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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Settembre 2003
 
   
  DA VAN GOGH A PICASSO CAPOLAVORI DEL DISEGNO FRANCESE DEL XIX E XX SECOLO DAL COUNTY MUSEUM OF ART DI LOS ANGELES - DA COROT A MONET OPERE IMPRESSIONISTE E POST IMPRESSIONISTE DELLA JOHANNESBURG ART GALLERY BELLUNO (PALAZZO CREPADONA) DALL’ 11 OTTOBRE 2003 AL 15 FEBBRAIO 2004

 
   
  Belluno, 4 settembre 2003 La Città di Belluno, in collaborazione con Linea d’ombra e Belluno,- Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, propone, dal prossimo 11 ottobre e fino al 15 febbraio 2004, due importanti appuntamenti espositivi, che nella coincidenza dei temi privilegiano in un caso la pittura e in un altro l’opera su carta. Si tratta di una scelta di 41 opere dalla collezione della Johannesburg Art Gallery, in Sud Africa, aventi per tema l’arte francese dal periodo pre-impressionista fino agli anni venti e trenta del Xx secolo. E si tratta, nel secondo caso, di una scelta di 61 opere dal Dipartimento di arte grafica del County Museum of Art di Los Angeles, con un arco cronologico ancor più vasto, poiché a essere abbracciato è un secolo e mezzo di ricerca, dai primi anni dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra nel Novecento. Entrambe le mostre sono curate da Marco Goldin, la prima con la collaborazione della direttrice della Johannesburg Art Gallery, Rochelle Keene, e la seconda con la collaborazione di Kevin Salatino, capo conservatore del Dipartimento di arte grafica al County di Los Angeles. Occasione quasi imperdibile questa di poter vedere opere dislocate geograficamente così distanti dall’Italia e sostanzialmente mai viste non solo nel nostro Paese, ma addirittura in Europa e nel mondo per quanto riguarda le opere sudafricane. Del resto, la fragilità e la delicatezza delle opere su carta, rende accessibile al pubblico nella sua interezza solo adesso, e sempre per la prima volta, a Belluno la collezione proveniente da Los Angeles. Con una decisione tanto favorevole alla città di Belluno, e ai visitatori che sceglieranno la visita all’esposizione, la direzione del museo californiano ha deciso di concedere un periodo di oltre quattro mesi per la visione di questi fogli così preziosi, mentre solitamente, si sa, si superano di poco i due mesi di esposizione. Molti sono, a cominciare dalla mostra dedicata alle opere da Johannesburg, i quadri importanti. Ma sarà giusto soprattutto segnalare il nucleo impressionista, vero punto di forza della rassegna. Uno tra i più bei Monet del tempo aurorale dell’impressionismo, una Primavera del 1873 che ha un suo pendant al Metropolitan di New York. Dipinto nei mesi in cui Monet preparava, con gli amici, la celebre esposizione da Nadar a Parigi, apertasi il 15 aprile dell’anno successivo. In quella mostra, tra l’altro, venne esposto un bellissimo Guillaumin, sempre di proprietà della Johannesburg Art Gallery, dipinto nel 1869 al Ponte di Sully a Parigi e oggi presente a Belluno. E nell’anno successivo, il 1870, un altro tra i grandi dell’impressionismo, Camille Pissarro, realizzò uno tra i quadri più celebri della sua carriera, quella Foresta che ci ricorda i suoi debiti con i pittori di Barbizon, nella sua monumentalità di disegno, e che per la sua bellezza è stato esposto nel 1994, nella più grande mostra che, prima al Grand Palais di Parigi e poi al Metropolitan di New York, abbia mai ricostruito le origini dell’impressionismo. Si capisce solo citando questi primi quadri quanto la collezione di Johannesburg custodisca vere perle preziose. A queste si possono aggiungere quadri di Sisley, di Fantin-latour, una stupenda serie di marine di Boudin, il maestro di Monet, assieme all’altro suo maestro, Jongkind, pur esso presente con tre opere. Per andare a un disegno celebre di Van Gogh, a due sculture di Rodin, tra cui un bellissimo marmo, per entrare poi nel Novecento con autori così famosi come Signac, Vuillard e Bonnard. Insomma, una vera parata che unisce anche nomi meno conosciuti e che il pubblico avrà l’occasione di apprezzare magari per la prima volta. Non da meno, nella sua rarità, la collezione proveniente da Los Angeles, frutto di alcune illuminate donazioni, come del resto quella dal Sud Africa. Collezione che ripercorre il lungo cammino che, partendo da Ingres e dalla sua strepitosa abilità proprio come disegnatore, giunge dall’altra parte a Braque e Picasso. Anche qui il tempo impressionista fa la parte del leone, soprattutto perché, oltre a bellissimi pastelli di Pissarro, pastelli e disegni di Degas, disegni di Cézanne, Toulouse-lautrec, Seurat, compaiono due tra i più celebrati disegni di Van Gogh, Il ponte di Langlois e Il ritratto del postino Joseph Roulin, entrambi del 1888. Queste due opere, icone dell’opera tutta di Van Gogh, valgono quasi da sole il viaggio a Belluno e ci mostrano come il grande olandese avesse un suo strabiliante punto di forza anche nel disegno. Ma poi la mostra si addentra completamente nel Xx secolo, con fogli prestigiosi di Picasso, Braque, Leger, Kandinsky, Chagall, Matisse, Dufy, Redon, Mirò, Signac. Non mancherà di stupire, per tanta bellezza, questo sguardo dentro il procedere più vero di ognuno tra questi artisti, che spesso hanno affidato all’opera su carta, fosse stata essa disegno, pastello, acquerello, il senso più vero e autentico del loro procedere. Palazzo Crepadona a Belluno, messo a norma secondo le richieste dei musei internazionali per ospitare degnamente, dal punto di vista della climatizzazione e della sicurezza, tante opere così importanti, sarà la degna cornice dell’avvenimento, che vedrà come sempre, organizzata da Linea d’ombra, un’intensa attività didattica e di promozione offerta sia ai gruppi con visite guidate e conferenze introduttive, sia ai singoli con le audio-guide che agevoleranno la visita alle due mostre. Www.lineadombra.it/biglietto    
   
 

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