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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Settembre 2003
 
   
  UTILIZZO DELLE AFFISSIONI COMMERCIALI DELLA CITTÀ PER LA MOSTRA "MANTOVA IL SEGRETO DELLA CITTÀ. FOTOGRAFIE DI VASCO ASCOLINI

 
   
  E´ un evento insolito e originale la mostra "Mantova il segreto della città. Fotografie di Vasco Ascolini" che ha luogo fino al 30 settembre. Infatti è la prima volta in assoluto per Mantova che una mostra non si svolge in un luogo chiuso e circoscritto, il classico museo o galleria, ma che coinvolge tutta la città. Per l´occasione sono utilizzate, infatti, tutte le affissioni commerciali di Mantova, in tutti i suoi formati. E viene allestito un percorso sotto i portici della città per cittadini e turisti che, nel mese di settembre, sono sempre numerosi, anche per assistere al Festivaletteratura 2003, cui le fotografie di Ascolini faranno da cornice. Una mostra che si potrebbe definire democratica e popolare, a disposizione di tutti. Una suggestiva galleria d´arte a cielo aperto, nella quale godersi un patrimonio artistico di notevole spessore e suggestione. Non chiude mai, si può visitare in ogni ora del giorno e della notte, senza code e senza pagare biglietto d´entrata. E´ la città in Bianco e Nero di Vasco Ascolini, calata nella città a colori di tutti i giorni. Sono oltre 100 immagini, distribuite nel centro storico, ma anche in periferia, che sembrano parlare grazie alla sua personale sensibilità. Il celebre fotografo di Reggio Emilia, Grande medaglia della città di Arles nel 1991 e nominato "Chevalier de l´Ordre des Arts et des Lettres" dal Ministero della Cultura Francese, reduce delle committenze di Louvre, Museo Rodin, Versailles, Arles e Pompei, su incarico del Comune di Mantova, ha costruito così la nuova identità visiva della città dei Gonzaga. Per un mese la Cultura utilizza gli spazi fisici dell´economia e non viceversa. Dai fasti di Palazzo Te e di Palazzo Ducale al più piccolo scorcio, Ascolini ha ripreso le architetture, le volte, le facciate, le colonne. Ha immortalato i piccoli oggetti, le tracce, apparentemente insignificanti, della realtà circostante. Ha racchiuso la presenza e il lavoro della storia, il suo passato e, da questo momento, il suo futuro. Ne esce una città dei Gonzaga nuova, metafisica, fatta di emozioni e di parole che traspaiono dalle ombre delle sue immagini. Ascolini fissa ed isola l´essenza, scopre le parole di quella città segreta che, da soli, forse non avremmo mai saputo trovare. Tutto quello che Ascolini ha visto e raccontato nella mostra, è stato raccolto in un catalogo (edizioni Tre Lune) che ospita i testi di Gombrich, Le Goff e Pierre Sorlin. Informazioni: Settore attività culturali, promozione turistica e musei - tel. 0376/338645.  
   
 

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