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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2003
 
   
  WIND : OMBRE DI OGGI E LUCI DI DOMANI NELLA RELAZIONE ANNUALE DELL´AUTHORITY

 
   
  Roma, 15 luglio 2003 - L´autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha presentato il 10 luglio una relazione sulle attività svolte nell´ultimo anno che, per sua stessa ammissione, disegna luci e ombre sul processo di liberalizzazione nel mercato delle telecomunicazioni. In un primo luogo rileviamo con soddisfazione che l´Authority stessa, nel sottolineare ritardi e inadempienze che ancora ostacolano la piena libertà di scelta da parte dei consumatori, abbia voluto raccogliere alcune tesi che Wind nei giorni scorsi aveva evidenziato in una propria "lettera aperta" al Presidente dell´Autorità. In particolare i riferimenti alla necessità di definire un quadro regolatorio che incentivi lo sviluppo delle infrastrutture - con le conseguenti positive ricadute in termini di investimenti - e la necessità di regolamentare in modo trasparente ed equilibrato il processo commerciale di acquisizione della clientela, si muovono secondo le linee da tempo suggerite da Wind. Per ciò che riguarda le luci, confidiamo come fa l´Authority, che il futuro disegnato nella relazione sia orientato alla formazione di un ambiente competitivo più equilibrato dell´attuale: così come avviene nella telefonia mobile dove la crescita e lo sviluppo degli operatori è significativo ed offre ai consumatori opportunità di scelta e di risparmio. Le ombre nel processo di liberalizzazione riguardano la telefonia fissa: in questo settore la stragrande maggioranza degli operatori che avevano ottenuto le licenze sono già usciti dal mercato o versano in gravi difficoltà. Nessuno degli operatori alternativi presenti sul mercato anche delle dimensioni di Wind ( il più importante operatore alternativo europeo) ha raggiunto la soglia di profittabilità necessaria per sostenere lo sviluppo degli investimenti . Questo dato è per noi risolutivo rispetto a complesse e controverse analisi sui dati di traffico. In un mercato effettivamente liberalizzato, è inconcepibile che l´operatore ex monopolista continui a mantenere una quota elevatissima (85% o più, secondo stime di banche d´affari, la più alta nel contesto europeo) e addirittura in crescita, anche come fatturato e clienti. Tutto ciò si muove in senso contrario al processo di liberalizzazione. Come considerazione aggiuntiva desideriamo rilevare alcune possibili inesattezze circa i dati forniti sul traffico "ceduto" dal gestore ex monopolista: il meccanismo "win back" della clientela attuato dal gestore medesimo ha comportato la riacquisizione di 1,2 milioni di clienti in un anno: è ovvio che questa azione abbia comportato un aumento della quota di traffico (dati confermati dalla stessa Telecom Italia nel corso della presentazione alla Financial Convention del 14 febbraio 2003 ). Per ciò che riguarda il mercato dell´accesso, concordiamo con l´Autorità sul fatto si tratta di un mercato in monopolio: purtroppo, la mancanza di decisioni sul tema del cosiddetto "Unbundling del Local Loop", non rende verosimile un cambiamento di tale situazione. Inoltre aver consentito l´inserimento nel canone di accesso (in monopolio) di una quota di minuti di traffico (in competizione), si muove secondo una logica opposta al processo di liberalizzazione. E´ fondamentale, poi, sul versante degli interventi regolatori e sanzionatori, ottenere tempi certi e veloci, in sintonia con le dinamiche del mercato Dissentiamo, infine, dalla valutazione secondo cui il processo di liberalizzazione, nella rete fissa, "ha funzionato nei fatti, innescando una spirale virtuosa a favore dei consumatori". La realtà che noi rileviamo, invece, è quella di un settore che sta lentamente tornando indietro, verso un processo di rimonopolizzazione. Il vantaggio più evidente per i consumatori, a nostro avviso, non deriva da un meccanismo di controllo dei prezzi finali, anche nel caso in cui il meccanismo stesso ne abbia garantito la discesa: il vantaggio effettivo e durevole è quello che deriva da un ambiente pienamente competitivo che assicuri la necessaria libertà di scelta ai consumatori. Non vi è dubbio, per stessa ammissione dell´Autorità, che questo ad oggi non sia avvenuto. Non resta che sperare nelle luci del domani.  
   
 

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