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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Dicembre 2006
 
   
  CANCRO AL COLLO DELL’UTERO, MOIGE: “IL RITARDO METTE A RISCHIO LA SALUTE DI UNA INTERA GENERAZIONE DI GIOVANI DONNE”. MUNIZZI: “IL VACCINO PUÒ ESSERE UN SALVAVITA SE EFFETTUATO PRIMA DELL’ADOLESCENZA MA ALLE PREADOLESCENTI DI OGGI QUESTA OPPORTUNITÀ È NEGATA”

 
   
  Roma, 21 dicembre 2006 - “Il cancro al collo dell’utero, anche se molte donne ancora non lo sanno, è causato nella maggior parte dei casi da un virus, il Papillomavirus Umano. L’italia purtroppo, insieme alla Spagna, è l’unico paese europeo dove ancora questo vaccino, che può essere un vero e proprio salvavita, non è stato introdotto nonostante l’Ente europeo per i farmaci lo abbia già approvato da 3 mesi. Un ritardo che ci preoccupa molto e che mette a rischio la salute di un’intera generazione di donne”. A dirlo è Maria Rita Munizzi, presidente del Moige – Movimento Italiano Genitori, associazione che proprio nel mese di dicembre ha dato il via a una ‘campagna di informazione per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e degli altri tumori femminili’ realizzata in collaborazione con l’Agico – Associazione Ginecologi Consultoriali e con Ilary Blasi come testimonial. “Visto che il virus si contrae spesso nella prima adolescenza, anche in assenza di rapporti sessuali completi, l’ideale sarebbe effettuare il vaccino già verso gli 11 anni; questo ritardo tutto italiano nell’introduzione del vaccino sta privando le preadolescenti di oggi, e dunque un’intera generazione di giovani donne domani, di una grande opportunità di proteggersi”. Per chiunque desideri ulteriori informazioni il Moige mette a disposizione il sito www. Prevenzionetumoridonna. Info e il numero verde 800. 931515. .  
   
 

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