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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
 
   
  VERSO UN UNICO SOGGETTO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E IL SOSTEGNO DELLE IMPRESE LIGURI” CON UNA BASE DI 254 MILIONI DI GARANZIE PER 4 MILA AZIENDE

 
   
  Genova, 29 Maggio 2012- Con la deliberazione delle Assemblee dei vari Confidi tenutesi nei giorni passati ed in corso in questi giorni si perfeziona il meccanismo di fusione ed incorporazione dei singoli confidi in un unico soggetto regionale, che svolga il ruolo di consorzio di garanzia collettiva fidi di primo grado per i settori industria, artigianato, commercio, cooperazione ed agricoltura della regione. Con l’ultima assemblea di ieri pomeriggio, si definisce completamente la strategia portata avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di concentrare i confidi in un unico organismo. Il nuovo Confidi regionale, frutto dell’intensa collaborazione tra Regione Liguria, Unioncamere e le associazioni di categoria dei cinque settori interessati con la costante collaborazione tecnica di Fi.l.s.e., costituisce un’importante risposta ai requisiti richiesti da Basilea 2 e 3 ed ha per effetto il rafforzamento e la razionalizzazione del sistema dei confidi liguri, ottenuto tramite il superamento degli effetti della attuale situazione di frammentazione in differenti organismi di garanzia di primo grado per i diversi settori produttivi. Per il presidente di Fi.l.s.e. Piero Biglia di Saronno “La crescita dei confidi verso questo nuovo ruolo istituzionale e di mercato ha richiesto in questi anni e richiederà ancora nei prossimi mesi, un grande impegno da parte di tutti i soggetti sia per il rispetto dei tempi previsti, che dovranno essere i più rapidi possibili, che per l’attuazione del progetto e delle linee organizzative che verrà messo in campo nei mesi prossimi per dare vita al meglio al nuovo organismo”. “Questa iniziativa è importante – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli - come momento di rafforzamento da un lato degli interventi della Regione volti al miglioramento dell’ambiente finanziario delle pmi liguri, dall’altro per la tenuta col sistema bancario del finanziamento per lo sviluppo. Attraverso un organismo che “parla ligure” disporremo di un soggetto in grado di competere con pari dignità con le altre principali realtà regionali e nazionali ma soprattutto che sarà in grado di conoscere meglio le problematiche del territorio e potrà essere indirizzato nella strategia anche dalle politiche regionali, pur nel rispetto delle regole di mercato e con l’obiettivo specifico di ridurre il costo per le imprese”. Banca d’Italia dovrà ora valutare il nuovo “confidone” per il mantenimento dell’iscrizione dello stesso all’art. 107 Testo Unico Bancario. Operativamente è stato individuato Fidimpresa, in quanto primo confidi ligure ad aver ottenuto l’iscrizione all’elenco di cui all’art. 107 T.u.b., quale confidi “veicolo” in cui verranno fusi per incorporazione Mediocom, Cooperfidi e Rete Fidi; Confart apporterà garanzie proprie e garanzie ad esso trasferite da Coarge. Il sistema economico ligure al termine di questo processo avrà a disposizione un soggetto unico nel prestare garanzie agli associati che partirà da una base di garanzie in essere di circa 254 milioni e oltre 4.000 imprese associate (pari a circa il 55% del mercato ligure delle garanzie sui finanziamenti), articolato per business units operative e che agirà come confidi di primo grado polisettoriale rilasciando garanzie a favore di pmi su finanziamenti di importo superiore ad euro 75.000 (segmento corporate). Abbiamo lavorato, ha concluso Guccinelli, in questo come in tutta una serie di altri campi, per aiutare le imprese, anche di piccole dimensioni, a reggere le sfide di mercati che conoscono evoluzioni sempre più rapide, trasformando situazioni di rischio potenziale e di crisi economica, in opportunità di sviluppo. In un periodo di crisi come quello attuale i confidi giocano infatti un ruolo importante: da un lato rappresentano i soggetti alleviatori di rischio nei confronti del sistema bancario, dall’altro rivestono quali soggetti no profit e grazie agli interventi pubblici dello stato e per quota parte della nostra Regione, un ruolo anticiclico importante, compensando con le garanzie quelle imprese che diversamente ricadrebbero nelle strette del credito bancario.  
   
 

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