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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Luglio 2003
 
   
  ECCO COME SOPRAVVIVERE: PER LE GIOVANI IMPRESE FEMMINILI ARRIVA IL MENTORE

 
   
  Milano, 1 luglio 2003 - 100 imprenditrici, con le loro storie, i successi, le difficoltà, ma anche i loro sogni e le ambizioni. Aiutate ad affrontare le difficoltà della delicata fase di lancio, di sviluppo e di crescita dell´impresa. Come? Usufruendo di un mentore per un anno intero che rilevasse i loro bisogni, mettesse in evidenza le parti deboli dell´impresa e affiancasse loro uno specialista in grado di fornire 40 ore, in media, di assistenza personalizzata ciascuna. Le materie? Economico finanziaria (29,4%), di mercato (21,7%), comunicazione di impresa (18,4%), informatica e telematica (10,3%), organizzazione (9%), ruolo imprenditoriale (7,9%), attività di rete (3,3%). Titolari, più o meno quarantenni, con un´elevata scolarizzazione (il 34,4% ha una laurea, il 28,3% un diploma), che ricoprono funzioni organizzative (59%) e amministrative (52%). E soci, 70 donne e 18 uomini, con scolarizzazione ancora più alta (40,7% laurea o un diploma universitario, 39,5% diploma superiore). Dirigono 41 società di persone, 36 ditte individuali e 23 società di capitale. Si occupano prevalentemente di servizi alle imprese (35), commercio (30) e servizi personali e sociali (19). Sono queste le protagoniste del progetto pilota "Donne in Proprio - Centro Servizi per imprese con meno di 3 anni di attività" presentato oggi alla Camera di Commercio di Milano. E proprio loro oggi hanno ricevuto gli attestati. L´iniziativa è stata realizzata da Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in partnership con Apimilano, Banca Popolare di Milano, Cepad - Università Cattolica e Iniziativa Italia. "Le azioni pubbliche di sostegno dell´imprenditoria femminile - ha dichiarato Renato Borghi, presidente Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - si sono fino ad oggi concentrate nella creazione di nuove imprese con l´obiettivo di favorire l´ingresso delle donne nel mondo imprenditoriale. Meno importante è stato considerato il momento successivo alla nascita, quello della crescita e dello sviluppo, nonostante i dati sull´elevata mortalità delle nuove imprese. Si impone quindi la necessità di proporre soluzioni adeguate: per supportare le neo-imprenditrici non è sufficiente fornire loro aiuti di carattere finanziario, ma risultano di vitale importanza i servizi reali e l´assistenza specialistica destinata a rinforzare la loro capacità progettuale e la consapevolezza dei punti di forza e debolezza delle loro imprese. Da questa analisi è nato il progetto presentato oggi che sperimenta un modello innovativo di intervento con un approccio di genere". Il progetto - "Donne in Proprio - Centro Servizi per imprese con meno di 3 anni di attività" è un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dalla Regione Lombardia e dal Ministero del Lavoro. Si tratta di un Centro Servizi rivolto a imprese femminili di recente costituzione (da zero a tre anni) che sperimenta un modello innovativo di intervento con un approccio di genere. Il Centro offre servizi reali per aumentare il livello di informazione e formazione delle imprenditrici, mette a loro disposizione l´assistenza di "mentori" e specialisti e inserisce nella business community territoriale le imprese assistite. Caratteristiche delle partecipanti al progetto "donne in proprio"- Le titolari sono 100. Si tratta di donne di età media tra i 40,2 anni. Il 14,4% ha meno di 30 anni, il 41,2% dai 31 ai 40 anni, il 30,9% dai 41 ai 50 anni, 13,4% ha più di 50 anni. La scolarizzazione è elevata: il 34,4% è in possesso di una laurea o diploma universitario, il 48,3% di un diploma superiore. Il 64% delle titolari aveva precedenti esperienze lavorative e adesso, per quanto riguarda le funzioni ricoperte, prevalgono quelle organizzative (59%), seguite da quelle amministrative (52% delle titolari) e commerciali (50%), infine quelle legate alla produzione (23%). I soci sono 88 (70 donne e 18 uomini) e presentano una scolarizzazione ancora più alta: il 40,7% ha una laurea o un diploma universitario, il 39,5% un diploma superiore. Il 58,8% aveva precedenti esperienze lavorative. Adesso, le funzioni ricoperte sono le stesse, ma con maggior peso relativo delle organizzative. Prevalgono infatti funzioni organizzative (45,5% dei soci) e commerciali (34,1%), seguite da funzioni amministrative (29,5%) e legate alla produzione (21,6%). Le 100 imprese di cui 41 società di persone, 36 ditte individuali e 23 società di capitale hanno tutte attività terziarie e in questo campo prevalgono i servizi alle imprese (35), il commercio (30) e i servizi personali e sociali (19). Ci sono anche 7 imprese nel settore del turismo e 9 negli altri servizi. Nel commercio prevalgono le ditte individuali (46,7%) seguite dalle società di persone (33,3%) così come negli altri servizi e servizi sociali (rispettivamente 44,4% e 33,3%). Nei servizi alle imprese, in quelli turistici e negli altri servizi sono più numerose le società di persone (rispettivamente 42,9%, 57,1% e 55,6%). Le società di capitale sono numericamente rilevanti nei servizi alle imprese (10 su 35). La maggioranza (51) ha un sito, soprattutto tra le aziende che operano nei servizi alle imprese, nei servizi turistici e negli altri servizi. Al contrario la presenza di un sito è più rara nei servizi sociali ed alle persone. Stranamente la presenza del sito è più frequente nelle ditte individuali (63,9%) (forse per sfruttare canale comunicazione a basso costo) che nelle società di persone (36,6%) e di capitale (56,5%). Nei servizi alle imprese il titolare ha più frequentemente una laurea o un diploma superiore (85,7%). Profilo "caratteristico" dell´impresa femminile emerso dallo studio - Hanno minore dimensione rispetto a quelle maschili, nascono con minori investimenti iniziali, hanno una minore redditività e quindi minore capacità di autofinanziamento, inoltre l´accesso alle risorse finanziarie è più problematico. Operano tipicamente nel terziario e nel commercio, partecipano meno ai network informativi e generalmente hanno minori probabilità di ricevere un´educazione rivolta alla gestione d´impresa. Le donne hanno minori esperienze lavorative e minore disponibilità di tempo da dedicare al lavoro a causa degli impegni familiari. Hanno inoltre difficoltà di accesso alle informazioni (mercato e economico-finanziarie), ai servizi (pubblici e di consulenza), al ruolo (manageriali, di gestione fornitori e clienti), difficoltà ad inserirsi nella business community del territorio e una carenza di rete familiare e di amicizie che garantisca un supporto valido come accada invece per gli uomini. Assistenza personalizzata - Le imprenditrici hanno usufruito in media di 40 ore di assistenza personalizzata ciascuna. Le materie oggetto dell´assistenza più richieste sono state, nell´ordine: economico finanziaria (29,4%), mercato (21,7%), comunicazione di impresa (18,4%), informatica e telematica (10,3%), organizzazione ( 9%), ruolo imprenditoriale (7,9%), attività di rete (3,3%). Le ditte individuali hanno richiesto in misura percentualmente maggiore rispetto alle altre tipologie societarie, attività di rete, seguita dal mercato e da economico-finanziario. Tra le società di capitali sono state relativamente più importanti della media, la comunicazione, l´attività di rete e l´organizzazione. Infine, tra le società di persone le varie attività sono state distribuite in maniera equilibrata, con un basso peso della domanda di comunicazione e soprattutto di attività di rete.  
   
 

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