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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Luglio 2003
 
   
  MEDIASET: AZIONE CIVILE CONTRO "LA REPUBBLICA"

 
   
  Cologno Monzese, 16 luglio 2003 - Mediaset ha dato mandato ai propri legali di procedere a una azione civile per danni nei confronti del quotidiano "La Repubblica" per la campagna diffamatoria orchestrata contro il proprio Gruppo e culminata con l´inchiesta sui media pubblicata in queste ultime settimane. Ieri, inoltre, Mediaset ha inviato al quotidiano la seguente lettera: "Nell´ultima puntata, pubblicata ieri, dell´inchiesta a senso unico sul mondo dei media, "La Repubblica" torna a manipolare la realtà per il proprio tornaconto in vista dell´approvazione della Legge Gasparri. La tecnica è quella di partire da una verità per arrivare a una bugia grande come una casa. Il tema, stavolta, è quello dell´affollamento pubblicitario in Tv: "La Repubblica" spiega quali sono i tetti percentuali previsti dalla legge e riconosce che il comportamento di Mediaset è ineccepibile. Ma subito dopo eccepisce, in modo furibondo. E sostiene che il calcolo dell´affollamento, telepromozioni comprese, non dovrebbe essere fatto come in tutta Europa sul ciclo vero della Tv (in onda 24 ore su 24 per 365 giorni all´anno) ma su ogni singola ora di emissione. Si tratta di una pura invenzione. Prima di tutto, nessuna legge stabilisce il limite orario per le telepromozioni. Di più: la Direttiva europea che regola la materia sostiene esattamente il contrario, garantendo la necessaria flessibilità alle emittenti. Se la Direttiva avesse voluto escludere il periodo notturno dal conteggio, l´avrebbe fatto esplicitamente. Ma non è così. In secondo luogo, leggi a parte, il ragionamento di "Repubblica" è illogico anche dal punto di vista editoriale: parlando di giornali, sarebbe come obbligare gli editori a spalmare le pagine pubblicitarie con criteri aritmetici su tutta la foliazione, impedendo la maggiore densità nella prima parte, magari in pagina destra, notoriamente le posizioni più richieste (e più pagate) dagli investitori pubblicitari".  
   
 

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