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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Luglio 2003
 
   
  PRESENTATA LA TERZA RICERCA SOCIALE PALMOLIVE "CURA DEL CORPO, OASI PER L´ANIMA" CONDOTTA DA ASTRA/DEMOSKOPEA SUL TEMPO FELICE DEGLI ITALIANI

 
   
  A fronte del 42% della popolazione italiana, più o meno 20 milioni di individui 14-79enni, che lamenta un reddito basso, ben il 56%, ovvero circa 26 milioni e 500mila persone, lamenta la scarsità di tempo: è uno dei dati che emerge da "Cura del corpo, oasi per l´anima", la terza ricerca sociale dedicata al tempo felice degli italiani, condotta per Palmolive da Astra/demoskopea nell´ambito di un progetto che, dal 2000, vede Palmolive impegnata nel monitoraggio dei trend e dei costumi degli Italiani. Presentata a Milano da Daniele Vettoretti, presidente e amministratore delegato di Colgate-palmolive Italia, Enrico Finzi, presidente di Astra e Demoskopea, e Vanessa Incontrada, l´indagine, conclusa nel marzo 2003, ha coinvolto 2.000 persone. Secondo Enrico Finzi, sociologo e autore dell´indagine, gli Italiani sono classificati in quattro grandi categorie: i lenti sereni, circa 9.6 milioni di persone (circa il 20% della popolazione adulta), che affermano d´avere tutto il tempo di cui hanno bisogno; i semi-veloci allegri, il 24% cioè della popolazione, circa 11.4 milioni di adulti, che vivono all´insegna di un certo brio quotidiano che assai raramente si traduce in fretta e per i quali l´accelerazione dei ritmi rappresenta un´eccezione, gestibile senza grande stress. Le veloci insoddisfatte, povere di tempo, ovvero il 17% degli adulti, circa 8.1 milioni di persone, prevalentemente femmine, lamentano l´assenza di calma nello svolgere le proprie attività, e ciò dovuto principalmente alla propria incapacità di organizzarsi e conseguente senso di colpa oltre a una caduta dell´autostima per non "essere all´altezza". Le velocissime sofferenti, ovvero 18.2 milioni di adulti, che rappresenta il 39% del totale, prevalentemente donne (63%), lamentano la strozzante carenza di tempo, coinvolgendo chi lavora duro e guadagna poco, così come lItalia benestante o affluente, impegnata soprattutto nel terziario, che guadagna molto ma, proprio per povertà di tempo, si gode poco i benefici dell´affluenza. Sono persone che, accompagnate da uno stress insopportabile e dal pensiero di non farcela più, non riescono in effetti a fare ogni giorno ciò che devono. A fronte di un´Italia così suddivisa, com´è la giornata degli Italiani? Mediamente gli Italiani dichiarano di dedicare alle attività utili 12.2 ore al giorno, a quelle piacevoli molto meno, ossia 7.8 ore al giorno, che, grazie al week end, arrivano fino al 40% del tempo settimanale. In testa alla classifica degli stakanovisti, innanzi tutto le donne, in particolare i tipi femminili chiamati "velocissime sofferenti" e "velocissime insoddisfatte", a conferma del nesso importante tra intensità dei doveri e "asfissia temporale". Chiamati inoltre a "giudicare" l´utilizzo del proprio tempo rispetto agli altri, il 27% ritiene di darsi da fare molto di più dei propri conoscenti. Quanto al tempo per le attività piacevoli il 44% degli Italiani (definiti i medi medi) si reputa in media per quel che attiene il proprio mix temporale tra utile e piacevole rispetto al proprio mondo, il 9% (i cosiddetti frou frou) sa di essere privilegiato con tante più ore piacevoli rispetto a quelle utili, il 12% (gli amorfi) è sottomedia per entrambi, il 16% (gli sfruttati) lamenta di essere schiacciato dai doveri restando quasi senza piaceri, e il 19% (gli intensi) si racconta come assai più ricco di ore utili e belle rispetto ai propri simili, all´insegna di una strategia esistenziale di alto profilo. Ma i cambiamenti sociali più interessanti sono conseguenti alla "catalogazione" delle 43 attività esaminate dall´indagine Palmolive, per gli Italiani utili, piacevoli o entrambe le cose. Da questa analisi è possibile identificare quattro megatrend principali: 1. Tutto ciò che attiene al corpo viene reputato importante, per sé e nei rapporti sociali, non solo come piacere ma anche come mezzo d´espressione della propria personalità; 2. Dedicarsi a se stessi, rilassarsi, sognare, leggere, meditare non è solo gradevole, ma è giudicato necessario; 3. Le relazioni, le interazioni con gli altri emergono come attività di grande utilità, con una diffusione e un´intensità sconosciute; 4. La casa assediata e il suo "totem", la televisione, perdono la leadership. La spinta al di fuori della casa e la maggior stima per i media che "fanno riflettere" mettono in luce una società più seria (ma non più noiosa), più aperta e, in fondo, più colta. Parlando delle varie categorie di persone che fanno guadagnare o perdere tempo, si osserva un forte spostamento dell´apprezzamento collettivo a favore delle persone ritenute intelligenti e utili (genitori, colf, operai, medici, insegnanti, coniugi, segretarie ed anche comici) a scapito di quelle accreditate di minore utilità sociale (come le veline e i burocrati). E infine l´igiene e la cura del corpo come oasi di felicità quotidiana: per il 76% della popolazione italiana, il dedicarsi all´igiene del corpo e al proprio coccolamento rappresenta un piacere e soprattutto, un modo per combattere lo stress quotidiano. "Questo è il dato che, per ovvi motivi professionali, ci ha sorpreso di più di tutta l´indagine" - commenta Daniele Vettoretti, presidente di Colgate-palmolive Italia, evidenziando peraltro che gli Italiani dichiarano di dedicare alla propria igiene personale circa 100 minuti al giorno, disaggregati per singole parti. "E se da un lato ci rallegra pensare che il lavoro quotidiano di una marca come Palmolive possa accrescere il grado di piacevolezza di un atto quotidiano come la doccia, fino a pochi anni fa ritenuto sostanzialmente solo un dovere, dall´altro ci preoccupa che una così ampia fascia di persone, in particolare donne, sia sopraffatta dallo stress e dall´impossibilità di dedicarsi ad altre forme di benessere al punto da collocare la vasca da bagno su un vero e propri podio da raggiungere".  
   
 

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