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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2003
 
   
  SEMESTRALE 2003 DELLA BANCA CARIGE: UTILE NETTO IN CRESCITA A € 63 MILIONI (+14,7% SUL 2002)

 
   
  Genova, 9 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato la relazione semestrale 2003, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto: l’utile netto del semestre risulta pari a 63 milioni, registrando un’espansione del 14,7% rispetto al primo semestre del 2002. Il risultato positivo di questa prima parte dell’anno è stato ottenuto in uno scenario macroeconomico estremamente complesso, caratterizzato dal prolungamento della fase di debolezza del ciclo economico oltre le aspettative, dalla flessione dei mercati borsistici per tutta la prima parte dell’anno ed in miglioramento solo nell’ultimo periodo e dalla progressiva discesa dei tassi di interesse, con conseguente riduzione degli spread ed inevitabili impatti negativi sulla redditività bancaria. In questo contesto la Carige ha comunque realizzato positivi risultati reddituali, avviando contestualmente anche una nuova fase nel processo di rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale sottoscrivendo il contratto di compravendita di una quota del capitale sociale della holding Carinord 2 Spa, finalizzata al controllo del capitale della Cassa di Risparmio di Carrara Spa. Tale acquisizione, coerente con la strategia di crescita attuata negli ultimi anni, è affiancata da un’operazione di rafforzamento patrimoniale, per la quale in occasione dell’Assemblea straordinaria dei Soci convocata, in prima seduta, per martedì 10/9 p.V., verrà proposta la deliberazione in tempi brevi di un’operazione di aumento di mezzi patrimoniali per un controvalore effettivo, compreso il sovrapprezzo, pari a circa 300 milioni di euro. I principali indicatori gestionali della Carige possono essere così sintetizzati: Risultati al 30/6/2003 Valori assoluti Var. % sul 30/6/2002 (Milioni di euro): Raccolta totale da clientela 22.337,3 +9,6%; Impieghi a clientela 8.762,7 +15,1%; Risultato di gestione 125,3 +7,5%; Utile delle attività ordinarie 98,6 +8,4%; Utile netto 63,0 +14,7%. A livello di Gruppo, si registrano risultati positivi delle controllate sia bancarie - Cassa di Risparmio di Savona e Banca del Monte di Lucca (utile netto pari a 13,1 e 1,3 milioni rispettivamente), sia assicurative - Carige Vita Nuova e Carige Assicurazioni – (che hanno conseguito utili rispettivamente pari a 1,9 e 1,7 milioni) a conferma della validità della politica di rafforzamento delle società e di sviluppo delle sinergie all’interno del Gruppo promossa dalla Carige negli ultimi anni. Le strategie - L’evento più significativo che ha caratterizzato l’azione strategica della Banca nell’ambito di un processo di crescita per via esterna, è rappresentato dalla sottoscrizione del contratto di compravendita, da parte di Banca Carige e Cassa di Risparmio di Firenze, dell’intero capitale sociale della holding Carinord 2 Spa, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara (27,03%), di Banca Intesa (41,14%) e della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia (31,83%). Per la Carige l’obiettivo dell’operazione è pervenire, attraverso successive operazioni di scissione e liquidazione di Carinord 2 Spa, al controllo del capitale della Cassa di Risparmio di Carrara Spa. Tale iniziativa, oltre a consolidare la politica di rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale, conferma la volontà di Carige di porsi come polo aggregante di realtà bancarie di piccole e medie dimensioni. La priorità che contraddistingue l’acquisizione della Cr Carrara è il rafforzamento dell’attuale presenza del Gruppo nella regione Toscana, dove la Carige è già presente attraverso propri sportelli e la controllata Banca del Monte di Lucca, mediante il consolidamento della Cr Carrara nel territorio di sua tradizionale operatività. L’operazione in oggetto è affiancata da un contestuale progetto di rafforzamento patrimoniale della Carige, funzionale a sostenere adeguatamente i progetti di sviluppo della Banca. In questa logica il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 28 luglio 2003, ha convocato l’Assemblea straordinaria dei Soci al fine di deliberare in ordine alla proposta di attribuire allo stesso Consiglio la facoltà di emettere azioni e/o obbligazioni convertibili da offrire in opzione ai soci, in più tranches nell’arco di cinque anni, per un importo massimo complessivo di nominali 250 milioni di euro. Lo stesso Consiglio di Amministrazione si è inoltre espresso favorevolmente in ordine alla possibile parziale esecuzione in tempi brevi della delega per un controvalore effettivo, compreso il sovrapprezzo, per circa 300 milioni di euro. Nell’ambito delle strategie di sviluppo e diversificazione dei ricavi, Banca Carige all’inizio di luglio ha costituito una Società di Gestione del Risparmio, denominata Carige A.m. Sgr Spa, attraverso la quale intende: integrare la struttura del Gruppo Carige con un polo di competenze nella gestione del risparmio; realizzare in autonomia prodotti e servizi di risparmio; recuperare redditività per il Gruppo e contenere i costi per la clientela. La Sgr sarà funzionale al collocamento, attraverso gli sportelli, i consulenti finanziari ed i canali telematici del Gruppo, di un’ampia gamma di prodotti di risparmio gestito. A tale scopo la Società, oltre ad istituire propri fondi comuni aperti, provvederà alla loro gestione, amministrazione e distribuzione. Gestirà inoltre Gpm, Gpf e fondi pensione, oltre ad una quota di portafoglio di proprietà delle società del Gruppo Carige. La Banca depositaria dei fondi sarà la Banca Carige Spa. La strategia di espansione sviluppata negli ultimi dodici mesi da Banca Carige concretizzatasi nell’acquisizione a fine 2002 dei 42 sportelli ex Capitalia e nella sottoscrizione del contratto di acquisizione di Carinord 2, è stata positivamente valutata dalle società internazionali specializzate Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s, che, successivamente alle operazioni, hanno deciso di confermare i rating in precedenza assegnati alla Banca. I risultati Anche nel primo semestre del 2003 il mercato azionario è stato caratterizzato da risultati negativi (indice generale annuo Mibtel –9,7% e indice bancario Mib –9,6%); a fronte di ciò il titolo Carige ha confermato la propria validità evidenziando una crescita del corso del 31,3% in dodici mesi. Il confronto dei dati economici tra il primo semestre del 2003 e quelli dell’esercizio precedente è influenzato dall’inclusione dei valori relativi ai 42 sportelli acquisiti, a fine 2002, dal Gruppo Capitalia, che ha determinato un’espansione delle voci sia di ricavo che di costo, ma con effetti marginali sull’utile netto. In sintesi: il margine d’interesse (159,3 milioni, + 7,5%), i ricavi netti da servizi (207,8 milioni; +17,9%) ed i costi operativi (241,7 milioni; +16,3%) risultano influenzati dallo sviluppo della dimensione aziendale derivante dall’acquisizione degli sportelli dal Gruppo Capitalia. Dal lato dei ricavi, si evidenziano il positivo contributo delle commissioni attive (85,9 milioni; +7,4%) e dei dividendi che crescono a 57,2 (+8%). Sul fronte dei costi, gli incrementi più significativi riguardano le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni (+24%), influenzate dal positivo andamento degli impieghi in leasing; le rettifiche e gli accantonamenti (26,7 milioni, +4,4%), sono caratterizzate da un rallentamento delle rettifiche di valore su crediti, quale risultato di una costante politica di attenzione al rischio; l’utile delle attività ordinarie si attesta quindi a 98,6 milioni (+8,4% sul primo semestre 2002); la contribuzione straordinaria è risultata pari a 10,6 milioni, valore superiore di oltre 8 milioni al risultato del primo semestre 2003; tale crescita è determinata dalle plusvalenze realizzate sulla cessione di alcune partecipazioni non strategiche; l’utile d’esercizio risulta quindi in aumento (+14,7%) sul primo semestre 2002, sfiorando i 63 milioni. Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine semestre hanno raggiunto i 22.337,3 milioni, in aumento del 3,3% rispetto a fine 2002 e del 9,6% nei dodici mesi (3,5% al netto dell’apporto delle filiali acquisite da Capitalia). Le componenti della raccolta diretta ed indiretta evidenziano una crescita nel semestre allineata al 3,3%, raggiungendo rispettivamente i 9.543,1 milioni ed i 12.794,2 milioni. Nei dodici mesi l’espansione della raccolta diretta risulta dell’11,5% (+5% al netto delle filiali ex Capitalia) e quella della raccolta indiretta dell’8,3% (+2,5% escludendo il contributo degli sportelli acquisiti). I crediti verso la clientela raggiungono gli 8.762,7 milioni, evidenziando un incremento dell’1,5% rispetto a fine anno e del 15,1% rispetto all’analogo periodo del 2002 (+8,6% escludendo gli impieghi delle filiali ex Capitalia). L’andamento degli impieghi, pur positivo, riflette l’attuale fase di attesa di segnali di ripresa della congiuntura economica che contraddistingue il mercato. Nonostante la congiuntura sfavorevole, il portafoglio crediti della Carige evidenzia livelli di rischiosità contenuti, con un rapporto tra le sofferenze e gli impieghi lordi pari al 3,1%. La rete delle filiali della Carige nel corso del 2003 ha registrato un´apertura a Monza, che ha portato a 392 il numero complessivo, dopo l’operazione di acquisizione di 42 sportelli dal Gruppo Capitalia avente decorrenza 31 dicembre 2002. A livello di Gruppo, gli sportelli sono 455 unità di cui il 53,4% localizzati in Liguria. A fine semestre il personale della Banca Carige è risultato pari a 3.823 unità (3.512 a fine 2002 a cui si sono aggiunti, con decorrenza 1/1/2003, i 371 dipendenti delle filiali acquisite da Capitalia). I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.403,3 milioni (1.369,7 milioni a dicembre 2002). La Banca rispetta ampiamente tutti gli indicatori di vigilanza attualmente in vigore, sia della Banca d’Italia, sia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd). Il totale dell’attivo del Gruppo Carige ammonta a 15.697,2 milioni; le Afi aumentano nel semestre del 3,2% a 25.266,3 milioni, mentre gli impieghi a clientela, pari a 9.733,8 milioni, registrano una crescita del 2,5%. L’andamento dei risultati economici mostra una significativa ripresa del risultato di gestione (+18,6%), che si dimensiona in 96,9 milioni; l’utile netto consolidato raggiunge quindi i 43,7 milioni evidenziando una crescita del 47,6% sull’utile netto del 2002. Le Relazioni semestrali 2003 saranno disponibili sul sito www.Carige.it. Nel corso della seduta è stato inoltre approvato il Bilancio sociale Carige, documento che la Banca ufficializza per la prima volta: tale strumento fornisce un’informativa sui contenuti sociali delle strategie e sui risultati aziendali, rappresentando gli effetti che l’attività della Banca Carige produce sull’ambiente e su tutti quei soggetti che a vario titolo hanno un interesse legittimo nei confronti dell’azienda quali i dipendenti, i soci, i clienti, i fornitori ecc. (c.D. Stakeholder). Il documento, data la sua rilevanza come strumento di comunicazione di strategie e risultati, sarà reso accessibile al pubblico sul sito internet aziendale.  
   
 

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