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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2003
 
   
  APER, L´ASSOCIAZIONE PRODUTTORI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI ESAMINA I PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI IN ITINERE RIGUARDANTI LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DELL´ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI, IN PARTICOLARE LA BOZZA DI DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA 77/2001/CE E LA BOZZA DI LEGGE MARZANO

 
   
  Milano, 2 luglio 2003 - La Giunta dell´Aper riunitasi il 24 giugno ha preso in esame i provvedimenti legislativi in itinere riguardanti lo sviluppo e la promozione dell´energia da fonti rinnovabili, in particolare la bozza di decreto di recepimento della direttiva europea 77/2001/Ce e la bozza di legge Marzano attualmente all´esame del Parlamento. La conclusione dell´esame è stata la preoccupazione e lo sconcerto per la poca chiarezza e la contraddittorietà delle misure indicate nei due documenti. Lungi dal portare norme che permettano in maniera chiara ed univoca il superamento delle barriere che si frappongono allo sviluppo di nuovi impianti di produzione da rinnovabili, la lettura dei testi evidenzia come i temi cardine della Direttiva Europea sulle Fonti Rinnovabili, quali l´affinamento di strumenti di incentivazione per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati, la predisposizione di un corpo normativo per l´armonizzazione delle procedure autorizzative e la creazione di un quadro regolatorio chiaro e definito ai fini dei collegamenti alla rete, cosa di cui si sta pagando pegno in questi giorni di forte richiesta di energia, siano stati completamente dimenticati. Emergono di contro alcune preoccupanti evidenze: Scarsa efficacia dello strumento di incentivazione basato sui certificati verdi (solo 0,5 Twh di nuovi impianti contro 0,9 Twh di certificati globalmente emessi da privati); Difficoltà nell´allacciamento alla rete elettrica in condizioni di scarsa trasparenza; Imprevedibilità dei tempi e frammentarietà locale dei procedimenti autorizzativi Dalla lettura combinata dei due testi i due documenti introducono nuovi elementi di confusione che rischiano di compromettere lo sviluppo di questo importante contributo alla sostenibilità energetica ed ambientale. L´inserimento tra le fonti rinnovabili, ai fini della incentivazione, di rifiuti solidi urbani, farine animali, co-combustione e teleriscaldamento riproduce di fatto la categoria di "fonti assimilate alle rinnovabili" che aveva determinato il sostanziale fallimento del Cip 6 e che era stata cancellata con l´approvazione del Decreto Marzano. Aper ritiene che il recupero energetico dai rifiuti e lo sviluppo del teleriscaldamento possano e debbano ragionevolmente essere sostenuti, ma adottando misure specifiche, senza far ricorso ancora, seppur sotto altra forma, al concetto di fonti assimilabili, la cui inevitabile conseguenza sarà di alterare il mercato dei certificati verdi, i quali, a nostro giudizio, dovranno rimanere verdi davvero per funzionare correttamente, cioè raggiungere l´obbiettivo della direttiva europea di aumentare la produzione da fonti rinnovabili in modo efficiente e trasparente. Non può essere dimenticato che il sostanziale fallimento del Cip 6/92 nell´effettiva incentivazione delle fonti rinnovabili fu causato proprio dall´introduzione delle cosiddette fonti assimilate, che in definitiva assorbirono la gran parte delle risorse disponibili che avrebbero dovuto stimolare lo sviluppo delle rinnovabili. Aper ritiene non accettabile che si voglia ripetere lo stesso errore del passato, aprendo a tutta una serie di tecnologie - più o meno pulite ma certamente non rinnovabili - la possibilità di emettere certificati verdi, destinando loro risorse destinate allo sviluppo delle rinnovabili con il risultato finale di un fallimento annunciato del sistema per quel che riguarda la reale incentivazione della produzione energetica da rinnovabili. Incentivare efficacemente lo sviluppo delle rinnovabili non è solo un obbligo che ci siamo assunti con i nostri partners europei, ma è un dovere nei confronti della collettività che pretende misure efficaci per limitare i danni ambientali legati alla produzione ed al consumo dell´energia. Aper rivolge un appello a tutte la parti politiche affinché il tema dello sviluppo delle rinnovabili venga affrontato in maniera chiara e risoluta, senza creare nuovi equivoci e nuove ambiguità.  
   
 

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