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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  CRESCE IN LOMBARDIA LA DOMANDA PER UNA MAGGIORE PRESENZA DEGLI PSICOLOLOGI NEL TERRITORIO E NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PRESENTATA A MILANO AL CONVEGNO "LA PSICOLOGIA TRA OSPEDALE E TERRITORIO" UNA RICERCA GFK-EURISKO SUL RAPPORTO TRA CITTADINI LOMBARDI E ASSISTENZA PSICOLOGICA

 
   
  Milano, 12 dicembre 2006 - Si è tenuto ieri a Milano nella Sala dei Congressi della Provincia il Convegno "La Psicologia tra Ospedale e Territorio", organizzato dall’Ordine Psicologi della Lombardia, che ha visto la partecipazione di 500 psicologi. Nell’ambito del Convegno sono stati anticipati i primi dati di una ricerca svolta da Gfk-eurisko dalla quale risulta che i cittadini lombardi chiedono una maggiore presenza dell’offerta professionale in psicologia. La ricerca si è articolata in due rilevazioni (2005 e 2006) di tipo telefonico (Cati) su un campione di 2000 casi, rappresentativo della popolazione lombarda adulta (oltre i 18 anni di età). Dalla ricerca risulta che: l’80% degli intervistati prevede un aumento di presenza degli psicologi nel prossimo futuro ed auspica un potenziamento delle prestazioni psicologiche sia nei settori più consolidati (come psicoterapia, sostegno psicologico, etc. ), sia in nuovi settori (sostegno delle emergenze) o, comunque, da potenziare (consulenza e interventi nelle scuole); il 15% si è rivolta una o più volte allo psicologo (circa 1. 100. 000 individui). Il 3,5% lo ha fatto anche nel corso degli ultimi 12 mesi (circa 250 mila individui); Il ricorso a prestazioni psicologiche per minori appare consistente: il 10% (250 mila casi) dei genitori con figli in età inferiore ai 18 anni ha fatto ricorso alle prestazioni di uno psicologo per i figli e il 4% (80 mila casi) lo ha fatto nel corso degli ultimi 12 mesi; si tende a ricorrere in misura quasi uguale sia al servizio pubblico che alla consultazione privata; per il 75% dei casi la consultazione è stata valutata in modo soddisfacente e per il 50% dei casi in modo molto soddisfacente; l’utilità sociale della professione, specie in chiave di prevenzione, è ampiamente riconosciuta dal 94% degli intervistati. "La ricerca – ha dichiarato Albino Claudio Bosio, vice presidente di Gfk-eurisko, Docente di Psicologia dei Consumi e del Marketing all’Università Cattolica di Milano e curatore dell’indagine – sembra in definitiva offrire un’opportunità ed una sfida agli psicologi. Da un lato l’opportunità di confrontarsi con una domanda potenziale di psicologia che può essere stimata oggi ampia almeno quanto quella attuale e già espressa. Da un altro lato, la sfida a saper costruire nel sociale un’offerta più leggibile e immediata per quanto concerne i contenuti, ma anche più articolata e differenziata in rapporto alle domande potenziali presenti nella popolazione". "Accettiamo questa sfida – ha detto Enrico Molinari, presidente dell’Ordine Psicologi della Lombardia – che coinvolge anche le Istituzioni locali, essendo ormai chiaro che la domanda da parte dei cittadini è ben definita. Le rispose professionale degli psicologi debbono essere recepite e mediate dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune. Sono ancora pochi gli psicologi impegnati negli Ospedali, pochi e con poche ore di presenza gli psicologi nei Consultori anche a causa di tagli e restrizioni finanziarie e lo stesso può dirsi della presenza nel mondo della scuola e del lavoro". "Oggi lo psicologo, grazie ad una specifica formazione – ha concluso Molinari- è in grado di intervenire precocemente sul disagio psichico, nelle crisi determinate dalla perdita della salute fisica nelle diverse fasi della vita, di prevenire le ricadute e così via. Lo si può vedere con chiarezza nel caso del disagio giovanile: la presenza degli psicologi nelle scuole e nei consultori aiuta ad intercettare i fenomeni nascenti che portano al bullismo, alla violenza di gruppo, all’abbandono scolastico, alla droga, alla depressione e l’assenza di un intervento specialistico porta ai tristi risultati che apprendiamo in continuazione dai media". "Se è vero – ha aggiunto Salvatore Zavaglia, coordinatore della Commissione Sanità dell’Ordine Psicologi della Lombardia – che un ruolo fondamentale dell’attività psicologica può essere quello di prevenire l’acuirsi dei disturbi e che il suo potenziamento rappresenta un investimento a sostegno delle famiglie e delle strutture sociali (come ha sostenuto l’Organizzazione Mondiale della Sanità), allora si capisce che il mancato ampliamento dell’assistenza psicologica finisce col rappresentare un costo economico per tutta la società". "Anche a livello nazionale registriamo un aumento della domanda di assistenza psicologica – ha dichiarato Giuseppe Luigi Palma, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – Oggi gli psicologi iscritti alla sezione A dell’Albo sono 57 mila e per l’Anno Accademico 2006-2007 sono attivi 58 corsi di Laurea Specialistica distribuiti in 27 Sedi. Oltre al medico di base servirebbe l’istituzione di una sorta di ‘psicologo di base’. Per meglio rispondere alla domanda che proviene dalla società abbiamo istituito un Osservatorio sulla professione che ha come obiettivo quello di definire ed implementare un piano di ricerca su: analisi dei processi formativi; posizionamento occupazionale; domanda del mercato". "Siamo pronti a raccogliere l’appello dei cittadini e degli psicologi lombardi – ha dichiarato Luigi Lavinio, portavoce di Alessandro Cè, Assessore alla Sanità della Regione Lombardia – convinti dell’importanza di rendere più appropriata ed efficace l’attività psicologica sia nei servizi ospedalieri che in quelli territoriali. L’assessore Alessandro Cè, che non è presente per via di improvvisi impegni a Roma, mi ha incaricato di sottolineare come la Regione abbia rinnovato la propria attenzione alla professionalità degli psicologi tanto che nel Piano Socio Sanitario 2007/2009 recentemente approvato viene confermato alla psicologia un ruolo di rilievo negli ambiti organizzativi e di programmazione degli interventi sia in ambito sociale che sanitario. A testimonianza dell’impegno della Regione va citata una delibera del Consiglio regionale della Lombardia del 26 ottobre scorso che impegna la Giunta regionale a ‘valorizzare il consultorio per le sue funzioni di supporto all’individuo ed alla sua famiglia, anche attraverso l’attività di psicodiagnostica, supporto psicologico e interventi psicoterapeutici individuali, di coppia, di famiglia e di gruppo’ ". Analogo impegno è stato espresso da Carla De Albertis, Assessore alla Salute del Comune di Milano che ha portato il saluto del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, agli psicologi lombardi: "L’assessorato alla Salute è molto attento alla collaborazione con l’Ordine degli Psicologi anche in considerazione del fatto che la salute ormai non è intesa solo come assenza di malattia, ma anche come benessere psicofisico, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ nostra intenzione collaborare con tutte le Istituzioni del territorio dove gli Psicologi prestano la loro opera sia su percorsi di tutela della salute psicofisica in generale sia come psico-patologia". "Già nei primi mesi di vita di questa Giunta comunale – ha detto ancora De Albertis - la collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia è stata molto produttiva. Penso alla fattiva collaborazione per la definizione del "Codice Etico" del mondo della moda, realizzato in sinergia con l’Agenzia delle modelle, che propone un modello di salute anche attraverso la moda e pone Milano all’avanguardia in questo campo. Oppure alla sinergia realizzata nel caso dell’emergenza del crollo dello stabile di via Lomellina dove gli psicologi hanno prestato un immediato supporto alle famiglie disastrate ed in particolare a quelle colpite da lutto. Sappiamo che i 2000 psicologi milanesi rappresentano una risorsa per la città grazie al loro indispensabile servizio presso le strutture ospedaliere, nei consultori e nelle scuole. Proponiamo all’Ordine degli Psicologi di sedersi attorno ad un tavolo per fare il punto della situazione e per studiare eventuali forme di collaborazione per la "Settimana della Salute" che si svolgerà nel prossimo giugno 2007". Il Presidente del Consiglio provinciale, Vincenzo Ortolina, ha portato i saluti del Presidente Penati ed ha dichiarato: "La Provincia non ha, come noto, competenze sulle attività sanitarie, ma certamente un ruolo non irrilevante nel campo dei servizi sociali, alcuni dei quali erogati direttamente, e altri, di competenza più diretta, invece, dei Comuni, sui quali svolge un´importante funzione di indirizzo, di promozione e di coordinamento. Particolarmente significativa, poi, l´attività della Provincia in tema di formazione permanente a favore del personale educativo, sociale e sociosanitario" .  
   
 

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