Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Settembre 2003
 
   
  UN TEAM DI SCIENZIATI EUROPEI SCOPRE CHE LA PROTEINA RESPONSABILE DELL´ALZHEIMER SVOLGE UNA FUNZIONE BIOLOGICA VITALE

 
   
  Bruxelles, 3 settembre 2003 - Alcuni scienziati tedeschi e italiani hanno scoperto che la proteina responsabile della malattia di Alzheimer svolge un ruolo essenziale nella difesa dell´organismo dalle radiazioni ultraviolette (Uv). Si ritiene che l´Alzheimer sia causato dalla distruzione delle cellule cerebrali da parte di masse proteiche, denominate "placche", localizzate nella corteccia cerebrale. Tali placche sono composte principalmente da peptidi beta-amiloidi (Abeta), ovvero sostanze derivanti dalla proteina precursore dell´amiloide (App). L´app è stata individuata non solo nei neuroni corticali, ma in quasi tutti i tipi di cellule dell´organismo. Desiderosi di comprendere la ragione per cui l´organismo umano crea una proteina così dannosa, alcuni scienziati dell´Università di Bonn e dell´Istituto di biologia cellulare e ingegneria tessutale di Roma hanno deciso di studiare più approfonditamente l´App e la sua forma solubile (sApp). Il team ha scoperto che, di norma, l´organismo demolisce l´App in modo tale da permettere la secrezione di App solubile, processo che impedisce la formazione di peptidi beta-amiloidi. Durante gli esperimenti, inoltre, gli scienziati hanno notato che la secrezione di sApp, accanto alla presenza di un´App intatta, svolge un ruolo essenziale nel promuovere il trasporto della melanina verso gli strati più superficiali della pelle. La proteina intera garantisce che il trasporto del pigmento avvenga in modo corretto dall´inizio alla fine, consentendo alle cellule della pelle di assorbire efficacemente la melanina e di proteggere così il loro Dna, particolarmente sensibile, dall´impatto dei raggi Uv. "Il peptide beta-amiloide, pertanto, potrebbe essere un residuo patogeno di una proteina di per sé vitale per il nostro benessere", ipotizza Volker Herzog, uno degli scienziati partecipanti allo studio. "L´app rivela due volti opposti: da un lato, può causare una malattia molto grave se viene rilasciato il peptide beta-amiloide e, dall´altro, svolge funzioni vitali quando la demolizione avviene correttamente, permettendo la secrezione dell´App solubile", ha affermato Herzog.  
   
 

<<BACK