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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2003
 
   
  ASTALDI, NEI PRIMI SEI MESI FATTURATO A 427 MILIONI DI EURO (+ 9%) E UTILE A 16 MILIONI DI EURO (+69%)

 
   
  Roma, 8 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.a., presieduto dal Prof. Ernesto Monti, riunitosi il 30 luglio a Roma, ha approvato la relazione del secondo trimestre 2003 ed ha esaminato i risultati preliminari dei primi sei mesi dell’anno, che consentono di confermare le aspettative di crescita per l’intero esercizio sia in termini di fatturato sia per quanto riguarda la redditività. Il valore della produzione del gruppo nei primi sei mesi del 2003 ammonta a 427,3 milioni di Euro, in crescita del 9% rispetto ai 392,9 milioni di Euro del primo semestre del precedente esercizio. I ricavi per appalti e prestazioni sono ammontati a 399,4 milioni di Euro, con un incremento del 11%. Il settore delle infrastrutture di trasporto continua a rappresentare l’attività di riferimento, con una quota del 75% sul totale. Il margine operativo lordo è salito a 73,5 milioni di Euro dai 46,3 milioni di Euro del primo semestre 2002, con un incremento del 59%, mentre il risultato operativo del periodo è pari a circa 31,9 milioni di Euro contro 29,4 milioni di Euro del corrispondente semestre e corrisponde al 7,5% del valore della produzione. I primi sei mesi 2003 si chiudono con un utile netto di gruppo pari a circa 15,8 milioni di Euro, con un aumento del 69% rispetto ai 9,3 milioni di Euro del primo semestre del precedente esercizio. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2003 si attesta a (160,6) milioni di Euro. Nel primo semestre 2003 sono state portate a termine acquisizioni di nuovi lavori per un importo di 1.381 milioni di Euro, che portano il valore complessivo del portafoglio di Gruppo a 4.421 milioni di Euro, in aumento del 28% rispetto ai 3.439 milioni di Euro del portafoglio all’1 gennaio 2003. In particolare va segnalata la conclusione positiva a favore del consorzio Iricav Due - di cui Astaldi ha la quota maggioritaria pari al 33% - della controversia nei confronti della Tav per quanto riguarda la realizzazione della tratta Verona-padova, della linea ad alta velocità che congiunge Verona a Venezia, che per Astaldi ammonta, secondo stime, ad un importo pari a 868 milioni di Euro. Per quanto riguarda i mercati esteri si registra l’avvenuto finanziamento da parte del governo del Venezuela della seconda fase della ferrovia Puerto Cabello-la Encrucijada, che determina un incremento del portafoglio ordini in quota Astaldi per 70 milioni di Euro a fronte di un contratto per un importo non ancora finanziato, e dunque non ancora iscritto nel portafoglio ordini, di ulteriori 270 milioni di Euro. Importanti obiettivi sono stati inoltre raggiunti negli Stati Uniti, con acquisizioni di nuovi lavori per circa 100 milioni di Euro. Il valore della produzione nel secondo trimestre 2003 si attesta a circa 223 milioni di Euro, di cui 210 milioni di euro provenienti da ricavi per appalti, e mostra una crescita su base trimestrale pari a circa il 9%. Rispetto al corrispondente trimestre 2002 cresce notevolmente la quota relativa all’edilizia industriale, dal 6% al 15%, grazie al contributo della commessa del Nuovo Polo Fieristico di Milano. Il margine operativo lordo, pari a 45,7 milioni di Euro, con una variazione annua pari al +34%, rappresenta il 20,5% del valore della produzione in miglioramento dal 16,6% dello scorso anno. Il risultato operativo ammonta a 16,9 milioni di Euro, in crescita del 2,5% e con una incidenza del 7,6% sul valore della produzione. L’utile netto del trimestre risulta in significativo aumento, passando da circa 6 milioni di Euro a 10,7 milioni di Euro, con un incremento del 82%. Nel corso della seduta, inoltre, il Consiglio ha deliberato quanto necessario al fine di porre in essere la fusione di R.i.c. Railway International Construction S.p.a. - operante nel settore dell’armamento ferroviario - in Italstrade S.p.a. (entrambe interamente controllate da Astaldi S.p.a.). Tale operazione rientra nella politica di razionalizzazione e contenimento dei costi di gestione societari, ai fini della focalizzazione dell’attività della controllata Italstrade S.p.a. Nel comparto della costruzione e manutenzione delle infrastrutture di trasporto (sia strade che ferrovie) di medie dimensioni, settore in cui la stessa società ha acquisito negli anni un’apprezzabile ed autonoma posizione di mercato.  
   
 

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