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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2003
 
   
  INTERVENTO DEL MINISTRO LUCIO STANCA AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO: "UN´AGENDA PER L´ITALIA - LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE AZIENDALI"

 
   
  Cernobbio, 9 settembre 2003 - “Per colmare la differenza che ci separa dalla media europea negli investimenti per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) l’Italia dovrebbe investire almeno 15 miliardi di €, passando dagli attuali 64,3 miliardi a 80 miliardi di €”. Lo ha sostenuto Lucio Stanca, Ministro per la Innovazione e le Tecnologie, al Forum Ambrosetti “Un’agenda per l’Italia”. Il Ministro ha sottolineato che “nel nostro Paese si investe ancora troppo poco nella innovazione tecnologica ed in particolare in quella digitale. La spesa per questo settore nel 2002 è stata pari al 5,5% del Pil, mentre il dato medio europeo è del 6,7%, con punte dell’8,4% del Regno Unito e del 9,3% della Svezia”. Tra le politiche per recuperare questo “deficit di innovazione”, ha aggiunto Stanca, ci sono la diffusione della cultura informatica nel Paese, il sostegno e lo stimolo agli investimenti delle imprese, la modernizzazione della Pubblica Amministrazione (e-Government), la diffusione delle infrastrutture di comunicazione (larga banda) e l’adeguamento del quadro normativo. -Italiani In particolare, ha proseguito il ministro, “sul fronte della diffusione della cultura informatica tra i cittadini e le famiglie (metà di esse ha già un Pc ed oltre un terzo ha una connessione ad Internet, rispetto al 40% della media europea) uno spazio rilevante lo occupa la scuola come strumento di diffusione della cultura digitale. Se alla fine della scorsa legislatura c’era un Pc ogni 18 studenti, oggi si è arrivati ad uno ogni 15 (13,2% la media europea). Le scuole connesse al web con larga banda erano il 20% alle fine del 2002 e sono salite al 35%”. Contestualmente, ha aggiunto Stanca, quest’anno sono stati stanziati 75 milioni di € per finanziare i costi di formazione per l’alfabetizzazione informatica dei docenti. Sono stati avviati 8 mila corsi con quasi 200 mila insegnanti iscritti. -Imprese Sul fronte delle imprese, poco più dell11% delle nostre aziende ha realizzato applicazioni avanzate in Rete (il 47% in Francia, Germania e Regno Unito, il 61% negli Usa) e ben il 70% delle imprese italiane non usa tali applicazioni considerandole “inutili”. Eppure, ha aggiunto Stanca, “ogni € di investimento marginale in ‘capitale digitale’ genera 1,8 € di prodotto aggiuntivo, rispetto ad 1,1 € generato da un € investimento in ‘capitale non digitale’”. Proprio per questo il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e quello per le Attività Produttive hanno varato a luglio il “Piano per l’innovazione digitale nelle imprese”. Gli interventi previsti per rafforzare l’innovazione nei settori del Made in Italy sono di breve periodo (6-12 mesi) e di medio termine. Tra i primi sono previste misure di carattere economico-finanziario (bandi telematici per l’innovazione tecnologica nelle Piccole e Medie Imprese con strumenti di incentivazione già esistenti come la legge 46/82 e la dotazione finanziaria complessiva di 62 milioni di €); il riorientamento della legge 488/92 (con una dotazione di 530 milioni di €); il venture capital e capitalizzazione di nuove imprese innovative (con 227 milioni di € di risorse disponibili); i progetti di ricerca nelle tecnologie della informazione e comunicazione (art. 53 della Legge Finanziaria 2003 con 25 milioni di €) e gli Accordi Programma Quadro per lo sviluppo dei Distretti Digitale nel Sud con Fondi Cipe per 18 milioni di €. Sono inoltre previste misure di natura regolamentare, come il Testo Unico della Proprietà Industriale; i Tribunali specializzati in materia di Proprietà Industriale; il deposito elettronico di brevetti e marchi. Per quanto attiene agli interventi di medio termine, Stanca ha individuato misure di carattere economico-finanziario come quelle fiscali; bonus da spendere per servizi all’innovazione; interventi di sostegno a spin-off ed early stages; ma anche iniziative di comunicazione formazione per la diffusione della cultura dell’innovazione nelle imprese. -P.a. Un capitolo importante dell’azione di Governo riguarda l’ammodernamento e il recupero di efficienza della Pubblica Amministrazione. Stanca ha reso noto che, secondo i dati del Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, di recente costituzione come strumento operativo del Mit), nei primi sette mesi di quest’anno è più che raddoppiato (+110%) il numero delle e-mail scambiate nella rete Rupa fra le Amministrazioni pubbliche e fra queste e l’esterno, ossia i cittadini, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La quota dei dipendenti informatizzabili nella Pubblica Amministrazione Centrale che ha un Pc è passata dal 70% del 2000 al 75% del 2001 e all’86% del 2002. Solo il Ministero degli Affari Esteri, da quando ha sostituito i telegrammi con le sedi estere con la posta elettronica, ha ottenuto un risparmio di 17 tonn. Di carta (vale a dire risparmiando 255 alberi, 7,5 milioni di litri d’acqua, 129 mila Kwh.). Del resto usando la firma digitale per l’invio telematico degli atti delle aziende al Registro delle imprese si determina un risparmio di 260 milioni di € l’anno (fonte: Unioncamere) grazie all’eliminazione della carta, ai minori costi di archiviazione e all’annullamento delle spese di spedizione. Con gli acquisti on line da parte della Pubblica Amministrazione (e-Procurment) nel 2002 si sono risparmiati 2,3 miliardi di € e le previsioni per quest’anno danno un risparmio di 3,7 miliardi di €. -Fisco Sul fronte del fisco, le tecnologie dell’informazione e comunicazione hanno dato un grosso aiuto all’innovazione: ormai tutte le dichiarazioni fiscali sono presentate per via telematica. L’anno scorso sono state complessivamente ben 38 milioni. Non solo. Stanca ha reso noto che, secondo l’Agenzia dell’Entrate, c’è stato anche un “forte incremento dei pagamenti d’imposta tramite il mod. F24 in Rete: da 71 mila dell’intero 2002 nei primi otto mesi di quest’anno si è passati a 145 mila”. Anche per i contratti di locazione si sta usando la Rete. Il ministro ha informato che “c’è stato un raddoppio delle registrazioni telematiche: dalle 35 mila di tutto il 2002 si è infatti arrivati alle 77 mila dei primi otto mesi di quest’anno”. Per l’Ici già oggi è possibile pagarla in rete in 950 Comuni con più di 10 mila abitanti. Per l’Iva, le relative dichiarazioni di inizio, variazione e cessazione di attività inviate per via telematica nel 2002 sono aumentate del 141% rispetto al 2001, passando da 223 mila a 540 mila. -Larga banda Il Ministro Stanca ha poi ricordato che “il Governo ritiene la larga banda ‘condizione essenziale’ per lo sviluppo economico del Paese”. I risultati dello sforzo Governativo in questo settore, come rileva l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Permanente Larga Banda-between, sono testimoniati dal fatto che gli accessi a larga banda con le diverse tecnologie (dsl, fibra ottica, satellite) sono passati dai 1,08 milioni della fine dell’anno scorso ai 1,825 del 30 giugno 2003, con un incremento del 62% e una previsione di 2,5 milioni di accessi alla fine di quest’anno (oltre il 130% in 12 mesi). Particolare attenzione viene riposta allo sviluppo nel Sud per favorire la crescita del tessuto industriale. In tale contesto nel marzo scorso è stato siglato il Memorandum d’Intesa Stanca-gasparri-miccicchè per attivare 1,7 miliardi di € in 5 anni (il 30% da reperire sul mercato con il project financing coordinato da Sviluppo Italia) per stimolare la diffusione della Larga banda nelle regioni meridionali. Per le infrastrutture sono previsti investimenti per 930 milioni di € (di cui 650 pubblici); per i servizi saranno effettuati investimenti per altri 750 milioni di € (di cui 300 pubblici). In particolare, saranno realizzati anelli a larga banda in tutte le regioni del Sud, in Abruzzo e Molise a partire da 210 aree industriali, 67 capoluoghi di provincia e città con più di 50 mila abitanti. -Quadro normativo Per sostenere l’ammodernamento del Paese con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) è importante la previsione di un adeguato quadro normativo. Il Ministro Stanca ha avuto la delega dalla Legge sulla semplificazione ad emanare decreti legislativi sulla Società dell’Informazione. È prevista emissione del “Codice sulla Società dell’Informazione” per un riordino organico di tutte le principali norme relative all’utilizzo delle tecnologie della informazione e della comunicazione nel settore pubblico e in quello privato. È pure in programma una revisione dell’apparato normativo che regolamenta i procedimenti amministrativi, necessaria non solo per applicare l’innovazione tecnologica ai procedimenti esistenti, ma anche per crearne di nuovi, costruiti sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Sono pure in programma interventi di razionalizzazione per rimuovere lo ‘scollamento’ tra la programmazione finanziaria dello Stato e la pianificazione informatica.  
   
 

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