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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  MONFERRATO, IL RINASCIMENTO DEL VINO DI QUALITÀ IN UNA TERRA DI ALTA GASTRONOMIA

 
   
  Il Monferrato è stato nei secoli una terra a grande vocazione vinicola. Le vicende socioeconomiche della sua storia hanno portato nella seconda metà del ‘900 a un progressivo spopolamento e impoverimento del patrimonio rurale. Ma negli ultimi vent’anni c’è stata una forte inversione di tendenza e il Monferrato è tornato a rivivere come un grande giardino vitato. La capacità imprenditoriale e la tenacia dei vignaioli hanno ricreato le condizioni ottimali per una produzione di alto livello, che oggi porta il nome dei vini del Monferrato sugli scenari dei mercati anche extraeuropei. Dai grandi vitigni autoctoni, primo fra tutti il Barbera (che ha richiesto la denominazione d’origine controllata e garantita), ma anche il tipico Grignolino, l’anarchico e individualista (definizione di Veronelli…), il Freisa, la Malvasia, ai bianchi importanti come lo Chardonnay, il Monferrato vinicolo offre una gamma ampia e qualitativamente importante in cui l’ospite può spaziare, in una ricerca interessante e soddisfacente anche per i palati più esigenti. Accanto a storiche aziende con eccellente produzione si sono affermate da quasi mezzo secolo vivaci Cantine sociali che praticano elevate quote di imbottigliamento. L’enoteca regionale di Vignale nelle sue cantine presso la prestigiosa sede di palazzo Callori (splendida posizione panoramica) ospita una selezione dei migliori vini e grappe del Piemonte; i campioni vengono approvati ogni anno da una apposita commissione d’assaggio. Molti produttori monferrini accanto all’azienda hanno creato ‘Botteghe del vino’ e sta affermandosi sempre di più la pratica dell’agriturismo, come buona tavola e in parte come soggiorno. La manifestazione ‘Cantine aperte’ (fine maggio) è una giusta esaltazione di prodotto e territorio ancora incontaminato. Di livello l’enoteca Caronte in via Mameli a Casale. Il Comune di Casale ha istituito da tempo il concorso enologico ‘Il Torchio d’oro’ che premia i vini di qualità. Gastronomia: Ricette, Aneddoti E Curiosita’ La cucina del Monferrato casalese sovrappone ricette semplici ad altre più elaborate. Per comodità la potremmo dividere tra quella di pianura e collina. Nella prima, a retaggio di povertà contadine, spiccano i piatti unici come gli agnolotti (nell’impasto di quelli casalesi secondo la ricetta di Francesco Caire, è bene aggiungere una fetta di prosciutto e mezzo cavolo, in quelli di Cerrina, oltre al prosciutto, salame cotto e carne di coniglio, in quelli di Fubine coppa e cervella) e il fritto misto (costine di vitello, scaloppine, fegato, cervella, maiale, salsiccia, crocchettine di pollo, frittelle di mele, amaretto, semolino dolce…, nei paesi dell’Oltrepò si possono aggiungere anche le rane), complessivamente mai meno di 11 pezzi. Altro piatto tipico: bollito con il tris di bagnet (la capitale del bollito è Moncalvo); per quanto riguarda la pianura affettati (salam dla duja), pesce in carpione, riso e fagioli (ecco la panissa), rane (nel riso, in pastella…), lumache. In stagione funghi e tartufi. Tra gli antipasti i peperoni in bagna cauda o le uova alla Bela Rusin (che era nata a Moncalvo). Nei primi è ancora giusto citare gli gnocchi alla monferrina. Tra i piatti poveri ma non per questo meno gustosi, spicca la bagna cauda, una salsa accompagnata dai cardi e altre verdure (topinambur, sedani, peperoni, verza, rapanelli, patate…) e particolarmente invitante alla convivialità: è rituale che tutti i commensali intingano le verdure in un unico tegame a centro tavola, riscaldato dal fornelletto sottostante. Tra i piatti persi o quasi la finanziera, la soma, l’anguilla in umido, i friciulin (frittelle) d’ortica o di verdure e riso. In mille modi si cucinano (per fortuna) polli, conigli, oche (qui entra la tradizione ebraica). Per i dolci bisogna subito citare i krumiri (biscotti bitorzoluti di farina bianca e di mais, uova, burro, zucchero, vaniglia e aromi), la cui forma evoca i baffi di Vittorio Emanuele, ormai simbolo di Casale; poi bunet, panna cotta, crostate, le frittelle di San Giuseppe; a Carnevale le gale (nella ricetta Caire figurano rhum, vermouth e in finale vino bianco). Nel giorno di S. Evasio la omonima Confraternita distribuisce (son ricercati) i galletti di pasta frolla. Nel Valenzano brillano gli Amaretti “Margherita”. Alcuni suggerimenti per soggiorni “di gusto” e di charme: Azienda Agricola Ardizzina, piccola ma suggestiva riseria a Frassineto Po; Riseria Vignola Giovanni a Balzola, fornitore a livello nazionale e internazionale; Azienda Agricola Castello di Lignano a Frassinello, moderna azienda vitivinicola all’interno di una dimora ricca di storia che produce vini D. O. C. Del Monferrato in cui è possibile far visita alle cantine storiche e fare degustazioni guidate; Azienda Agricola Colonna a Vignale, oltre alla produzione di vini di qualità nel cascinale di fine Seicento è stato ricavato un agriturismo di charme con l’Osteria dei Sapori dove è possibile assaggiare le specialità monferrine; Consorzio per la valorizzazione e tutela del vino rosso Barbesino a Rosignano; Tenuta la Tenaglia a Serralunga di Crea, a 100 metri dal Parco del Santuario e affacciata su un panorama imperdibile di vigneti e colline produce vini pregiati del Monferrato ed è sede permanente di mostre; Tenuta San Rocco a Conzano, tenuta vitivinicola dell’800 che è anche un Bed and Breakfast di fascino e atmosfera dove è possibile acquistare eccellenti vini di produzione propria; Cave di Moleto a Moleto, nel suggestivo borgo saraceno sui colli della Valle Ghenza questo splendido albergo è anche ristorante e azienda vitivinicola; La Commedia della Pentola a Lu M. To, ristorante e B&b, ricavato in un cascinale ristrutturato con gusto e arredato con originalità che propone cucina piemontese rielaborata con fantasia; Le Terre Rosse a Conzano, ristorante accogliente che propone la più tipica cucina monferrina; La Ca’ di Funs a Rosignano, tipica trattoria monferrina; Azienda Agrituristica Villa Perona a Cella Monte, nel cuore della Valle Ghenza collocato in una villa con parco secolare, camere in pieno stile piemontese e cucina tradizionale; Pasticceria Portinaro a Casale, laboratorio artigianale dove vengono prodotti secondo l’antica (e segreta) ricetta e inscatolati a mano nella famosa scatola di latta di colore rosso i famosissimi krumiri; ad Olivola, nel centro del paese Ca’ Nostra, locale sul modello dei vecchi negozi-osterie-centri di ritrovo della tradizione monferrina; Ai Cedri, ristorante sempre ad Olivola; Tenuta Guazzaura a Madonnina di Serralunga di Crea, suggestivo agriturismo ricavato in un rustico di fine ‘800; Cà Tronco Bed and Breakfast a Vignale; Il Castello di S. Giorgio, nel circuito Castelli Aperti, che aprirà a breve come B&b; Il Castello di Camino, per soggiorni, cerimonie e convegni; Ca’ San Sebastiano a Camino, B&b di charme dal gusto provenzale; Villa Corrado a Camino, relais di charme; Villa Larbel di Salabue a Ponzano, per soggiorni e cerimonie; Il Castello di Giarole, storica dimora, B&b di fascino; Cascina Nuova, B&b a Valenza; Tenuta Castello di Razzano ad Alfiano Natta, produttore di ottimi vini ed anche B&b; Mazzetti d’Altavilla a Altavilla, antica distilleria. E-mail: mondo@monferrato. Org .  
   
 

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