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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
 
   
  STEREOTIPIZZAZIONE DI GENERE E TIC: UNA NUOVA PROSPETTIVA

 
   
  Bruxelles, 29 maggio 2012 - Il settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) è tradizionalmente dominato dagli uomini, negli ultimi dieci anni si è lavorato tanto per ridurre questo divario esaminando gli ostacoli che tengono le donne lontane da questo settore. Ora i ricercatori hanno presentato risultati basati su una ricerca finanziata dall´Ue che ha spostato il centro di interesse: dai fattori che escludono le donne dalle Tic a quelli che le attraggono e le motivano. Il progetto su larga scala Sigis ("´Strategies of inclusion: gender and the information society"), che ha ricevuto quasi 1 milione di euro in finanziamenti nell´ambito dell´area tematica "Società dell´informazione facile da usare" del Quinto programma quadro (5° Pq) dell´Ue, ha costituito la base di questo nuovo lavoro. È stato condotto da Knut Holtan Sørensen dell´Università norvegese di scienza e tecnologia (Ntnu), Wendy Faulkner dell´Università di Edimburgo nel Regno Unito e Els Rommes della Radboud Universiteit Nijmegen nei Paesi Bassi. Sigis ha riunito questi più altri 20 ricercatori e ha avuto come risultato 48 studi che hanno analizzato diverse strategie per portare le donne nel settore delle Tic. Usando questi dati, il fine principale dei tre ricercatori era spostare il centro della discussione: dai fattori che dissuadono le donne a entrare nel campo delle Tic a quelli che le attraggono. "Finora, la ricerca su genere e Tic si è occupata principalmente dell´esclusione delle donne da questo settore," dice il professor Sørensen. "Noi invece studiamo quello che dovrebbe succedere perché le donne vi siano incluse. Quando le donne pensano che sia naturale, giusto e vantaggioso usare le Tic? Quali fattori fanno loro scegliere un corso di studi e una carriera nelle Tic? Ci interessa quello che motiva le donne e non quello che le allontana." Il professor Sørensen dice che si crede comunemente che alle donne manchino le competenze o la motivazione per studiare Tic o che il programma di studio e l´ambiente di studio non interessino o non siano adatti alle donne e questo ha come risultato campagne di informazione rivolte a tutte le donne. Queste però spesso hanno un effetto limitato perché si rivolgono a un profilo demografico generale invece di concentrarsi sulle donne che potrebbero essere interessate. Ad esempio, lo studio esamina un progetto condotto da Ntnu chiamato Progetto donne e computer, ribattezzato progetto Ada delle donne (Women´s Project Ada). È un´iniziativa su larga scala per aumentare la percentuale delle donne che si iscrivono a programmi di studio nel campo dell´informatica, delle tecnologie dell´informazione e delle scienze dell´informazione. Anche se è stato un progetto molto riuscito, i ricercatori non pensano che le campagne usate fossero "appropriate", poiché l´idea alla base delle campagne iniziali era rendere i programmi di studio nelle tecnologie dell´informazione più interessanti per le donne ridefinendo la disciplina. In questa campagna le Tic erano descritte come "femminili e non-tecniche" invece che "maschili e tecniche". Una brochure informativa presentava le donne mentre disegnavano cerchi quando invece gli uomini disegnavano quadrati e affermava che Ntnu voleva più studenti Tic che disegnano cerchi. Le interviste condotte con le donne che studiavano tecnologie informatiche hanno mostrato che non apprezzavano questi stereotipi usati nel materiale informativo, volevano essere valutate per le loro qualità individuali e non pensavano che gli uomini e le donne fossero tanto diversi. I ricercatori consigliano di non usare strategie costruite sugli stereotipi di genere, per esempio la falsa credenza secondo la quale le donne vogliono lavorare solo con le persone e non si sentono a loro agio con la tecnologia. "Oggi molti stereotipi di genere sono usati come base per il design della tecnologia," commenta il professor Sørensen. "Molti tentativi di includere le donne sono guidati da considerazioni commerciali, le aziende vogliono raggiungere più donne, ma è ancora diffusa la commercializzazione dei prodotti come se fossero fatti per tutte le donne o per tutti gli uomini. Questo funziona solo fino a un certo punto. "Le donne sono diverse e gli uomini sono diversi e spesso le differenze tra le persone dello stesso sesso sono più interessanti e significative rispetto alle differenze tra i sessi. Il problema è che il genere è facile da usare come meccanismo di differenziazione, come negli studi quantitativi, e questo può risultare in un´attenzione esagerata sulle differenze tra i sessi. È un peccato." Per maggiori informazioni, visitare: Kilden - Centro di informazioni per la ricerca di genere in Norvegia: http://eng.Kilden.forskningsradet.no    
   
 

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