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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA MOTIVA LA PROPRIA POSIZIONE A FAVORE DI UN FINANZIAMENTO COMUNITARIO DELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI

 
   
  Bruxelles, 15 luglio 2003 - La Commissione ha reso noti i dettagli della sua proposta che consente all´Ue di finanziare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Secondo il piano proposto, le cellule staminali utilizzate nell´ambito dei progetti di ricerca dell´Ue dovranno essere prelevate dagli embrioni soprannumerari creati a scopo di fecondazione in vitro (Fiv) e che sono stati congelati prima dell´adozione del Sesto programma quadro. L´ue non finanzierà questo tipo di ricerca negli Stati membri in cui è illegale. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha illustrato i punti principali della proposta durante una conferenza stampa, tenutasi il 9 luglio a Bruxelles. Egli ha riconosciuto la natura controversa della questione, affermando che diversi interrogativi restano tutt´ora irrisolti. Ciò nonostante, il Commissario ha osservato che il potenziale offerto per la cura delle malattie, come il morbo di Azheimer, e il principio della libertà della ricerca superano tali preoccupazioni. "La decisione di finanziare, nell´ambito del Sesto programma quadro [6Pq], la ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni umani era già stata presa l´anno scorso da Consiglio e Parlamento. Finanziando questo tipo di ricerca e fissando regole etiche severe per l´assegnazione dei fondi, l´Ue contribuisce in modo responsabile al progresso di questo ambito scientifico, a beneficio dei malati di tutto il mondo, garantendo, nel contempo, che tale progresso avvenga entro un quadro etico ben definito", ha affermato il Commissario. Busquin ha sottolineato che la proposta non costituisce un tentativo di definire delle linee guida per orientare le politiche degli Stati membri verso l´approvazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, e non intende neppure fissare dei principi etici universali. Il Commissario ha affermato che il programma quadro continuerà a rispettare gli ordinamenti nazionali e che non finanzierà questo tipo di ricerca nei paesi in cui tali attività sono vietate. Tuttavia, l´eurodeputato tedesco Peter Liese, convinto oppositore della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ha respinto tali argomentazioni, dichiarando al Notiziario Cordis: "Il fatto che la Commissione dica che non finanzierà tale ricerca nei paesi in cui è vietata è inutile. Se lo facesse sarebbe illegale. È un´affermazione priva di senso". Liese preferirebbe che "le limitate risorse disponibili nell´ambito del 6Pq venissero destinate a settori di ricerca nei quali il divario etico fra gli Stati membri non è così pronunciato". L´eurodeputato tedesco, inoltre, ha affermato che i ricercatori europei possono già accedere liberamente ad un numero sufficiente di linee cellulari staminali e che crearne di nuove, pertanto, sarebbe superfluo. La Commissione respinge tali affermazioni, poiché sostiene che effettuando questo tipo di ricerca a livello comunitario e creando un registro europeo delle cellule staminali si eviterà un´inutile duplicazione delle attività di ricerca, con la conseguente riduzione, a lungo termine, del numero di embrioni utilizzati per l´estrazione di cellule staminali. Fra le altre linee guida etiche proposte dalla Commissione figura un´iniziativa volta a smentire definitivamente l´affermazione secondo cui il finanziamento comunitario di tali ricerche creerebbe un incentivo finanziario alla produzione di un numero di embrioni superiore a quello necessario per la fecondazione in vitro. La Commissione propone che sia consentito utilizzare solo gli embrioni soprannumerari creati prima del 27 giugno 2002, data dell´adozione del 6Pq. Busquin, inoltre, ha sottolineato che la Commissione seguirà le raccomandazioni del Gruppo europeo di etica, secondo le quali occorre il consenso informato dei donatori degli embrioni, i donatori non devono percepire alcun compenso finanziario e i ricercatori che intendono condurre attività di ricerca sulle cellule staminali embrionali devono richiedere un parere etico e ottenere l´approvazione dei propri progetti. Dopo aver pubblicato il testo integrale delle proposte, la Commissione lo sottoporrà al voto a maggioranza qualificata degli Stati membri, a seguito di consultazione con il Parlamento europeo. Un´indicazione della portata dei lavori può essere fornita dalla risposta del governo tedesco a tale annuncio. Wolf Michael Catenhuse, segretario di Stato presso il Ministero dell´Istruzione e della Ricerca, ha affermato: "Auspichiamo di poter convincere i nostri partner europei della nostra posizione e di trovare una soluzione che rispetti le convinzioni etiche di tutti gli Stati membri". "Condurremo i negoziati sulla base della posizione giuridica del nostro paese", ha concluso Catenhusen. L´utilizzo di embrioni umani per il prelievo di cellule staminali è vietato in Germania.  
   
 

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