le loro famiglie devono aver accesso ai servizi di sostegno in tutte le fasi della loro esperienza di mobilità; la questione del ritorno – vale a dire la reintegrazione dei lavoratori nel mercato del lavoro del paese d´origine dopo l´esperienza lavorativa all´estero – va adeguatamente affrontata; la mobilità dovrebbe diventare un elemento naturale della carriera professionale di tutti gli europei. Nella conferenza di questa settimana interverranno 100 oratori e i risultati delle discussioni serviranno ad alimentare i preparativi per il piano d´azione nel 2007. L´evento fungerà anche da tribuna per la consegna dei primi premi europei della mobilità da parte del Commissario Špidla nella cornice prestigiosa del museo "La Piscine" a Roubais. I premi sono un riconoscimento assegnato alle imprese, alle associazioni e alle persone che hanno contribuito a promuovere la mobilità dei lavoratori durante l´anno europeo. .  
   
 

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