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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Settembre 2003
 
   
  GEORGES MATHIEU RETROSPETTIVA 12 SETTEMBRE - 15 NOVEMBRE 2003

 
   
  Milano, 3 settembre 2003 - La retrospettiva dell´opera pittorica di Georges Mathieu, organizzata dalla Galerie Nationale du Jeu de Paume e dalla Galleria del Credito Valtellinese, è la prima mostra importante consacrata a quest´artista, che ha segnato profondamente il rinnovamento dell´astrazione a livello internazionale nel dopo guerra. Georges Mathieu, infatti, ha lavorato, a partire dal 1944, per un´arte liberata da ogni costrizione formale, rimettendo completamente in discussione il concetto di astrazione geometrica. Per questo apparve, agli occhi della critica americana (in particolare di Clément Greenberg ) come il solo artista europeo di un´importanza paragonabile a quella dei pittori della Scuola di New York. La retrospettiva riunisce 65 dipinti, principalmente oli su tela, ma anche alcuni acrilici, che illustrano l´evoluzione della sua opera dai primi quadri astratti del 1946 (Conception, Désintégration) fino agli acrilici su carta datati 1999, provenienti da collezioni private e pubbliche francesi, europee, americane ed asiatiche. Nato a Boulogne sur Mer, nel 1921, Georges Mathieu, dopo aver studiato diritto e filosofia, consegue la laurea in inglese, che gli consentirà, dopo la guerra, di lavorare a Parigi, come responsabile delle pubbliche relazioni per la compagnia marittima americana U.s. Lines. Comincia a dipingere dei quadri non figurativi nel 1942, praticando un´astrazione libera e gestuale. A partire dal 1947, si fa notare per la sua applicazione del colore direttamente dal tubetto. Nel vivo del dibattito teorico, organizza diverse mostre in favore dell´Abstraction Lyrique, di cui diventa l´ardente paladino. Questa nuova astrazione, gestuale, lirica, informale o "tachiste", si spoglia delle tradizioni e delle regole fino ad allora predominanti, per mettere in primo piano i fenomeni puramente pittorici. Il pensiero filosofico del tempo contribuiva a sostenere le convinzioni degli artisti impegnati a sviluppare una forma di pittura gestuale, a vivere l´esperienza pittorica in modo nuovo, con un coinvolgimento corporeo totale. Mathieu sarà il primo ad imporre la gestualità all´interno della Scuola di Parigi, prima del 1950, dando il proprio analogamente a Fautrier, Hartung, Wols, Soulages, ma anche ai pittori della Scuola di New York, in un momento in cui gli scambi tra le due capitali erano inesistenti. Il suo lavoro per le U.s Lines, gli consente di tenersi informato sui movimenti di avanguardia che si sviluppano sulla scena artistica newyorkese attraverso l´Action Painting. Fu il primo ad essere consapevole delle affinità tra la pratica dell´astrazione lirica e l´espressionismo astratto e si mise in contatto con le gallerie americane. Ma è solo nel 1951 che la mostra "Véhémences confrontées", organizzata da Mathieu e il critico d´arte Michel Tapié - che pubblica nello stesso periodo il suo libro intitolato Un art autre - espone, per la prima volta in Francia, le "estreme tendenze della pittura non figurativa": i risultati delle esperienze della pittura americana di De Kooning e Pollock, accanto a quelle di Bryen, Capogrossi, Hartung, Mathieu, Riopelle, Wols. Inaugurazione giovedì 11 settembre ore. 18,30 Informazioni Galleria del Credito Valtellinese Tel: 02.48.00.80.15  
   
 

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