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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Dicembre 2006
 
   
  COME CAMBIA IL MERCATO IL DRINK SHOP APRE AL PUBBLICO E DIVENTA CULT UN ESPERIMENTO ERA GIÀ STATO FATTO CON SUCCESSO A BRESCIA. ORA, ALLE PORTE DI MILANO

 
   
  Coniugare la tradizionale vocazione di un grossista con un servizio al cliente finale mirato a far crescere la cultura rispetto ai prodotti di eccellenza, come i vini provenienti da ogni parte del mondo, i whisky giapponesi e i distillati più rari, o i migliori succhi di frutta italiani, quelli per cui vanno pazzi gli inglesi: così, il mero acquisto di un alcolico o di una bevanda diventa un’esperienza e il drink shop un punto di riferimento per chi beve con la bocca, ma anche… con la testa. Dopo il primo fortunato esperimento a Brescia, ora alle porte di Milano apre al pubblico con questo innovativo concept, lo storico ingrosso Fratelli Angella. Il drink shop (500 metri quadri e un magazzino di alcune migliaia) è stato rinnovato completamente nell’offerta e nell’organizzazione dello spazio e del look, con la consulenza della bresciana B&b di Ugo Bellandi e Gianni Bonetti, specialisti nel riposizionamento dei punti vendita, con il partner architetto Gianluca Rossi. Nell’ingrosso Fratelli Angella ora i prodotti sono in mostra lungo percorsi su misura per diverse esigenze, come la fornita enoteca di 50 metri quadri, e ogni dettaglio, dalle luci ai colori, sottolinea che siamo in un luogo di sensazioni, emozioni e di crescita personale. Un luogo dove merita venire anche da Milano, distante una trentina di chilometri, per scoprire novità, per farsi un gusto proprio con la guida degli esperti o per soddisfare un palato già sopraffino, approfittando magari per fare la spesa di bevande per la famiglia (bibite, acqua, birre, prodotti di primo prezzo). Attraverso traiettorie cromatiche e immagini fotografiche si è guidati in modo naturale e, grazie ad un display espositivo assolutamente originale e soprattutto componibile e flessibile, si può raggiungere rapidamente il settore che interessa, prendendo intanto visione dell’offerta globale. “L’obiettivo – spiega Gianni Bonetti– è stato quello di presentare al cliente, tramite un continuum architettonico, la diagonale che divide lo spazio espositivo, una serie di spazi e funzioni che danno all’ambiente movimento, dinamicità e senso di un ‘tutto da scoprire ogni volta’”. Si tratta di un lay out che permette la convivenza di aree di prodotto per tutti con aree specializzate, come l’area dei distillati e dei liquori, l’enoteca e le zone per le promozioni. La sala corsi, in una dimensione didattica, è dedicata alle lezioni per diventare sommelier. La capienza è di circa 20 persone. “Abbiamo capito – spiega Franco Angella – che non possiamo far concorrenza agli hard discount sul prezzo in una continua corsa al ribasso, a discapito del servizio. Vogliamo, invece, aggiungere valore alle nostre proposte dal punto di vista della qualità dei nostri vini e liquori e soprattutto vogliamo riuscire a far percepire ai clienti che sappiamo ascoltare le loro esigenze di cultura enologica e non solo. In fondo, scegliere un vino per una cena o per un regalo non si risolve nell’atto di prendere una bottiglia dallo scaffale. Attraverso un vino si possono comunicare molte cose. Basta pensare che nel Vangelo, Gesù inizia i suoi miracoli riproducendo ottimo vino alle nozze di Canaan e, alla fine, lascia la sua memoria all’umanità proprio nel pane e nel vino”. .  
   
 

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