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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2003
 
   
  EUROPA AMPLIATA: LA COMMISSIONE RAFFORZERÀ LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA CON I NUOVI PAESI VICINI

 
   
  Bruxelles, 2 luglio 2003 La Commissione europea ha proposto iniziative importanti intese a migliorare gli interventi dell´Ue alle frontiere esterne dell´Unione dopo l´allargamento. Queste iniziative rafforzeranno sensibilmente la cooperazione lungo i 10 000 km di confini dell´Ue con la Russia, l´Ucraina, la Bielorussia e la Moldavia, con i paesi dei Balcani occidentali e con quelli del Mediterraneo. Tra il 2004 e il 2006 gli attuali strumenti di cooperazione transfrontaliera quali Interreg, Phare-cbc, Tacis-cbc, Cards e Meda riceveranno un migliore coordinamento grazie all´istituzione di "programmi di prossimità" che dovrebbero essere varati nel 2004. Si tratta di un grande passo verso una migliore attuazione dei progetti comuni relativi alle frontiere esterne dell´Ue, come dimostra il fatto che la Commissione preveda di riassegnare a tal fine 955 milioni di €. Per il periodo successivo al 2006 la Commissione menziona una serie di opzioni, tra cui l´introduzione nelle prossime prospettive finanziarie di un nuovo strumento di prossimità. Il documento adottato oggi, " Preparare il terreno per un nuovo strumento di prossimità ", rappresenta la continuazione della Comunicazione della Commissione del marzo 2003 su una "Europa ampliata - Prossimità. Un nuovo contesto per le relazioni con i nostri vicini orientali e meridionali". Esso individua quattro obiettivi fondamentali per la futura cooperazione transfrontaliera: promuovere lo sviluppo economico e sociale nelle zone di frontiera; collaborare alla soluzione di problematiche comuni in settori quali l´ambiente, la sanità e la lotta contro la criminalità organizzata; assicurare frontiere efficienti e sicure; promuovere azioni locali del tipo "people-to-people". Il Commissario per la politica regionale Michel Barnier ha affermato che "promuovere lo sviluppo regionale nelle zone di confine è una misura fondamentale per favorire la prosperità e la stabilità sui due lati delle frontiere esterne dell´Unione. A questo proposito le proposte della comunicazione offrono la possibilità di avvalersi dell´esperienza già acquisita con l´iniziativa comunitaria Interreg in materia di frontiere esterne dell´Unione e di compiere un importante passo avanti nel coordinamento dei nostri sforzi in questo campo". Il Commissario per le relazioni esterne Chris Patten, da parte sua, ha detto che "la comunicazione, che va vista nel contesto dell´iniziativa "Europa ampliata", fornisce ai cittadini europei e ai loro vicini oltre frontiera gli strumenti per migliorare la cooperazione, le buone relazioni di vicinato e la sicurezza lungo le frontiere esterne dell´Unione. Il nuovo approccio attribuisce la responsabilità della cooperazione alle frontiere esterne ai maggiori interessati: gli abitanti delle zone di frontiera". Il Commissario per l´ampliamento Gunther Verheugen si è così espresso: "L´allargamento offre all´Ue nuove opportunità per rafforzare la cooperazione esistente con i paesi vicini, promuovere la stabilità, la prosperità e la sicurezza al di là delle nuove frontiere dell´Unione. L´esperienza accumulata dai nuovi Stati membri può ora essere messa a disposizione delle popolazioni che si trovano dall´altra parte della frontiera esterna dell´Unione". Tenendo conto dei vincoli a breve termine del coordinamento tra gli strumenti finanziari esistenti (Interreg, Programma di cooperazione transfrontaliera Phare, Programma di cooperazione transfrontaliera Tacis, Cards e Meda), la Commissione propone di adottare un approccio in due fasi. 2004-2006 : "Programmi di prossimità" Come primo passo verrebbero istituiti, per il periodo 2004-2006, nuovi programmi di prossimità, che si baserebbero ancora sulla legislazione attuale, ma offrirebbero nuove soluzioni ai problemi che presumibilmente si presenteranno ai responsabili dell´attuazione dei progetti di cooperazione transfrontaliera dopo l´ampliamento. Questi programmi rappresenterebbero la continuazione degli attuali programmi Interreg relativi alle frontiere esterne dell´Ue (e, nel caso di Bulgaria/romania, dei programmi di cooperazione transfrontaliera Phare). Secondo la Commissione, in questa fase dovrebbe essere possibile proporre, nell´ambito degli strumenti e delle prospettive finanziarie esistenti, per questi programmi e per il periodo 2004-2006, un volume di fondi totale dell´ordine di 955 milioni di €, di cui 700 milioni a titolo di Interreg, 75 milioni a titolo di Tacis, 45 milioni a titolo di Cards, 45 milioni a titolo di Meda e 90 milioni a titolo di Phare. È importante mettere a disposizione di questi programmi un volume sufficiente di risorse perché possano avere un impatto e una visibilità reali. Nell´ambito delle attuali prospettive finanziarie, i fondi esistenti saranno in parte riassegnati alle regioni di frontiera e alla cooperazione regionale. I programmi di prossimità presenteranno tra l´altro le seguenti caratteristiche fondamentali: i fondi potranno essere assegnati da entrambe le parti della frontiera esterna; nella definizione delle priorità dei programmi si terrà conto degli obiettivi e delle attività necessari da entrambe le parti della frontiera, come pure degli obiettivi specifici e generali della comunicazione "Europa ampliata"; le disposizioni che regoleranno la gestione dei programmi e le strutture dei comitati assicureranno una partecipazione equilibrata di personale proveniente da entrambe le parti della frontiera e prevederanno un´appropriata rappresentazione della Commissione, un´unica procedura di applicazione e l´adozione in comune delle decisioni di selezione dei progetti riguardanti i due lati della frontiera. Le procedure che disciplinano il funzionamento degli strumenti esistenti saranno razionalizzate perché soddisfino le esigenze dei programmi di prossimità. Oltre il 2006 : "Nuovo strumento di prossimità" Per la seconda fase, il periodo oltre il 2006, si prevede l´istituzione di un nuovo strumento di prossimità applicabile a tutti i settori contemplati dagli attuali programmi di cooperazione dell´Unione relativi alle zone di frontiera. Tale strumento consentirebbe di associare attività di cooperazione transfrontaliera e di cooperazione regionale, da sviluppare attorno alla frontiera esterna dell´Unione allargata. Gli obiettivi dello strumento sarebbero tanto di politica estera che di coesione economica e sociale. Questa combinazione di settori assicurerebbe la continuità con il tipo di cooperazione locale e regionale già sperimentato con successo, ad esempio con Interreg e con il Programma di cooperazione transfrontaliera Phare, e introdurrebbe allo stesso tempo nel campo della cooperazione eventuali obiettivi di portata più ampia. Inoltre, si potrebbero affrontare in tal modo i problemi pratici che permarranno probabilmente anche dopo la realizzazione delle suddette azioni, tra cui le restrizioni relative all´utilizzo dei fondi. Prima che si possa stabilire una posizione definitiva, è necessario che i servizi della Commissione riflettano ancora su una serie di questioni di ordine giuridico e attinenti al bilancio. Tale riflessione è già in corso e continuerà nella seconda metà del 2003. Pertanto, la Commissione prevede di presentare orientamenti per le nuove prospettive finanziarie entro la fine dell´anno. Alla luce di questi orientamenti e della terza relazione sulla coesione, essa formulerà proposte più dettagliate per il nuovo strumento di prossimità, ossia per la fase dopo il 2006.  
   
 

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