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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Luglio 2003
 
   
  L´"INIZIATIVA PER LA CRESCITA": STIMOLARE GLI INVESTIMENTI NELLE RETI TRANSEUROPEE E NEI PRINCIPALI PROGETTI DI R&S

 
   
  Bruxelles, 11 luglio 2003 La Commissione ha delineato il 9 luglio il proprio pacchetto globale di misure finanziarie e normative dirette a promuovere gli investimenti nelle Reti transeuropee (Ten) e nei principali progetti di Ricerca e sviluppo (R&s): l´iniziativa per la crescita. Gli ostacoli che si frappongono all´aumento degli investimenti privati in questi due campi sono molteplici e complessi e potranno essere superati solo se gli Stati membri dell´Unione europea adotteranno un´impostazione di lungo termine, sviluppando politiche credibili che consentano di superare gli ostacoli di natura tecnica e normativa che impediscono l´accelerazione degli investimenti in questi settori. I governi sono invitati a rivedere i loro programmi di entrata e di spesa, a riorientare la spesa pubblica verso investimenti che favoriscano la crescita, cercando di incrementare l´effetto leva degli investimenti privati. I finanziamenti comunitari devono dirigersi maggiormente sui progetti ad alta priorità e la Banca europea per gli investimenti (Bei) deve fornire un sostegno attraverso gli strumenti necessari per accompagnare questo sforzo. L´"iniziativa per la crescita" fa seguito alle conclusioni del Consiglio europeo di Salonicco e si basa sul lavoro di preparazione svolto dalla Commissione dopo il Consiglio di primavera, nei rispettivi settori. Delle proposte più dettagliate, in cooperazione con la Bei, verranno presentate in tempo per il Consiglio europeo di ottobre. La Presidenza italiana ha incluso fra le proprie priorità il coordinamento delle varie formazioni del Consiglio interessate e la preparazione del sostegno politico che risulta fondamentale perché questa importante iniziativa possa dare risultati concreti. Il Presidente della Commissione europea Romano Prodi ha dichiarato: "L´"iniziativa per la crescita" intende dare un forte segnale della capacità di della governance economica dell´Unione nel rafforzare la fiducia nel potenziale dell´economia europea e consolidare la crescita economica. La necessità di un´iniziativa nel settore delle infrastrutture Ten e della R&s era già stata evidenziata nella relazione di primavera della Commissione. Ma l´Iniziativa sviluppa una maggiore attenzione su questa materia. Nel momento in cui l´economia europea sta uscendo da un periodo prolungato di crescita lenta dobbiamo dimostrare che possiamo lavorare assieme con determinazione per creare le basi della crescita nei prossimi anni" Le reti transeuropee Le priorità per le Reti transeuropee di trasporto erano già state individuate tempo fa ma, al ritmo attuale, alla Ue sarebbero necessari altri 20 o 30 anni per raggiungere gli obiettivi di Lisbona in questo settore. L´ampiezza della sfida è notevole. A titolo illustrativo, il recente rapporto Van Miert, commissionato dalla Commissione europea, presenta una stima del totale degli investimenti da finanziare: circa € 235 miliardi per le priorità su un fabbisogno totale di € 600 miliardi per l´intera rete. Tali cifre vanno viste alla luce di una media di investimenti di solo € 30 miliardi all´anno nel corso degli ultimi anni. La Commissione ha analizzato gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo delle Ten(1) e propone delle misure in grado di rimuoverli. L´analisi della Commissione dimostra la necessità di definire meglio un quadro e le priorità di una politica stabile in materia di trasporti, energia e tecnologia informatica, nonché l´esigenza di affrontare aspetti come il diritto societario o gli appalti pubblici che possono ostacolare la partecipazione di privati a progetti di ampio respiro. A questo riguardo è importante ricordare le proposte in arrivo da parte della Commissione sulla direttiva "Eurobollo" sui pedaggi per le infrastrutture e le nuove linee direttrici Ten che tengono conto dei risultati del Gruppo Van Miert. Inoltre, il prossimo Libro verde sugli aspetti normativi della collaborazione pubblico-privato dovrà affrontare tutti gli ostacoli di tipo normativo esistenti in questo settore. Per quanto riguarda il finanziamento, a parere della Commissione sussiste la evidente necessità di mobilitare e coordinare le fonti di finanziamento Ue esistenti. Tale obiettivo può essere raggiunto: (i) concentrando l´utilizzo dei fondi previsti dal bilancio Ten in pochi progetti prioritari, (ii) promovendo il coordinamento fra gli Stati membri dei vari aspetti finanziari e operativi concernenti i progetti Ten, (iii) prendendo in esame la creazione di un fondo di garanzia europeo per i suddetti progetti che permetta di condividere i rischi con investitori privati. Inoltre, la Bei potrebbe fornire un sostegno attraverso strumenti finanziari mirati alle necessità specifiche dei progetti in questione. Infine, gli Stati membri dovrebbero trarre vantaggio dalla revisione di medio termine di quest´anno dei programmi sostenuti dai Fondi strutturali e dalla allocazione della riserva di risultato nel 2004 allo scopo di riesaminare le necessità di investimento. Principali progetti di R&s Nonostante gli appelli dell´Ue all´attuazione degli obiettivi di Lisbona, l´Europa continua a segnare il passo per quanto riguarda sforzi e risultati in materia di ricerca. Le iniziative di ricerca congiunta, le reti di eccellenza e i programmi in settori come le scienze biologiche e l´energia rinnovabile, sono di vitale importanza per una crescita sostenibile, la coesione e l´ambiente in Europa. Tuttavia la spesa pubblica destinata alla ricerca è in realtà diminuita dall´anno scorso. Inoltre, le grandi società europee svolgono il 40% della loro attività di ricerca fuori dell´Europa e centinaia di migliaia dei nostri più dotati ricercatori scelgono di lavorare negli Stati Uniti. Gli sforzi intrapresi dalle autorità degli Stati membri e dai diretti interessati mancano di un coordinamento mentre le capacità nazionali sono spesso frammentate e insufficienti a creare la massa critica necessaria per centri di eccellenza di livello mondiale. L´interesse che possono suscitare gli investimenti nella ricerca viene criticamente minato dagli ostacoli di tipo normativo e tecnico sussistenti in questo settore. Nel quadro della "Iniziativa per la crescita" la Commissione auspica lo sviluppo di un´agenda europea per la ricerca avanzata connessa alla sicurezza globale e di un quadro giuridico per gli investimenti di capitale di rischio nei settori della R&s. Anche la semplificazione delle procedure in materia di aiuti di Stato alle piccole e medie imprese (Pmi), che verrà adottata entro la fine del 2003, dovrebbe offrire un contributo in questo campo. Per quanto riguarda il finanziamento, il programma della Commissione "Investire nella ricerca: un piano d´azione per l´Europa" propone una roadmap dettagliata per ottenere un incremento della spesa pubblica e privata connessa alla ricerca nell´Unione. L´"iniziativa per la crescita" mira ad accelerare la costituzione e lo sviluppo di "Piattaforme tecnologiche europee" in settori chiave come l´idrogeno, l´energia fotovoltaica, le nanotecnologie, la genomica e i trasporti aerei e ferroviari. Essa mira inoltre a promuovere la costituzione di partenariati di finanziamento di sufficiente massa critica in grado di associare le risorse del programma quadro Ue in materia di ricerca, la Bei e le fonti di finanziamento nazionali.  
   
 

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